Il torneo NCAA è uno degli eventi sportivi più seguiti e visti nel panorama degli sport americani, con 100 milioni di spettatori negli Stati Uniti e molti di più in tutto il mondo.

Di conseguenza, si tratta anche di uno degli eventi sui quali cui si scommette di più, con puntate per un valore stimato totale di 10 miliardi di dollari ogni anno. Vista l’atmosfera entusiasmante, fatta di risultati imprevisti, tiri allo scadere del tempo e schiacciate mirabolanti, non è una sorpresa che la “March Madness” attiri così tanta attenzione.

Grazie a queste squadre e giocatori, il torneo del 2019 è di nuovo un successone e le migliori scuole stanno facendo di tutto per rimanere fuori dalla nostra lista di risultati sorprendenti.
 

Le università più vincenti - Il torneo NCAA ha visto molte grandi squadre guadagnarsi il prestigioso scettro del basket collegiale; alcune delle università sono riuscite a vincere il torneo più volte nella loro storia.

Di tutte le scuole partecipanti, nessuna può tenere però testa ai Bruins della UCLA. Grazie principalmente al leggendario allenatore capo John Wooden, i Bruins hanno messo in bacheca ben 11 campionati nazionali, dieci dei quali vinti tra il 1964 e il 1975. Fuori dall’edizione di quest’anno, la squadra avrà l’opportunità di riprendere fiato e riportarsi alla pari.

Subito dopo i Bruins troviamo i Kentucky Wildcats, vincitori di otto titoli nazionali a partire dal primo raggiunto nel 1948. L’università del North Carolina si piazza terza con sei titoli, seguita a ruota da Duke e Indiana che chiudono la top 5 proprio con cinque titoli ciascuno.

I favoriti dell’edizione 2019 - Tra i favoriti alla vittoria dell’NCAA 2019 troviamo i soliti sospetti, con molti dei programmi universitari consolidati in cima alla lista. Non mancano però piacevoli sorprese, sotto forma di nuovi arrivati pronti a sovvertire le regole ed entrare nella storia del torneo.

Duke - A quota 3,75, nessun’altra squadra è più favorita di Duke per la vittoria dell’edizione 2019. Il fatto che, nonostante gli infortuni continui di Zion Williamson, la squadra rimanga comunque la favorita al titolo testimonia lo strapotere di Duke. 

Gonzaga - La squadra di Gonzaga è la seconda in lizza per la vittoria della March Madness. Dopo aver perso due partite di fila contro Tenneessee e North Carolina durante la stagione, Gonzaga non si è più fermata e ha vinto tutte le partite con una media di 90 punti. Con Rui Hachimura, uno dei giocatori in corsa al titolo di miglior giocatore dell’anno grazie alla media da 20 punti a partita, in rosa, gli Zags si candidano prepotentemente ad un’altra Final Four.

Virginia - Per le scommesse e quote basket, al terzo posto nella lista dei favoriti troviamo Virginia, a quota 7. In realtà l’edizione del 2019 per Virginia sarà la prova del nove: riuscirà a riprendersi dopo la deludente prestazione dell’anno scorso?

I brutti ricordi dell’eliminazione sofferta per mano dell’UMBC ancora aleggiano nell’aria, con la vergogna di aver subito l’unica sconfitta di una testa di serie contro una squadra di 16° categoria nella storia del torneo. Rimangono comunque la squadra con la miglior difesa e dobbiamo star a vedere come affronteranno il torneo dal punto di vista mentale.

I giocatori dell’edizione 2019 da tenere d’occhio - Oltre ad Hachimura e Williamson, già citati, ecco alcuni dei giocatori da tenere d’occhio. Grazie al potere che questo torneo ha di trasformare giocatori in star, gli atleti possono sfruttarlo per posizionarsi meglio nelle scelte del draft dell’NBA o dimostrare di essere il giocatore necessario a far vincere ad una squadra un titolo nazionale.


