Può capitare: a volte la stagione parte con il piede sbagliato. In questo articolo, 888Sport analizza alcuni dei peggior debutti stagionali nei campionai europei.

1. Napoli (1997/98 - Serie A)

Nessuno si aspettava molto dal Napoli nella stagione in 1997/98, squadra allora da metà classifica e oggi una delle  favorite della Serie A. La sconfitta per 2 a 0 contro la Lazio e una vittoria in casa contro l’Empoli non avevano dunque insospettito nessuno: i primi segnali di un problema più grave iniziarono a manifestarsi il 20 settembre 1997, quando il Vicenza costrinse i partenopei ad un deludente pareggio. Fu l’inizio di una serie di risultati negativi che i tifosi del Napoli non avrebbero potuto immaginare nemmeno nei propri incubi peggiori.

Dei successivi 48 punti disponibili, i partenopei riuscirono a strapparne solo tre, grazie ad altrettanti pareggi. Lungo il cammino, il Napoli perse di almeno 3 goal in sei occasioni e non riuscì a vincere di nuovo fino al 10 febbraio 1998. Ancora più sorprendentemente, fu proprio questa l’ultima vittoria in campionato degli azzurri, capaci di assicurarsi solo 4 punti nella seconda metà del campionato, per un misero totale finale di 14 punti.

I giocatori più anziani in rosa avevano perso totalmente la condizione durante l’estate del 1997 e fu proprio questo uno dai fattori a fare la differenza tra il 13° posto ottenuto nella stagione precedente e l’incubo dell’annata 1997/1998. A peggiorare le cose fu certamente l’andirivieni sulla panchina della squadra: ben quattro allenatori presero il timone del Napoli, senza però riuscire a compiere il miracolo.

2. Grenoble (2009/10 - Ligue 1)

Se le ultime due stagioni di Ligue 1 (2017/2018 e 2018/2019) hanno visto almeno una squadra non riuscire a infilare un risultato positivo nelle prime cinque giornate, si è trattata comunque di una passeggiata in confronto all’inizio di campionato del Grenoble nel 2009/2010.

L’inizio dell'ascesa del Grenoble avviene nel 2004, quando la società passò sotto la gestione del gruppo Inditex. Con i fondi messi a disposizione dalla proprietà venne costruito un nuovo stadio, inaugurato nel 2008, e venne completamente riformata la rosa della squadra. Il progetto prese subito piede con la promozione in Ligue 1 raggiunta alla fine del 2007/2008.

Anche nella massima serie, il Grenoble raggiunse un rispettabile 13esimo posto. Dietro le quinte però, i problemi finanziari iniziavano a farsi più seri, aggravati dalla recessione a livello globale che stava attanagliando l’economia in quel periodo. La partenza di molti giocatori verso situazioni più favorevoli diede il via al rapido declino della squadra.

Il Grenoble Foot 38, questo il nome attuale della squadra, rimane l’unica società di Ligue 1 ad aver perso le prime 12 partite stagionali, grazie al triste record stabilito nel 09/10. La cosa ancora forse più frustrante è stata che l’unica sconfitta netta fu quella subita in casa contro il Rennes per 4 a 0, mentre la maggior parte delle altre partite furono perse per 1 a 0, risultato facilmente rimediabile con un minimo di sforzo in più.

Ovviamente, però, il Grenoble non era minimamente in condizione di farlo: la situazione era già irrimediabile alla pausa natalizia, anche se la squadra riuscì a portare a casa 5 vittorie e 23 punti in totale. Due anni dopo, nel 2011, la società venne liquidata e fu retrocessa alla quinta categoria prendendo il nome attuale.

3. Borussia Dortmund (2014/2015 - Bundesliga)

Questa non è stata decisamente la partenza peggiore in Bundesliga: l’infame record appartiene alla squadra di Saarbrucken nella stagione 1963/1964, ma visti gli standard a cui il Borussia aveva abituato, l’inizio dell’annata 2014/2015 è stato davvero negativo.

Con Jurgen Klopp al timone, il Borussia era di nuovo capace di tener testa ai rivali del Bayern Monaco: lo stile dell’allenatore si mostrò tutto d’un colpo, con la vittoria di un titolo dopo l’altro da parte del Dortmund nel 2011 e 2012. Klopp riuscì a portare la squadra alla finale di Champions League del 2013 e il Dortmund iniziò il campionato 2014/2015 dopo essersi classificato secondo in più occasioni, il che aveva fomentato le speranze di un ritorno del titolo nazionale al Signal Iduna Park.

