Se c’è un club che nel corso degli ultimi decenni ha fatto delle intuizioni sul mercato la sua fortuna, di certo è l’Udinese. Grazie ad alcuni colpi da maestro, che hanno portato in Friuli futuri campioni destinati a scrivere la storia del calcio tricolore, la società bianconera può vantare un primato non indifferente rispetto alle altre squadre di Serie A.

Assieme all’Inter, al Milan, alla Roma e alla Lazio è l’unica ad aver giocato tutte le stagioni del massimo campionato a partire da quella 1995/96, successiva all’ultima promozione dei friulani.

Il mercato 2022 dell'Udinese

Gli obiettivi del mercato bianconero

Giampaolo Pozzo il presidente più bravo

Il Fenomeno Zico ed i gol di Totò

Acquisti e cessioni record Udinese

Un qualcosa che senza programmazione e senza una capacità di fare mercato evitando di spendere un capitale ma facendo fruttare le finanze societarie, non sarebbe stato possibile. Ogni anno, l’Udinese accoglie tantissimi calciatori sconosciuti alla Dacia Arena. A volte sono dei flop, ma in altri casi hanno un futuro roseo.

Quando inizia il mercato e si parla di Udinese, si può essere abbastanza certi di una cosa: i nomi che arriveranno o che saranno accostati ai friulani risulteranno per la maggior parte sconosciuti. Del resto il club della famiglia Pozzo lavora così da decenni, attraverso un sistema di scouting globale che permette di portare a Udine calciatori rimasti al di sotto del radar delle big, ma che a volte ci mettono poco a dimostrare di valere parecchio.

E i bianconeri hanno già cominciato con alcuni arrivi già ufficializzati: Leonardo Buta, terzino sinistro portoghese classe 2002 pagato 2 milioni al Braga, Festy Ebosele, terzino destro irlandese diciannovenne arrivato gratis dal Derby County, e Sandi Lovric, il più famoso dei tre, centrocampista classe 1998 della nazionale slovena. 

Il mercato 2022 dell'Udinese

Nel calciomercato 2022, come sempre, il club ha tentato le sue scommesse. Il calciatore più costoso della scorsa sessione è stato il tedesco Lazar Samardzic, trequartista diciannovenne acquistato dal Lipsia per 3 milioni di euro.

In porta è invece arrivato un estremo difensore esperto come il trentenne Marco Silvestri, preso dal Verona a 2,5 milioni e ora custode della porta friulana. Un altro giovane di ottime prospettive è Brandon Soppy, terzino diciannovenne francese portato via al Rennes per 2 milioni.

E poi, dalla società…sorella del Watford, anch’essa di proprietà del presidente Pozzo, per 1,8 è sbarcato l’attaccante nigeriano Isaac Success.

Oltre ai tantissimi ritorni dai prestiti, è anche arrivato qualcuno a titolo temporaneo. Qualcuno resterà, come il centravanti portoghese Beto, per cui il club dovrà versare 7 milioni alla Portimonense SC, o Destiny Udogie, che sarà riscattato dal Verona per 4 milioni più bonus. Beto rappresenta una nuova ed interessante opzione di marcatore per le quote Serie A!

Altri, come Nehuen Perez, faranno probabilmente ritorno ai loro club. Non è stato un mercato facile, anche perché l’Udinese ha dovuto rimpiazzare alcuni pezzi forti, salutati nell’ultima sessione. Si parte da Rodrigo de Paul, ceduto per 35 milioni di euro all’Atletico Madrid e si continua con Juan Musso, partito direzione Atalanta in cambio di 20 milioni.

Tra le altre cessioni importanti quella da 6 milioni di euro che ha portato Antonin Barak al Verona, quella di Stefano Okaka all’Istanbul Basaksehir per 1,5 milioni, oltre all’addio a titolo gratuito del campione del mondo 2010 Fernando Llorente.

Gli obiettivi del mercato bianconero

E come sempre, anche gli obiettivi non sono certo giocatori conosciutissimi. A proposito di sloveni, manca solo l’ufficialità per il mediano Jaka Bijol, che arriverà per circa cinque milioni di euro dal CSKA Mosca e potrà fungere anche da difensore centrale. Sempre in mediana, occhio al possibile ritorno di Cristian Battocchio, svincolato e già di proprietà del club anni fa. 

Per quanto riguarda l’attacco, sfumato Diego Valencia i nomi più gettonati sono quelli dell’argentino Enzo Copetti, centravanti del Racing Avellaneda, e del portoghese di origini guineane Herculano Nabian, classe 2004 di proprietà del Vitoria Guimaraes.

