Chi si era abituato all'esistenza di Amazon come un "semplice" negozio online, negli ultimi anni si è trovato di fronte a uno sviluppo perlomeno inatteso. L'azienda statunitense, guidata da Jeff Bezos, ha infatti deciso di mettersi in ballo anche per quanto riguarda la produzione e la trasmissione di film, serie TV e documentari.

L'esordio di Amazon con la Champions

Su Amazon il Boxing day

La Ligue 1 si vede su Amazon Prime

La strategia di Amazon in Germania e Spagna

Il successo immediato di Prime Video, che fa concorrenza a Netflix e a tutti gli altri provider di contenuti on demand, ha poi fatto venire in mente un'altra zona di possibile espansione: lo sport. Ed ecco perché negli ultimi anni Amazon ha lavorato per acquisire sempre più diritti televisivi per la trasmissione in diretta in streaming di eventi singoli, ma anche di grandi tornei.

L'esordio di Amazon con la Champions

In Italia la prima competizione calcistica ad essere stata trasmessa attraverso Prime Video è stata la Champions League. Amazon ha infatti voluto testare il mercato tricolore decidendo di comprare un pacchetto di partite in esclusiva da proporre ai suoi abbonati.

Dzeko contro il Real Madrid!

Si tratta di 16 partite, le migliori della giornata di mercoledì, con preferenza di trasmissione per le partite di una delle italiane, almeno nella fase a gironi. Le reazioni sono state più che positive, sia per la bontà che per la stabilità del segnale, ma anche per il livello delle immagini e degli ulteriori contenuti, come lo studio e le interviste post partita.

E la Serie A? Considerando che i diritti per il massimo campionato ce li ha DAZN, difficile immaginare rivoluzioni a breve termine, ma non sembra così strano pensare che alla prossima asta per i diritti tv ci sarà anche l'azienda di Seattle a cercare di prendersi una fetta della torta.

Su Amazon il Boxing day

Del resto, è già accaduto altrove. La prima vera sortita di Amazon nel calcio arriva infatti, e non potrebbe essere altrimenti, dalla Premier League. Il campionato inglese è quello più seguito del mondo e non sorprende che Amazon abbia voluto cominciare proprio da lì per valutare il suo investimento nel mondo del pallone. A facilitare la cosa c'è la gestione dei diritti TV della Premier, che non vengono mai assegnati ad un solo interlocutore, ma vengono spartiti tra diversi broadcaster.

Il marchio di Amazon Prime Video!

Gli inglesi sono abituati da anni a dover fare più di un abbonamento per vedere il calcio in TV, e considerando che le partite del sabato non vanno in diretta e che c'è l'abitudine di andare a vedere i match al pub, l'arrivo di un ulteriore broadcaster non ha creato poi troppi problemi, soprattutto perché non prevede un sovraccosto per chi ha già l’iscrizione ad Amazon Prime (che tra l'altro permette le spedizioni gratuite nella sezione del commercio online).

Dunque, anche in Inghilterra Amazon ha iniziato con un pacchetto, prendendosi però uno degli asset più richiesti dell'intero campionato: il Boxing Day, con il suo frizzante live scommesse, oltre a un turno infrasettimanale a dicembre 2019, per…prendere le misure al pallone di Sua Maestà. I risultati, neanche a dirlo, sono stati eccezionali.

Amazon ha infatti comunicato che le iscrizioni al suo canale Prime nel Regno Unito hanno raggiunto picchi incredibili, eclissando addirittura quelle relative al Black Friday. Dato che l'esperimento è stato un successo, Amazon ha anche deciso di rinnovare l'accordo con la Premier League e, assieme a Sky e a BT Sport, continuerà a trasmettere alcune partite del campionato inglese fino al 2025 senza ulteriori sottoscrizioni, ma come parte integrante del pacchetto Prime.

La Ligue 1 si vede su Amazon Prime

Un modello di successo, che l'azienda americana sta cercando di trapiantare anche altrove, seppure in maniera più estensiva. Ha fatto parecchio scalpore l'assegnazione ad Amazon dei diritti televisivi sia per la Ligue 1 che per la Ligue 2. La Professional Football League ha infatti firmato un controverso accordo per la trasmissione di otto su 10 partite di ogni turno di campionato della prima e della seconda divisione transalpina.

Si tratta di una collaborazione triennale, che porta nelle casse dei club e del campionato francese circa 250 milioni di euro a stagione. Chi in Francia vuole vedere la sua squadra del cuore deve quindi sia fare l'abbonamento ad Amazon Prime, che aggiungere il pacchetto che contiene i due campionati; il totale di spesa mensile per l'utente è di 18 euro. 

Il fatto che Amazon si sia aggiudicata i diritti per la maggior parte delle partite non ha certamente fatto piacere a uno dei grandi competitor transalpini, Canal+. Il broadcaster che nell'ultimo triennio aveva avuto i diritti del campionato si è ritrovato a poter trasmettere solo due partite a giornata. Anzi, quando è stato annunciato l'accordo con Amazon aveva addirittura minacciato di abbandonare anche la porzione dei diritti che si era aggiudicato.

Alla fine così non è stato, ma tutta la struttura di Canal+, con canali dedicati alla Ligue 1, ora è totalmente ridondante. E c'è qualcosa che non hanno apprezzato neanche i tifosi: Canal+ permetteva di rivedere gratuitamente gli highlights delle partite attraverso un canale in chiaro. Con Amazon invece non va così.

La strategia di Amazon in Germania e Spagna

Negli altri due grandi campionati, la Bundesliga, con il Bayern sempre favorito le quote calcio e la Liga, Amazon non ha ancora trovato il modo di entrare. In Germania c'è un accordo fino al 2025 che prevede che le partite del venerdì e della domenica vengano trasmesse da DAZN, mentre quelle del sabato e i turni infrasettimanali spettano a Sky.

Un operatore della Bundes!

In Spagna invece fino al termine dell'attuale stagione i diritti di tutto il campionato se li è aggiudicati Movistar. La struttura prevista per la nuova assegnazione sembrava dover favorire l'entrata di Amazon, visto che prevedeva un pacchetto principale (che si è di nuovo preso Movistar), ma anche uno secondario da 175 partite.

Alla fine però l'azienda statunitense ha deciso di passare la mano, anche forse con la consapevolezza che senza più Leo Messi al Barcellona e con il crollo sportivo dei blaugrana, forse il campionato spagnolo sarebbe stato meno interessante. E a prendersi il secondo pacchetto è stata DAZN, che con Italia, Spagna e Germania cerca di fare da contraltare agli inserimenti di Amazon in Francia e Inghilterra.

Una telecamera su Messi!

Certo, rispetta la maggior parte dei concorrenti, Prime Video offre anche una buona dose di documentari sportivi, come la celebre serie All or Nothing. E non stupisce che stavolta siano stati gli altri adattarsi al metodo Amazon, cominciando a creare produzioni proprie. Del resto, ognuno cerca di imparare a fare quello a cui ancora non si era mai dedicato…

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.