Tutti conoscono i club più famosi delle città italiane, ma poco sanno che i grandi capoluoghi della Penisola hanno anche altri sodalizi che continuano a giocare pur non avendo gli stessi riscontri mediatici delle maggiori formazioni.

Agli inizi del ‘900, oltre alla Lazio c’erano diverse altre squadre pronte a contendere il primato al sodalizio biancocelesti: Alba, Roman, Juventus Roma, Fortitudo. Poi - durante il ventennio - arrivò la fusione del 1927 con gran parte dei club riuniti sotto un unico vessillo: quello dell’AS Roma. Ma oltre alla Lazio, e alla successiva società giallorossa, nel corso degli anni nella capitale ci sono state squadre capaci di ritagliarsi il proprio spazio; Romulea e Almas, tanto per iniziare.

 

Il club che riuscì ad avvicinarsi - come categoria - alle due big capitoline fu la Lodigiani che a metà degli anni ’90 arrivò a disputare contro la Salernitana lo spareggio per essere promossa in Serie B. Oggi la terza squadra della Capitale, tra quelle militanti in D, è probabilmente il Trastevere; la formazione bianco-amaranto punta da alcune stagioni al salto di categoria, per restituire alla Capitale una formazione in Lega Pro.

La città di Milano - in tal senso - è più indietro: la terza squadra della città è il Brera: il club prende il nome del quartiere in cui è nato e milita nel campionato di Prima Categoria. La squadra gioca all’Arena Civica, intitolata da qualche anno al giornalista Gianni Brera: una coincidenza del tutto casuale, che sposa il calcio dilettantistico con la più grande penna del giornalismo sportivo italiano.

LA FAVOLA DELL'INTERNAPOLI

C’era una volta l’Internapoli. In riva al Golfo il cuore degli appassionati di calcio batte da sempre per un’unica squadra: il Napoli. Nata a cavallo tra gli anni ’60 e gli anni ’70, l’Internapoli sfiorò alla fine degli anni sessanta la promozione in Serie B. Fu la squadra di Giorgio Chinaglia e Pino Wilson prima del loro trasferimento alla Lazio, e di Giuseppe Massa. Oggi l’altra squadra di Napoli - dopo il fallimento dell’Internapoli - è rappresentata dall’Afro Napoli United, formazione che milita nel campionato di Eccellenza.

Stessa categoria per la terza squadra di Torino, il Lucento, club che prende il nome da uno dei quartieri della città sabauda. La vita per la società rossoblù non è semplice; il cuore della città è granata, tutti gli altri hanno da tempo abbracciato la fede bianconera, spinta dai gloriosi successi della Juventus.

Da Torino a Genova il passo è breve; fu questa la vera culla del calcio italiano: il molo della città portuale accolse i marinai inglesi, qui nacque nel 1893 il Genoa Cricket and Football Club, la prima squadra italiana. La Sampdoria venne dopo - nel 1946 - grazie alla fusione tra Sanpierdarenese e l’Andrea Doria.

Ma sotto la Lanterna c’è anche il Ligorna, club che a tutti gli effetti viene considerato il terzo sodalizio della città. Nato nel 1922, il club fu fondato sul greto del fiume Bisagno, e prese come stemma sociale quello della casa automobilistica dell’Alfa Romeo. Il massimo risultato arrivò nel 1968 quando la squadra venne promossa in Serie D. Dopo stagioni di risultati altalenanti, la squadra ha nuovamente conquistato l’accesso alla quarta divisione nazionale.

Anche le città che hanno in apparenza una sola squadra a livello comunale, in realtà ospitano sul loro territorio altre associazioni calcistiche. Firenze è da sempre una città divisa, soltanto il calcio ha saputo mettere d’accordo i cittadini: la Viola è quasi una religione, ma anche in riva all’Arno - per diversi anni - la città è stata rappresentata anche dalla Rondinella, formazione nata nel secondo dopoguerra che -negli anni ’80 - arrivò a disputare cinque stagioni nella Serie C1. Fallita e rifondata per quattro volte, oggi milita nella Prima Categoria Toscana.

VIRTUS VERONA IN LEGA PRO

Facendo un passaggio a Nord-Est, troviamo l’unica città che attualmente può vantare una squadra in una delle tre categorie più importanti del calcio italiano. A Verona, l’Hellas primeggia per il leggendario scudetto conquistato nel 1985. Negli ultimi vent’anni, anche il Chievo ha saputo recitare un ruolo da protagonista.

Ma negli ultimi anni anche la Virtus Verona si sta facendo largo nel mondo del calcio ed ha un curioso record di quattro 0-0 consecutivi per le scommesse calcio; nata nel quartiere di Borgo Venezia nel 1921, la squadra rossoblù sta scalando le categorie e oggi milita nel campionato di Lega Pro.

La rivalità calcistica appartiene all’intera penisola; in Sicilia, l’Atletico Catania è da anni antagonista della prima squadra della città ed oggi partecipa al campionato di Eccellenza. Spostandoci sullo Stretto, anche Messina da qualche anno ha due formazioni che rappresentano la città: oltre allo storico sodalizio nato nel 1900 (oggi ACR Messina), che milita in Serie D, c’è anche l’FC Messina che ha provato a scalzare il club più antico della città per accogliere le simpatie degli sportivi: tentativo non riuscito, almeno dal punto di vista sociale. Ma sul piano sportivo, la squadra partecipa allo stesso campionato di Serie D dell’ACR Messina.

*La foto di apertura dell'articolo è di Giuseppe Calzuola (AP Photo).

 

Giornalista, scrittore, innamorato di futbol. Scrive per trasmettere emozioni e alimentare sogni. Il calcio è una scienza imperfetta: è arte, è musica, è poesia. E' un viaggio nel tempo che ci fa tornare bambini ogni qual volta diamo un calcio a un pallone.