Non credo ci sia alcun dubbio sul fatto che il più forte giocatore di basket del mondo, in questo momento, sia LeBron James, il numero 23 di Cleveland: ma i suoi Cavaliers, nella stagione iniziata da un mese, non sembrano all’altezza delle sue prestazioni e del suo valore; qualcosa, nelle dinamiche della franchigia capace di raggiungere le NBA Finals nelle ultime tre stagioni, sempre contro Golden State, e di vincere l’anello nel 2016, si è incrinato.

Il caso Derrick Rose

Cleveland ha da poco superato un momento di crisi nera, la prima nelle ultime tre stagioni, con 5 sconfitte in 6 gare a fine ottobre: proprio nel momento in cui la direzione intrapresa sembrava finalmente quella giusta, con una striscia di 7 vittorie consecutive, l’ultima delle quali 100-99 contro gli Hornets, è scoppiato il caso Derrick Rose. Voci sempre più insistenti da parte dei ben informati all’interno dell’NBA dicono che l’ex MVP non sta viaggiando con la squadra dopo l’ennesimo infortunio subito e che starebbe meditando un clamoroso ritiro dal basket. Speculazioni giornalistiche a parte, al momento non sembra avere molta credibilità l’ipotesi che Rose appenda le scarpette al chiodo, poiché deve ancora incassare la cifra monstre di 130 milioni di dollari dal suo contratto di sponsorizzazione con la Adidas: ufficialmente il giocatore è in una pausa di riflessione, ma le voci corrono con insistenza e rischiano di minare la serenità dei Cavs, già messa a dura prova.

LeBron, da leader della squadra, ha parlato ai microfoni di ESPN sull’argomento Rose: «Quando si fanno certe scelte non penso sia una cosa importante per la squadra. Penso piuttosto che, essendo nostro fratello, tutti noi gli auguriamo il meglio, qualunque sia la decisione che deciderà di prendere», concludendo con «È un ragazzo intelligente, quindi sa meglio di tutti cosa è meglio per il suo futuro. Da parte mia posso solo dire che noi lo aspettiamo a braccia aperte ma anche che, se la scelta sarà di dire basta, io la rispetterò perché sono certo che sarà quella giusta per Derrick. Io voglio soltanto il suo bene come persona, come padre e come uomo e voglio che sia felice qualunque decisione decida di prendere».

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I Cleveland Cavaliers, comunque, rimangono la franchigia favorita per la vittoria della Eastern Conference per i bookmakers di 888sport.it: la quota di LeBron e compagni è di 1.80, contro il 3.50 dei Boston Celtics; più staccati i Washington Wizards a 9.00 e la coppia formata da Milwaukee Bucks e Toronto Raptors a 15.00. Curiosità: l’underdog della costa occidentale sono i Chicago Bulls, quotati a 501.00.

Per quanto riguarda l’altra sponda degli Stati Uniti, i Golden State Warriors, vincitori di due anelli nelle ultime tre stagioni, sono nettamente i favoriti per la vittoria della Western Conference: 1.35 è la quota per la squadra di Steve Kerr, seguita dagli Houston Rockets a 7.00 e dai San Antonio Spurs a 10.00.

Parlando di vittoria finale del titolo NBA, Golden State è quotata a 1.55, mentre Cleveland è al secondo posto per i bookmakers di 888sport.it a 7.00; possibili sorprese, nella lotta all’anello, Houston e Boston a 11.00. Tre sono le franchigie quotate a 1001.00, all’ultimo posto della graduatoria delle favorite: Brooklyn Nets, Phoenix Suns e Sacramento Kings.

Due parole sul rookie dell’anno, il miglior esordiente nel campionato NBA. Al momento non c’è storia per i pronostici: l’australiano Ben Simmons dei Philadephia 76ers è quotato a 1.10, seguito da Jayson Tatum dei Boston Celtics e Dennis Smith Jr dei Dallas Mavericks, entrambi a quota 15.00.

 

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