Una delle squadre che più è cresciuta nel corso dell’ultimo decennio è il Napoli. Una realtà ricostruita dopo il fallimento del 2004, anno in cui è partita la rifondazione, capeggiata dall’attuale presidente azzurro Aurelio De Laurentiis.
Una crescita graduale ed esponenziale che ha portato il club partenopeo stabilmente nelle zone alte delle classifiche della Serie A e non solo.

L’aspetto più importante è rappresentato proprio dalla crescita in campo internazionale.
Da ben dieci anni, infatti, il Napoli è presente stabilmente nelle coppe europee ed è diventato un 'habituè' del calcio continentale.
Un fattore che ha inciso in modo determinante nella crescita economica e, di conseguenza, dell’organico; tanti sono i campioni che hanno vestito la maglia azzurra e che hanno regalato alla tifoseria notti indimenticabili. 

In totale le presenze europee del Napoli sono di 34 stagioni tra Coppa delle Coppe, Coppa delle Fiere e quelle che oggi sono Champions League ed Europa League (ex Coppa dei Campioni e Coppa UEFA).

Non si può non ricordare la Coppa UEFA ‘88 - ‘89, probabilmente l'edizione più competitiva ed emozionante della storia del torneo, portata a casa negli anni d'oro di Maradona all’ombra del Vesuvio.

Grande trascinatore di quella vittoria, l’unica in ambito europeo per i napoletani, fu senza dubbio Antonio Careca. Con le sue sei reti, l’attaccante brasiliano segnò gol pesanti e decisivi: tra tutti, i due (tra andata e ritorno) nelle semifinali contro il Bayern Monaco e le altrettante marcature messe a segno nelle due finali contro lo Stoccarda.

Anni d’oro a cui - come ormai noto - è seguito un periodo non proprio roseo, caratterizzato da poche note liete anche in campo europeo.

Indimenticabile è stata la notte in cui il Napoli, nella medesima competizione, nel ‘92 - ‘93, sbancò Valencia per 5-1, con Fonseca che si rese protagonista di tutte le marcature del match per la squadra dell’allora tecnico Claudio Ranieri.

Un periodo in chiaroscuro, poi sfociato negli anni bui delle aule di tribunale del 2004.

Effettivamente la storia europea del Napoli si è delineata soprattutto negli ultimi anni, con calciatori che hanno riscritto le varie classifiche di record individuali. 

I GOLEADOR EUROPEI

Basti pensare che il miglior cannoniere europeo della storia del Napoli, ad oggi, è Dries Mertens, autore di 26 reti in 65 presenze, oltre che record-man assoluto della classifica marcatori all-time dei partenopei.

Record, quest’ultimo, condiviso con Marek Hamsik che, in campo internazionale, risulta essere l’azzurro più presente: 80 le volte in cui è sceso in campo, realizzando ben 16 reti. Tra esse spiccano marcature pesanti come quella contro il Besiktas, nella Champions 2016-17, che consentì alla squadra di giocarsi gli ottavi di finale contro il Real Madrid. Così come le doppietta messa a segno contro il Wolfsburg, nella vittoriosa trasferta dei quarti di finale di andata dell’Europa League 2014-15. 

Tanti i compagni di squadra del centrocampista che hanno segnato momenti indelebili nella mente e nei cuori azzurri.

La menzione è d’obbligo per Edinson Cavani: il Matador ha totalizzato 19 reti europee. Tra le quali spicca la doppietta nella prestigiosa vittoria al San Paolo per 2-1 contro il Manchester City, nell’edizione della Champions, edizione in cui gli azzurri si giocarono gli ottavi contro il Chelsea. In quell'occasione, i partenopei passarono in vantaggio nel doppio confronto nel match di andata per 3-1: a segno lo stesso bomber uruguaiano ed una doppietta di un certo Ezequiel Lavezzi.

L’argentino è un altro calciatore che, senza se e senza ma, ha lasciato il segno in quelle che si possono definire le prime esperienze europee del ‘nuovo Napoli’. 

Da un argentino ad un altro, sicuramente più goleador del Pocho: trattasi di Gonzalo Higuaín. L’ex numero 9 azzurro ha soltanto sfiorato la finale di Europa League nel 2014-15. Nell’anno precedente, il Pipita fu protagonista dell’annata in Champions che vide i partenopei non passare il turno nonostante i 12 punti, totalizzati a pari merito nel girone di Arsenal e Borussia Dortmund. Per lui, 15 reti in totale.

Numero di reti identico allo score europeo di Lorenzo Insigne. Molti suoi gol sono stati di estrema fattura, come quello su punizione contro il Borussia Dortmund nella vittoria tra le mura amiche per 2-1. Oppure quello in apertura di match al Bernabeu, nella partita di andata degli ottavi di Champions nel 2017 (match poi conclusosi sul 3-1 a favore dei madrileni).

Tutte serate che, in qualche modo, sono diventate quasi "naturali" per il Napoli, tra gioie e cocenti delusioni, alle quali, però, non ci si abituerà mai. Proprio grazie a queste prestazioni, gli azzurri sono tra gli invitati fissi anche nelle amichevoli estive più remunerative: segui le quote e le scommesse sulla International Champions Cup

La speranza dei supporters azzurri non può che essere di continuare a vivere esperienze del genere. Magari con tanti altri campioni pronti ad incantare la platea e superare altri record - Le Bombe Di Vlad

*La foto di apertura dell'articolo è di Andrew Medichini (AP Photo).

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