Il tutto ebbe inizio quasi innocentemente, con due vittorie nelle prime tre uscite della squadra in Bundesliga. Iniziò poi la scia negativa che vide il Dortmund guadagnarsi un punto sui 21 disponibili, colando a picco come il Titanic. La sconfitta per 2 a 1 contro il Bayern Monaco il 1 novembre 2017 condannò la squadra alla zona retrocessione.

Con solo due vittorie fino al 4 febbraio, la squadra continuò ad entrare ed uscire dalla zona pericolosa di fondo classifica. Le voci di corridoio si sprecavano e volevano esonerato proprio colui che aveva riportato in auge il club. In qualsiasi altro campionato Klopp se la sarebbe vista brutta, ma la squadra continuò a dargli fiducia e venne ben presto ripagata.

Tra l’inizio di febbraio e la fine di marzo 2015 la forma della squadra raggiunse il picco: con una condizione fisica nettamente superiore rispetto agli avversari, il Dortmund si accaparrò 17 punti su 21, mettendo distanza tra la propria posizione in classifica e la zona retrocessione, per terminare la stagione con un rispettabile settimo posto.

4. Granada CF (2016/17 - La Liga)

Fino alla retrocessione dalla Liga, avvenuta nel 2017, il Granada era una delle squadre meno pretenziose del campionato spagnolo. All’inizio del decennio, il Granada si era classificato più volte al diciassettesimo posto, facendo il minimo indispensabile per sopravvivere. Un progressivo miglioramento nei piazzamenti finali e un 12 posto nel 2016 portarono molti a pensare che la squadra fosse pronta ad infastidire la prima metà della classifica del campionato forse più competitivo d’Europa.

Tutto il contrario: la squadra fu costretta ad ingaggiare un numero altissimo di giocatori in prestito, con un risultato disastroso. Il Granada che scese in campo nel 2016/2017 era praticamente un gruppo che non si conosceva affatto e anche il gioco ne risentì, nonostante al debutto gli undici sconosciuti riuscirono a pareggiare in casa contro il Villarreal. A parte questo primo risultato però, la stagione prese presto una brutta piega.

Una serie di sconfitte imbarazzanti, tra cui l’impressionante 7-1 rimediato contro l’Atletico Madrid, fecero sì che il Granada racimolò quattro miseri punti sui 42 disponibili. La prima partita di dicembre segnò anche la prima vittoria stagionale, ma il morale non rimase alto a lungo: le tre vittorie casalinghe di febbraio furono il canto del cigno di un oramai condannato Granada e l’unico punto raccolto sui 39 ancora disponibili fu il colpo di grazia.

5. Crystal Palace (2017/18 - Premier League)

Sotto questo aspetto, la Premier League offre numerosi esempi. Se si analizza la questione solo dal punto di vista dei numeri, il premio per il peggior debutto stagionale in Premier League va però al Cristal Palace del 2017/2018.

L’ingaggio di Frank de Boer come allenatore della squadre nell'estate del 2017 aveva sorpreso molti: l’idea di un calcio totale e rivoluzionario dopo una miriade di prestazioni opache da parte dei precedenti mister era più che benvenuta in casa Palace. Quattro sconfitte e zero goal segnati dopo, l’olandese venne cacciato senza troppe cerimonie da Selhurst Park per non far mai più ritorno.

Il testimone passò a Roy Hodgson, che dovette partire in salita. Giunti ad ottobre, i numeri del Palace non lasciavano scampo: sette partite disputate, sette sconfitte, zero goal segnati. Solo poche settimane dopo, a sorpresa, la squadra riuscì a battere in casa per 2 a 1 i campioni in carica del Chelsea, grazie ad una galoppata in solitaria di Wilfred Zaha terminata in goal.

Nonostante il risultato quasi storico, la squadra riuscì a trovare la quadratura del cerchio solo verso dicembre, infilando poi una vittoria dietro l'altra appena prima di Natale e allontanandosi sempre di più dal fondo classifica. L’aver terminato la stagione all’undicesimo posto può essere considerato un miracolo a tutti gli effetti vista la disastrosa partenza degli uomini di Hodgson. Quantomeno, l’esperienza del Crystal Palace può ridare speranza ad ogni squadra che sembra averla perduta per sempre.
 

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