L’Ascoli, dopo Paolo Zanetti esonera anche Stellone. Dopo un breve impegno ad interim a fine gennaio 2020, sulla panchina dei marchigiani ci finisce nuovamente l’allenatore della Primavera. Fin qui, nulla di strano, se non fosse che il nome del tecnico ad interim suggerisce una situazione perlomeno particolare. Guillermo Abascal Perez, nato a Siviglia nel 1989. Uno straniero, l’unico del campionato di Serie B, ma le particolarità della sua storia non si fermano qui.

Che occasione per il tecnico spagnolo - Abascal è anche l’unico allenatore straniero di un altro campionato, quello Primavera 2. Anzi, a ben vedere, anche del campionato Primavera in generale, perché anche nessuna delle squadre che fanno parte della divisione superiore ha un tecnico che non sia italiano. L’Ascoli ha invece deciso di affidare i suoi ragazzi proprio allo spagnolo, con un passato da calciatore nelle giovanili del Barcellona, assieme a Jordi Alba e Iago Falque.

Appesi gli scarpini al chiodo a soli 22 anni, Abascal ha lavorato come tecnico delle giovanili del Siviglia di Monchi per poi provare l’esperienza di una panchina vera in Svizzera, prima al Chiasso e poi al Lugano. Una scelta che tra l’altro sta pagando assai bene, visto che i bianconeri sono in fuga nel girone B della Primavera 2.


La sua filosofia, oltre a ottenere risultati concreti, ha anche affascinato parecchi, al punto che AS gli ha dedicato un reportage, intitolato “Guillermo Abascal, lo spagnolo che rivoluziona l’Italia con un calcio totale”. I meriti del classe 1989 non sono infatti trascurabili. L’Ascoli ha la rosa più giovane del campionato, avendo ben 8 calciatori nati nel 2003, ha una media di possesso palla del 75%, è primo per i gol fatti ha la seconda miglior difesa. E persino il tecnico della Nazionale Under-19 Bollini ha voluto dare un’occhiata ai suoi metodi.

Il modello di Abascal, neanche a dirlo, è Guardiola, e il suo motto è tanto impegnativo, quanto affascinante: “il calcio deve divertire lo spettatore, l’allenatore e soprattutto colui che lo pratica, il giocatore”. Aspettiamo con curiosità se questo cambio rilancerà le ambizioni dell'Ascoli e modificherà i numeri delle quote delle scommesse online calcistiche!


Una storia unica, quella di Abascal, o quasi. Nonostante le formazioni giovanili siano praticamente quasi sempre assegnate a tecnici tricolori, lo spagnolo ha qualche collega sparso nelle squadre di A. Stranieri che guidano i giovanissimi dei vivai nei campionati di categoria. L’esempio più celebre è certamente quello di uno straniero…di casa nostra: Christian Chivu, che allena l’Under-17 dell’Inter.

Il difensore rumeno, dopo una vita calcistica passata a lavorare con Capello, Mancini e Mourinho, ha deciso di provare l’esperienza dall’altra parte della barricata e di far fruttare gli insegnamenti dei suoi maestri. E sta facendo anche abbastanza bene, considerando che la sua squadra è seconda nel girone B, dietro lo schiacciasassi Atalanta.


Il nuovo Terim - Scendendo di età, Abascal ha anche un collega meno noto ma a cui molti pronosticano un futuro tra i grandi. È il caso del turco Tugberk Tanrivermis, che guida la Roma Under-15, con cui già lo scorso anno ha vinto Scudetto e Supercoppa. Uno che a 29 aveva già la licenza UEFA Pro e che ha lavorato con le giovanili del Galatasaray, vincendo il titolo anche con l’Under-14 del club di Istanbul.

Tanrivermis parla cinque lingue, è laureato e in Turchia ha avuto modo di lavorare anche con Cesare Prandelli, quando l’ex CT della Nazionale era l’allenatore dei giallorossi, e con Igor Tudor. E se il buongiorno si vede dal mattino, il nuovo Terim potrebbe essere attualmente a Trigoria…


Con ragazzi ancora più giovani lavora invece Juan Solivellas Vidal, spagnolo anche lui come Abascal, che lo scorso anno allenava l’Under-13 del Bologna e che ora è alla guida dell’Under-14 del club emiliano. Figlio d’arte, è in Italia dal 2011 e ha lavorato in diverse società, in particolare venete, prima di approdare al Dall’Ara.

Tra le altre cose, pubblica ebook sul calcio in cui si diverte a diffondere i principi del futbol di casa sua. Anche nel suo caso, i risultati non mancano, visto che la sua squadra è capolista del suo campionato e vanta di una differenza reti abnorme in un girone a 13 squadre comunque professioniste!

*La foto di apertura dell'articolo è di Kerstin Joensson (AP Photo).

 

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.