Fondata a New York nel 1946 con il nome di Basketball Association of America, la lega più seguita nel mondo del basket è senza dubbio la NBA. La nuova e definitiva denominazione fu introdotta nell’autunno del 1949, quando la BAA decise di fondersi con la National Basketball League. La NBA è stata una delle prime leghe americane ad abbattere le barriere della segregazione razziale, dando spazio a molto atleti afroamericani fin dagli anni cinquanta. Le prime innovazioni portate dalla NBA arrivarono già nella metà degli anni ’50, quando la lega decise di introdurre la regola dei 24 secondi per rendere più veloce e spettacolare il gioco, evitando così partite a punteggi bassissimi con azioni offensive che duravano un’eternità. I primi grandi spostamenti di franchigie in giro per il paese arrivano negli anni sessanta, con i Minneapolis Lakers (prima dinastia negli anni ’50) che si trasferiscono a Los Angeles, i Philadelphia Warriors volano a San Francisco e nella città dell’amore fraterno arrivano i Syracuse Nationals (che diventeranno poi i Philadelphia 76ers). Nel 1967 la nascita dell’American Basketball Association crea un dualismo importante negli Stati Uniti, con diverse stelle che decidono di lasciare la NBA per giocare nella ABA (su tutti il miglior realizzatore della NBA Rick Barry, che va a giocare agli Oakland Oaks). Al termine della stagione 1976 le due leghe trovano un accordo per re-instaurare il monopolio della NBA, con il passaggio di quattro franchigie della ABA nella National Basketball Association (Denver Nuggets, San Antonio Spurs, Indiana Pacers e New York Nets). La globalizzazione ha toccato anche la NBA dai primi anni novanta, con l’ingresso nella lega di grandi stelle internazionali come il nigeriano Hakeem Olajuwon (MVP della lega nel 1994), ma è negli anni 2000 che esplode il movimento internazionale con l’arrivo di campioni e futuri Hall of Famer come Dirk Nowitzki, Pau Gasol, Yao Ming e Manu Ginobili. Il numero definitivo di trenta franchigie è stato raggiunto nel 2004 con la nascita dei Charlotte Bobcats (squadra di proprietà di Michael Jordan). Con il binomio spettacolo/business, la lega americana, cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi 30 anni, è il campionato più divertente anche per tutti gli appassionati delle scommesse sulla pallacanestro: segui la NBA con le migliori quote di 888sport!
La stagione 2019 ha come principale motivo d’interesse l’impatto che avrà LeBron James a Los Angeles, sponda Lakers. Il Prescelto, alla sua sedicesima stagione nella lega, ha deciso di lasciare nuovamente Cleveland per provare a riportare a Los Angeles un titolo che manca dal 2010. Accompagna la stagione di LeBron in canotta Lakers con le migliori quote NBA di 888sport!
La prima avventura “a casa” per LeBron fu negativa, le finals del 2007 perse 4-0 contro gli Spurs non possono bastare per The King che decide, nell’estate del 2010, di trasferirsi a Miami per andare a caccia del primo anello in carriera con Dwayne Wade e Chris Bosh. In quattro anni a South Beach arrivano quattro partecipazioni alle finals con due titoli, nel 2012 contro gli Oklahoma City Thunder e nel 2013 contro gli Spurs. Dopo quattro anni a Miami decide di tornare a Cleveland, dove finalmente riuscirà a riportare un titolo a distanza di 52 anni dall’ultimo successo cittadino nei principali sport statunitensi (titolo NFL per i Cleveland Browns nel 1964). La vittoria in gara-7 contro i Warriors rimarrà leggendaria, così come la sua stoppata su André Iguodala nel finale di partita e l’urlo “Cleveland, this is for you” durante l’intervista a caldo nel dopo partita. Non perderti neanche un rimbalzo delle finali NBA con le migliori quote di 888sport!
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Oltre a LeBron e a ciò che succederà a Los Angeles, l’altra grande curiosità è legata ai bi-campioni in carica dei Golden State Warriors. Per i pronostici NBA, la franchigia della Baia è la netta favorita per la conquista del titolo anche quest’anno, ma le pretendenti sicuramente non mancano. Se per i Lakers di LeBron forse è ancora troppo presto, ad Ovest la squadra da tenere sotto osservazione è sicuramente Houston, con i Rockets che sono vice campioni in carica della Western Conference. La partenza di Ariza lascia un vuoto pesante nel quintetto di coach D’Antoni, ma, nelle quote NBA, il duo Harden-Paul rimane l’alternativa di maggior talento ad Ovest per i Golden State Warriors.
Sempre per i pronostici NBA, la corona dell’Est è, di fatto, vacante, con i Cleveland Cavaliers che dopo l’addio di LeBron non saranno competitivi per difendere il loro titolo. I favoriti sono sicuramente i Boston Celtics, sconfitti nella finale della Eastern Conference solo in gara-7 da LeBron e compagni nel 2018, con coach Stevens che avrà a disposizione anche Kyrie Irving e Gordon Hayward, ai box durante l’ultima post-season. Per i consigli sulla NBA, alle spalle di Boston, non vanno sicuramente sottovalutati i Toronto Raptors di Kawhi Leonard, arrivato da San Antonio, che con l’aggiunta di Jimmy Butler da Minnesota dimostrano la loro voglia di puntare alla titolo della Eastern Conference!
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