Ja Morant, Murray State - I Murray State Racers non hanno mai avuto un giocatore così bravo come Ja Morant, in grado di caricarsi la squadra sulle spalle e vincere la conference Ohio Valley. I 36 punti contro la testa di serie Belmont giustificano appieno le voci che lo danno come una delle prime scelte del draft del 2019.

In questo torneo NCAA, Morant è stata una delle attrazioni principali sul campo, dovendo cedere solo di fronte a Florida. A Morant rimane fino al 22 aprile per decidere o meno se dichiararsi eleggibile per il draft di quest'anno.

Nel video, alcune giocate straordinarie del talento, classe 1999!


Markus Howard, Marquette - La stagione 2019 di Marquette ha avuto molti alti e bassi, ma di certo ci sarebbero stati molti più bassi se non fosse stato per Markus Howard. Il giocatore è nei migliori dieci tiratori del basket universitario della stagione, con fino a 35 punti per partita durante la stagione regolare. Non sono mancate partite da oltre 40 punti, ma purtroppo Marquette non è sopravvissuta a Murray State e l’impressionante Ja Morant. 


Tacko Fall, UCF - I fisici imponenti non sono il centro dell’attenzione quando si tratta dell’NCAA, in quanto sono le guardie a farla da padrone. Se però il fisico diventa imponente quanto quello di Tacko Fall, dalla Central Florida, allora forse l’attenzione verrà attirata di certo, bloccando nel contempo anche qualche tiro o due avversario.

Da una torreggiante altezza di 2,29 m, Tacko comanda la classifica dei tiri liberi nazionale, con un tasso di conversione del 75%. Le sue stoppate e la visione del canestro hanno permesso ai Knights di uscire a testa alta dalla competizione, perdendo di un solo punto contro Duke.

Le sconfitte indimenticabili - Il torneo NCAA viene ricordato soprattutto per i risultati sorprendenti, grazie ai quali squadre minori possono fare la storia eliminando dal torneo avversarie di categorie superiori. I risultati finali che vedremo ora sono ormai indimenticabili perché la squadra vincitrice è stata proprio quella alla quale non veniva data mezza chance e ha invece trasformato l’impossibile in possibile.

UMBC contro Virginia, 2018 - I Retrievers dell’UMBC furono una sorpresa dell’edizione del 2018, a cui entrarono di diritto dopo aver battuto Vermont nella finale dell’America East Tournament. La squadra non si accontentò di certo, anzi, eliminò i Virginia Cavaliers e diventò così la prima squadra di sedicesima categoria a vincere contro una testa di serie su 136 incontri.

Giocando senza nulla da perdere, la squadra mantenne un ritmo incalzante per prendere in contropiede lo stile metodico e misurato di Virginia. Dire che fu la tecnica vincente è poco, nonostante i Retrievers fossero scesi in campo da sfavoriti secondo le scommesse sulla pallacanestro.

Lehigh contro Duke, 2012 - Duke è la classica contendente principale del basket collegiale, a cui spettava il compito di spazzare via dalla Patriot League la squadra di 15° categoria di Lehigh durante il primo turno del 2012, o almeno questo era quanto prevedevano le scommesse sul basket. La realtà fu ben diversa e i Mountain Hawks tennero testa a Duke per tutta la durata della partita. Capitanata dalla futura start dell’NBA CJ McCollum, Lehigh mise a segno 47 punti nella seconda metà dell’incontro, rimontando e vincendo la partita.

George Mason contro UConn, 2006 - Di solito sono le sconfitte pesanti avvenute al primo turno del torneo a fare notizia, ma la vittoria inaspettata di George Mason contro Uconn nell’Elite Eight è stata uno dei risultati sorprendenti migliori mai visti nella March Madness. I Patriots riuscirono infatti a battere una squadra che vantava una rosa fatta di molte reclute dell’NBA, tra cui perfino Rudy Gay, che diede poi il via ad una lunga e proficua carriera nella massima serie di basket americana.

Nel video, gli higlights dell'incontro!
 

 

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