Quanto dura una partita di tennis? Una domanda a cui è difficile, molto difficile rispondere, se non altro perché, a differenza di altri sport, non esiste una regolamentazione temporale del match. Le variabili sono talmente tante che si può parlare di durata media, di durata probabile o possibile, di durata record, ma non di una durata predefinita, rispetto, ad esempio, a quanto dura una partita di calcio!

Quello che conta è che uno dei due tennisti (o una delle due coppie, se si parla di doppio) vinca il numero di set stabilito dalle regole dell’incontro. Quanto poi ci si metta, beh, questo è un altro paio di maniche.

Wimbledon cambia il regolamento

L'incontro più lungo della storia del tennis

Oltre 4 ore per 3 set a Londra 2012

Steffi Graf la più veloce!

Quando tennisti dal ranking importante affrontano avversari di valore inferiore, non è infatti raro vedere punteggi che sfiorano (o addirittura raggiungono) il doppio o triplo, nelle quattro prove degli  Slam maschili, 6-0, ma neanche questo dà la certezza che l’incontro sia breve, perché un game si può vincere con quattro ace, mettendoci così poco più di un minuto, ma anche a seguito di un numero di punti infinito, tra palle break e vantaggi.

Wimbledon cambia il regolamento

Se si parla di durata di un incontro, meglio dunque dedicarsi a casi che hanno scritto la storia di questo sport. Quelle partite che per durata sono state leggendarie, vuoi perché non si è fatto neanche in tempo a scendere in campo, vuoi perché l’incontro si è trasformato in una vera e propria maratona.

A guidare la lista degli incontri più lunghi di tutti i tempi è un match di un torneo del Grande Slam, per la precisione che si è giocato a Wimbledon. Il che non è una sorpresa, perché si tratta di uno dei pochi tornei che prevede di giocare al meglio dei cinque set. In più lo ricordiamo, fino al 2019, all’All England Lawn Tennis and Croquet Club il quinto set di una partita non poteva prevedere il tie-break, costringendo uno dei due contendenti a breakare l’avversario per poter chiudere i match. 

Prima sfida a "beneficiare" del cambio di regolamento con il game decisivo previsto sul risultato di 12-12?! Non poteva essere che una delle più belle finali di tutti i tempi, naturalmente...

L'incontro più lungo della storia del tennis

E quindi avvengono casi come la maratona Isner-Mahut dell’edizione 2010. Che con i suoi 665 minuti di durata, ovvero undici ore e cinque minuti, è con altissimo distacco il match più lungo della storia del tennis professionistico. mentre al Mbombela Stadium di Nelsprui l'Australia, nel terzo turno dei gruppi del Mondiale sudafricano di calcio, batteva a sorpresa 2-1 per i siti scommesse la Serbia di Stankovic ed Ivanovic, l’americano e il francese si affrontano al primo turno di Wimbledon.

Il 22 giugno alle 18:18 si scende in campo e si chiude per troppa oscurità alla fine del quarto set, dopo poco meno di tre ore (due ore e 54 minuti), sul risultato di 6–4, 3–6, 6–7(7), 7–6(3).

Il giorno dopo si fa la storia del tennis. Isner e Mahut cominciano il quinto set alle 14:07 ed escono di nuovo dal campo pochi minuti dopo le nove. Il parziale del quinto set? 59 pari, per una maratona da 424 minuti che i due impongono all’arbitro ma non ai raccattapalle, che cambiano per cinque volte. Il match è così epico che molti chiedono di spostarlo al Centrale, ma la richiesta viene negata.

Dunque ci vogliono altri 67 minuti di gioco sul campo 18, che nel frattempo è diventato il centro del mondo tennistico, affinché Isner ottenga il game finale, quello che vale il 70-68. Per capire l’assurdità della questione, basterebbe pensare che il secondo match più lungo è di “appena” 7 ore e un minuto, un doppio di Coppa Davis tra Repubblica Ceca e Svizzera. L'aneddoto più curioso? Che Isner è presente nella top ten dei match maratona anche al quarto posto, con la semifinale di Wimbledon 2018 persa contro Anderson dopo sei ore e 36 minuti.

 

Oltre 4 ore per 3 set a Londra 2012

Ma si può tranquillamente andare parecchio per le lunghe anche in un match al meglio dei tre set. A raccontarlo c’è la semifinale dei Giochi Olimpici di Londra nel 2012, che mette di fronte Roger Federer e Juan Martin del Potro. L’argentino porta a casa, a sorpresa per le quote relative alle scommesse tennis il primo set per 3-6, poi lo svizzero pareggia i conti con un 7-6(5).

Ma anche nella manifestazione a cinque cerchi l’ultimo set non ha il tie-break e quindi ci vuole parecchio per capire chi andrà ad affrontare Murray in finale. Alla fine la spunta Federer per 19-17, dopo un totale di quattro ore e 26 minuti, il singolare maschile più lungo di tutti i tempi nell’era open.

Per il gigante di Tandil un'ottimo bronzo che regala agli albiceleste la quarta medaglia olimpica e la soddisfazione di sfidare anche Re Roger, sempre nel 2012, prima alle Finals londinesi e poi in un meraviglioso match esibizione proprio a Buenos Aires!

Steffi Graf la più veloce!

E infine c’è anche un’altra finale record, quella fatta registrare da Steffi Graf al Roland Garros 1988.

La tedesca, che quell’anno realizzerà per i pronostici tennis il Grande Slam, anzi il pokerissimo perché trionferà anche alle Olimpiadi di Seul (anche qui c'è un'argentina di mezzo, la sabatini, tra l'altro compagna di doppio proprio della Graf a Parigi) fa a pezzi la russa Natasha Zvereva con un doppio 6-0 in appena 34 minuti, compresa... una breve interruzione per la pioggia!


*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.