In attesa della nuova formula, quella a 32 squadre già confermata dalla FIFA nel dicembre 2022, si gioca quella che sarà l’ultima edizione della Coppa del Mondo per club (torneo meglio conosciuto come Mondiale per Club) con la vecchia struttura.

L’edizione 2022 si disputa…nel 2023 in Marocco, perchè, invece che a dicembre come avviene di solito si gioca a febbraio, per la concomitanza nella stagione dell'inedita Coppa del Mondo in Qatar. 

In questa edizione il roster delle sette presenti non è stato di facilissima definizione. Per quanto riguarda l’Europa e il Sudamerica nessun problema, perchè ci sono il Real Madrid che ha vinto la Champions League e il Flamengo che ha portato a casa la Copa Libertadores.

Tutto liscio anche per la CONCACAF, con la presenza degli statunitensi dei Seattle Sounders, e per la OFC, con i neozelandesi dell’Auckland City.

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Per gli altri tre posti, serve qualche distinguo. I padroni di casa del Wydad Casablanca non partecipano infatti come campioni del paese ospitale, ma hanno ottenuto il loro posto vincendo la Champions League africana.

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Di conseguenza, c’è anche un’altra rappresentante della CAF, la squadra egiziana dell’Al-Ahly, finalista perdente contro i marocchini. Complicata anche l’assegnazione del posto per la AFC, perchè la finale della Champions asiatica non si è ancora svolta e alla fine la scelta è toccata alla stessa federazione continentale, che ha spedito in Marocco i sauditi dell’Al-Hilal.

Il primo turno prevede lo scontro tra Al-Ahly e Auckland City, con la vincente che affronterà i Seattle Sounders. Chi avanza poi si ritrova in semifinale il Real Madrid. L’altro quarto di finale è già stabilito e sarà quello tra Wydad Casablanca e Al-Hilal, con la vincente che andrà poi ad affrontare il Flamengo.

Nuova formula

La storia del Mondiale per club

La Juve a Tokyo

Nuova formula

Si tratta, come già detto, dell’ultima edizione con la formula attuale. Quella che partirà nel 2025 sarà infatti una versione riveduta e corretta, con addirittura 32 squadre al via e con cadenza non più annuale, bensì quadriennale.

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Su quali saranno i requisiti per partecipare, però, il presidente della FIFA Gianni Infantino non è stato molto chiaro. Anzi, nelle dichiarazioni con cui presentava il nuovo torneo ha rimandato a data da destinarsi le spiegazioni su come sarà organizzato il torneo e chi vi prenderà parte.

Un indizio, però, il numero uno del calcio mondiale l’ha dato, aggiungendo che saranno invitate le migliori squadre al mondo. Dunque, non solo più il merito (di chi ha vinto le competizioni continentali), ma anche il blasone e la popolarità. Una sorta di Superlega in salsa FIFA che già sta facendo storcere un po’ il naso a parecchi…

La storia del Mondiale per club

Ci sono state tante competizioni internazionali nate con l’intento di individuare la squadra più forte del Mondo a livello di club. La FIFA ha deciso di dare vita alla Coppa del Mondo per Club solamente nel 2005, dopo un paio di tentativi falliti tra il 2000 e il 2001.

Nel primo caso venne istituito un torneo con otto squadre partecipanti dove le europee, in quel caso Real Madrid e Manchester United, giocarono con le riserve non rispettando la competizione e destano scalpore. Nell’anno successivo, per problemi legati a sponsor e calendario, la FIFA dovette rinunciare all’organizzazione del torneo.

L’unica competizione riconosciuta dalla FIFA prima del 2005 è, naturalmente, la Coppa Intercontinentale, nata nel 1960. Nella prima edizione il Real Madrid Campione d’Europa doveva sfidare la miglior squadra del Sudamerica, e per questo la CONMEBOL organizzò per la prima volta la Copa Libertadores. Il Penarol si aggiudicò il torneo sudamericano e affrontò il Real, che vinse il doppio confronto grazie al 5-1 del Bernabeu nel match di ritorno dopo lo 0-0 di Montevideo.

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Nella metà degli anni Settanta il torneo perse appeal, tanto che nel ’75 e nel ’78 non si disputò, mentre nel ’77 e nel ’79 Liverpool e Nottingham Forest decisero di non partecipare alla Coppa Intercontinentale, lasciando spazio a Gladbach e Malmo, entrambe sconfitte rispettivamente dal Boca Juniors e dall’Olimpia Asuncion.

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A dare nuovamente lustro al torneo ci pensò il marchio giapponese Toyota, che propose alla UEFA e alla CONMEBOL di organizzare una finale in gara unica da disputare in Giappone. Il risultato fu ottimo, con il torneo che ritrovò interesse anche se per le squadre europee fu difficile ritrovare la vittoria.

Ci riuscì per la prima volta la Juventus nel 1985 battendo ai calci di rigore l’Argentinos Jnr nove anni dopo l’ultimo successo di una squadra europea.

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Dal 2005 la FIFA ha preso il controllo della competizione introducendo la Coppa del Mondo per Club ed allargando il numero di partecipanti. È stata introdotta la formula ad eliminazione diretta, con un primo turno preliminare che vede sfidarsi i campioni nazionali del paese ospitante e la squadra campione d’Oceania. Ai quarti di finale partecipano la vincente del turno preliminare e le squadre campioni d’Asia, d’Africa e del Nord-Centro America.

Le due vincenti affrontano la squadra campione d’Europa e del Sudamerica prima di accedere alla finale, che ha visto tredici vittorie di squadre europee e quattro trionfi per le squadre sudamericane (tutte e quattro le volte successi brasiliani).

Negli ultimi anni, però, il dominio europeo è stato netto, considerando che l’ultima vittoria sudamericana è datata 2012, quando il Corinthians ha battuto il Chelsea per 1-0. Dopodiché sono arrivati nove successi del Vecchio Continente, con il Real Madrid che ha fatto la voce grossa portando a casa il trofeo ben quattro volte, di cui tre consecutive.
 

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione, 11 novembre 2019.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.