"Disdetta!". Se si potesse riassumere in una parola un affare di calciomercato saltato all'ultimo momento o, perché no, all'ultimo secondo, probabilmente si ridurrebbe tutto a questa esclamazione. Talvolta si è consapevoli di rischiare con una trattativa intavolata in netto ritardo, in altre occasioni si rispettano rigorosamente i tempi del mercato, ma a un certo punto interviene un imprevisto, più o meno incalcolabile, o qualche volta anche la volontà dei tifosi, che blocca tutto. In un caso specifico, addirittura, ci si sono messi anche la fede religiosa e i cattivi presagi.

Ma quali sono le operazioni di calciomercato saltate, per un motivo o per l'altro, all'ultimo respiro? Ne abbiamo selezionate: iniziamo con questo articolo con le primi sei, in ordine cronologico.


1. Platini e l'embargo

Michel Platini, calciatore di classe e bandiera della Juventus anni '80, avrebbe potuto diventare un giocatore-simbolo... dell'Inter! Già, perché, nell'estate 1979, il fantasista francese sta per arrivare in nerazzurro da Nancy. Ma bisogna bloccare tutto a causa dell'embargo: i club italiani non possono acquistare calciatori stranieri.

L'allora plenipotenziario dell'Inter Ivanoe Fraizzoli decide di pagargli lo stipendio per un anno per poi acquistarlo l'anno successivo. Tuttavia, temendo che l'embargo duri di più, lascia perdere e tutto saltò. Nel 1982, dopo le semifinali con la Francia nei Mondiali di Spagna, arriva la Juventus...

2. Signori al Parma? I tifosi si oppongono

Forse il primo, vero caso in cui l'opinione dei tifosi influisce in maniera decisiva sulla trattativa. E' l'estate 1995 e i patron di Lazio e Parma Cragnotti e Tanzi stanno per definire il passaggio di bomber Beppe Signori in gialloblù per 25 miliardi di lire. I tifosi protestano per le vie del centro della Capitale: il presidente Dino Zoff, quindi, blocca l'affare.

3. Quel "pasticciaccio" di Luis Figo

Corre sempre l'anno 1995 e la Serie A è il campionato più ambito al mondo. In cui girano un sacco di soldi. Luis Figo, in procinto di lasciare lo Sporting Lisbona, sta per raggiungere l'Italia dieci anni prima della sua firma all'Inter. Il talento portoghese firma da svincolato sia con Juventus che col Parma.

Ovviamente intervengono Lega e Fifa: l'affare non può che essere bloccato. E tra i due litiganti, il terzo gode: ad aggiudicarselo, quell'estate, sarà poi il Barcellona, prima di passare - tra polemiche, minacce - al Real Madrid: rigorista infallibile nei Galacticos per gli esperti di scommesse live.

4. Taffarel all'Empoli? No, per colpa di una "premonizione"

Salto al 2004. Claudio Taffarel, ormai a fine carriera dopo le ultime esperienze al Galatasaray e di nuovo al Parma, a 38 anni suonati decide di accasarsi all'Empoli. Tutto bene, fintanto che, nel viaggio verso il centro toscano, la sua automobile si ferma per un guasto. Il portiere, campione del mondo dieci anni prima col Brasile, è molto religioso e sente che quell'inconveniente può trattarsi di un segnale premonitore, divino.

Decide quindi in quell'istante non solo di declinare l'offerta dell'Empoli (scusandosi con la società), ma anche di ritirarsi dal calcio giocato.

5. Le sliding doors di Dejan Stankovic

Estate 2008. Roberto Mancini lascia la panchina dell'Inter per fare spazio a José Mourinho. Il centrocampista Dejan Stankovic ha parecchi dubbi sul suo impiego da parte dello Special One e decide di ascoltare l'offerta della Juventus, per la quale era un vecchio pallino già prima di passare, giovanissimo, alla Lazio. I tifosi bianconeri insorgono, tuttavia, per alcune uscite poco apprezzate del serbo nei confronti proprio della Juve.

"Deki" restò quindi all'Inter e con "Mou" finì per vincere tutto da grande protagonista, di solito come dodicesimo uomo in campo, decisivo nei secondi tempi, vinti dai nerazzurri per le scommesse calcio!

6. "Non si vende Kakà"

Ancora tifosi, come per Signori, per bloccare una cessione. E' un vero plebiscito quello che convince la dirigenza rossonera, nel gennaio 2009, a trattenere Ricardo Kakà, in procinto di trasferirsi al Manchester City per la cifra record (per i tempi) di 105 milioni di euro! 

Berlusconi decide di assecondare le richieste dei sostenitori rossoneri, ma alla fine sbagliò: il brasiliano lasciò, come prevedibile per le scommesse sul mercato, comunque il Milan, appena sei mesi dopo, per il Real Madrid e, soprattutto, per la metà dei soldi...

Nel prossimo articolo, ricorderemo... i denti di Cissokho, il conto in banca di Axel Witsel ed altre cinque incredibile storie di calciomercato!

*L'immagine di apertura dell'articolo è di Luca Bruno (AP Photo).

Stefano collabora da anni come giornalista freelance per il portale web di Eurosport Italia, per il quotidiano La Stampa e con la casa editrice NuiNui per la quale è stato coautore dei libri "I 100 momenti magici del calcio" e "I 100 momenti magici delle Olimpiadi".

E' amante delle storie, dei reportage e del giornalismo documentaristico, ma il suo "pallino" resta, su tutti, il calcio d'Oltremanica.