Tra gli altri giovani di prospettiva che interessano all’Udinese c’è poi un altro sudamericano, il cileno Dario Osorio, classe 2004 anche lui, che sta già facendo bene all’Universidad de Chile ma è anche nel mirino di Sassuolo e Brighton. Di certo, comunque, i nuovi acquisti friulani non faranno molto rumore al momento del loro arrivo. Ma la storia del club dimostra che poi possono farne eccome quando scendono in campo…

 

Giampaolo Pozzo il presidente più bravo

Vista la sua capacità di trovare calciatori in giro per il mondo, l’Udinese ha anche presentato alcune nuove... nazionalità al campionato di Serie A., piazzando, ad ogni sessione di mercato, una scommessa vincente!

Come il primo e unico iracheno del campionato italiano, Ali Adnan, scovato dai Pozzo in Turchia e tesserato per il club fino al 2018. Stessa cosa anche per l’Eritrea, con Henok Goitom, arrivato nel 2003 e che ha giocato una sola partita in Serie A (anzi, per meno di un quarto d’ora), ma segnando il pareggio dei bianconeri contro l’Inter di Mancini.

Considerando che Giampaolo Pozzo è proprietario (ma non più presidente da un po’) del club dal 1986, quella tra l’Udinese e la famiglia di imprenditori friulani è ormai una storia lunga 35 anni. Nel corso dei decenni ci sono stati momenti complicati, come alcune retrocessioni e problemi con la giustizia sportiva, ma anche imprese incredibili come le due qualificazioni ai preliminari di Champions League, superati nella stagione 2005/06, con tanto di incontro con il Barcellona nel girone.

La famiglia Pozzo, poi, ha anche provato a esportare il metodo Udinese al Granada e al Watford. Il club spagnolo non è più di proprietà dei Pozzo, ma quello londinese sì e infatti sono frequenti gli scambi in prestito di calciatori tra le due squadre.

Il Fenomeno Zico ed i gol di Totò

Volendo cercare i calciatori simbolo dell’Udinese, si deve capire…cosa va valutato. Per il valore assoluto del calciatore, di certo vince Zico, tre volte Pallone d’Oro sudamericano, acquistato nel 1983 e a cui è bastato un anno e mezzo per diventare una leggenda bianconera.

Se si guarda ai titoli internazionali, vincono per forza di cose Franco Causio e Vincenzo Iaquinta, che si sono entrambi laureati campioni del mondo mentre erano all’Udinese. Ma ci sono anche il campione d’Europa Oliver Bierhoff, una delle grandi intuizioni del club, quello del Sudamerica Marcio Amoroso.

Se però conta la fedeltà, il simbolo dell’Udinese sarà sempre e comunque Antonio Di Natale, che dal 2004 al 2016 ha vestito 446 volte la maglia bianconera segnando 227 gol e dicendo spesso di no alle sirene dei grandi club. E le poche centinaia di migliaia di euro spese per Totò restano forse il miglior affare di tutti i tempi dei friulani.

Acquisti e cessioni record Udinese

Il fatto che l’Udinese sia sempre stata una società oculata negli acquisti, lo dimostra comunque la top 3 dei più costosi di sempre, con il primo che raggiunge a malapena venti milioni. Tanto è costato nella stagione 2018/19 rilevare il cartellino di Rolando Mandragora dalla Juventus.

Il secondo nella graduatoria, che poi rappresenterà la cessione economicamente più importante, è costato addirittura…la metà ed è Rodrigo de Paul, preso dal Valencia per 10 milioni di euro nella stagione 2016/17.

Acquisti record - Udinese

  • Rolando Mandragora - Juventus (2018 - 20 milioni)
  • Rodrigo De Paul - Valencia (2016 - 10 milioni)
  • Roberto Muzzi - Cagliari (1999 - 10 milioni)
  • Stefano Fiore - Parma (1999 - 9,75 milioni)
  • Ignacio Pussetto - Huracan (2018 - 8 milioni)

Cessioni record - Udinese

  • Rodrigo De Paul - Atletico Madrid (2021 - 35 milioni)
  • Marcio Amoroso - Parma (1999 - 28 milioni)
  • Alex Meret - Napoli (2019 - 26 milioni)
  • Alexi Sanchez - Barcellona (2011 - 26 milioni)
  • Stefano Fiore - Lazio (2001 - 25 milioni)

Per il terzo posto, poi, bisogna addirittura arrivare al millennio scorso, per Roberto Muzzi, costato anche lui 10 milioni e proveniente dal Cagliari nella stagione 1999/2000.

Molto meglio, almeno per il bilancio, le cessioni record, visto che il numero uno è, come anticipato, De Paul, pagato 35 milioni di euro dall’Atletico Madrid. Lo segue Marcio Amoroso, costato 28 milioni al Parma nella stagione 1999/2000. Chiudono il podio Alex Meret e Alexis Sanchez, che hanno fruttato entrambi 26 milioni con le loro cessioni al Napoli (nell’estate 2019) e al Barcellona (nella stagione 2011/12).

Insomma, a Udine gli acquisti sono oculati…e spesso fruttano molto bene!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione 21 dicembre 2021.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.