Quando nel match tra Benevento e Napoli del 25 ottobre 2020 ha fatto gol Insigne, i più attenti si saranno chiesti… sì, ma quale? Ottima domanda, perché sia Roberto che Lorenzo erano in campo e alla fine, per non fare torto a nessuno, hanno segnato entrambi.

Gli Insigne dunque si iscrivono in un club particolarmente ristretto, quello dei fratelli che sono andati in gol nella stessa partita, ma con maglie diverse. Già, perché altrimenti… sarebbe troppo semplice. Di coppie di fratelli che hanno giocato assieme ce ne sono tantissime, quindi è già accaduto che lo stesso cognome sia finito sul tabellino più volte, ma con una iniziale diversa. Ma che accada da entrambi i lati del match è una rarità.

Prima degli Insigne in Serie A era successo solamente ai fratelli Nyers, ma si parla di secondo dopoguerra. Istvan e Ferenc vanno entrambi a segno nel match tra Inter e Lazio del dicembre 1949. La sfida in famiglia la vince Istvan, considerando che i nerazzurri portano a casa il match per 2-1. E curiosamente, in campo ci sono altri due fratelli, ma stavolta dalla stessa parte della barricata: Sentimenti III e IV, ovvero Vittorio e Lucidio, entrambi con la maglia della Lazio.

Meno complicata la storia più recente, quella dei gemelli Ricci, che si tolgono la soddisfazione di andare entrambi in gol in Serie B. Protagonista di nuovo il Benevento, in cui gioca Federico, che accorcia le distanze contro lo Spezia di Matteo dopo la rete di suo fratello. Alla fine però si impongono i liguri.

Fratelli celebri

I grandi specialisti però sono i fratelli Ayew, in grado di segnare da avversari per ben due volte e in due nazioni diverse. Il primo caso è in Francia, quando Jordan gioca al Lorient e Andrè al Marsiglia di Bielsa. Finisce 5-3 per i bretoni con doppietta dell’attaccante, che si prende anche una bella rivincita nei confronti della sua ex squadra. E a poco serve la rete di suo fratello per evitare il tracollo dell’OM.

Tempo una stagione ed entrambi i figli di Abedi Pelè si spostano in Inghilterra. Andrè si accasa allo Swansea, mentre Jordan opta per l’Aston Villa. E quando le due squadre si affrontano, sono di nuovo scintille. Stavolta però vince Andrè, che segna la rete decisiva per i Villans dopo che suo fratello aveva aperto la partita per i gallesi.

Molto più semplice, dunque, che si segni assieme piuttosto che contro. Gli esempi sono tantissimi, tra club e nazionale. Anche in questo caso spuntano gli Ayew, che con il Ghana finiscono sul tabellino in coppia per ben due volte.

È accaduto, naturalmente, anche ai Laudrup, agli Hazard e ai gemelli de Boer. A proposito di gemelli, impossibile dimenticare il derby tra Palermo e Catania nel 2004: i rosanero vincono 5-0 e i gemelli Filippini scelgono il giorno giusto per realizzare per la prima volta una rete nella stessa partita. Antonio apre le marcature al settimo minuto, Emanuele firma il 4-0, per una gioia amplificata dalla vittoria nel match più sentito dalla tifoseria!

E poi c’è chi con suo fratello ci ha anche vinto i mondiali. È il caso dei Charlton, che in carriera sono sempre stati costretti a giocare contro (Manchester United per Bobby e Leeds per Jack), ma che si sono ritrovati assieme nel momento più importante della storia del calcio inglese, quando i Tre Leoni battono la Germania Ovest nel 1966.

Dodici anni prima, però, era toccato propri a due tedeschi essere i primi fratelli iridati. Il capitano della Mannschaft che solleva la coppa a Berna è Fritz Walter, che accanto ha suo fratello Ottmar, autore di quattro reti durante il mondiale del 1954. I due, al contrario dei Charlton, sono inseparabili e in carriera vestono praticamente sempre la maglia del Kaiserslautern.

Agli Europei è invece il turno dei Koeman, Ronald ed Erwin, entrambi in campo nella finalissima vinta contro l’URSS dell’edizione 1988. Va diversamente invece ai Laudrup, perché quando la Danimarca vince clamorosamente per le scommesse sportive Euro 1992 dopo essere stata ripescata, in campo c’è solo Brian. Entrambi i fratelli, come ci racconta lo straordinario contenuto video su Netflix, avevano avuto discussioni con il CT Møller Nielsen, ma solo il più giovane decide di seppellire l’ascia di guerra e di volare in Svezia.

Papà e figlio

Ma se tra fratelli è possibile giocare, segnare e vincere assieme, è un po’ più complicato farlo tra padre e figlio. Eppure nulla è impossibile se ci si chiama Rivaldo. Il Pallone d’Oro 1999 ha coronato il suo sogno di giocare assieme al suo erede, Rivaldinho. I due hanno vestito la maglia del Mogi Mirim, club che è stato di proprietà del campione brasiliano, e sono riusciti ad andare a segno nella vittoria contro il Macaè nel luglio 2015.

Un’impresa che permette a Rivaldo di avere…qualcosa di più di cui vantarsi rispetto ad altri colleghi come Henrik Larsson (che gioca assieme a suo figlio Jordan nell’Högaborg), Eidur Gudjohnsen (che debutta in nazionale islandese… sostituendo papà Arnor) e Walter Pandiani (che fa coppia in campo con suo figlio Nico nel Miramar). Ma se non contano i gol, vince certamente il signor Aleksej Eremenko, che prima nel 2002 gioca assieme ad Aleksej junior e poi nel 2003 anche con Roman.

E peccato che Sergei sia nato nel 1999, altrimenti Eremenko senior…era a rischio tripletta!

*L'immagine di apertura dell'articolo è di Hassan Ammar (AP Photo).

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.