Meno dieci. Sembra di essere a Cape Canaveral, con il countdown appena iniziato verso la finale di Cardiff del 3 giugno; e invece siamo a Vinovo, comune nell’hinterland torinese dove sorge lo Juventus Training Center, il campo d’allenamento della squadra fresca campione d’Italia.

Sei scudetti di fila, record assoluto nella storia del campionato italiano: eppure, nemmeno il tempo di realizzare di aver compiuto davvero un’impresa, di festeggiare con la città e con la tifoseria sparsa su tutta la penisola, che è già tempo di buttarsi anima e cuore a preparare quella che è vissuta come la madre di tutte la partite, la finale di Champions League contro il Real Madrid.

Nel mezzo, sabato prossimo i bianconeri affronteranno il Bologna per l’ultima, inutile ai fini della classifica per entrambe le squadre, giornata del campionato di Serie A. Per la partita contro i felsinei, Allegri sta meditando di dare spazio a tutti quei giocatori che, durante la stagione, non hanno avuto molte occasioni di giocare: primo fra tutti il giovanissimo talento Moise Bioty Kean, il primo nato nel 2000 in assoluto a esordire nel massimo campionato italiano. La partita sarà utile anche per mettere nelle gambe di Khedira, che sta tornando disponibile dopo l’infortunio patito contro il Monaco in semifinale di Champions, minuti preziosi in vista della sfida di Cardiff dove serviranno tutti i migliori giocatori della rosa al tecnico viareggino.

Dopo la vittoria dello scudetto, il suo terzo di fila, Massimiliano Allegri si è mostrato molto sicuro di sé e dei mezzi della sua Juventus in vista della finale: «A Cardiff faremo una grande partita, così come abbiamo fatto a Berlino, con la differenza che avremo più consapevolezza di vincerla». La squadra bianconera e il suo allenatore hanno imparato dagli errori della finale contro il Barcellona di due anni fa e sono maturati: da qui la consapevolezza di poter portare a casa un trofeo che, nella bacheca di Corso Galileo Ferraris, non entra dal 1996.

La situazione in casa del Real Madrid

Dalle parti di Madrid, molti giocatori sono attoniti di fronte alla decisione dell’organizzazione della Liga che ha deciso di non assegnare il trofeo al Real quest’anno, ma di attendere l’inizio della prossima stagione per consegnarlo alla squadra. Il Real partirà per Cardiff con il dubbio legato alla presenza di Gareth Bale e di Daniel Carvajal che non verrà sciolto fino all’ultimo minuto prima dell’inizio della partita. Entrambi i giocatori non si sono riposati nei due giorni liberi concessi da Zinedine Zidane e hanno continuato nel processo di recupero dai rispettivi infortuni; Bale non vuole mancare all’appuntamento per nessuna ragione al mondo. Non tanto per il prestigio e l’importanza di una finale di Champions League, ma per il fatto che si disputerà in Galles, a casa sua: per essere disponibile, l’eclettico mister 101 milioni si sta sottoponendo a un pesantissimo programma di riabilitazione.

Intanto a Cardiff si alza l’allerta per il rischio attentati dopo quanto accaduto a Manchester: massima sicurezza prevista dalla UEFA per una serata che dovrà essere solo e soltanto una grande festa di sport.

Le quote di 888sport

Real Madrid ancora favorita per i bookmakers, con la vittoria quotata a 2.55 nei tempi regolamentari, contro quella della Juventus data a 2.85; l’ipotesi pareggio paga 3.15 volte la posta. Per quanto riguarda la vincente della Champions League, c’è più equilibrio nelle quote, considerando quindi l’ipotesi supplementari (con eventuali calci di rigore) non proprio remota: Real Madrid che alza la coppa a 1.85, Juventus che la riporta a Torino dopo 21 anni a 2.00.

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