Un uomo che divide. O lo ami, o lo odi. È fatto così José Mourinho, però una cosa è certa. Il rispetto che riesce a guadagnare nella propria gente è un qualcosa di unico. Questo ha sempre permesso allo Special One di ricevere grandi ovazioni ogni qualvolta è tornato a giocare contro una sua ex squadra, in Portogallo ed in Inghilterra!

 

Il suo primo “ritorno” avviene il 4 febbraio del 2001, quando l’União Leiria va a far visita al Benfica secondo in classifica. I padroni di casa erano stati allenati da Mou per nove giornate, con lo Special One che era subentrato a Jupp Heynckes prima di dimettersi per il cambio di proprietà. Un ritorno amaro per Mourinho che perse 3-2 prima però di portare l’União Leiria a uno storico quinto posto, miglior risultato nella storia del club anche per le scommesse sportive.

Al Dragao - Nel dicembre del 2001 viene chiamato dal Porto, club dove poi si farà conoscere, e il 24 marzo del 2002 incontra per la prima volta l’União Leiria. Anche qui un risultato non straordinario, un pareggio per 1-1 in trasferta che però non frena la rimonta del Porto che chiuderà la stagione al terzo posto, ottenendo la qualificazione alla Coppa UEFA poi vinta l’anno successivo.

Re di Stamford - Nell’estate del 2004 il passaggio al Chelsea e il destino, beffardo, che lo costringe subito ad affrontare il suo passato. Nella fase a gironi della Champions League infatti i Blues finiscono nello stesso girone del Porto, reduce dal trionfo in finale contro il Monaco l’anno precedente proprio sotto la guida di Mourinho.

Il 29 settembre del 2004 José per la prima volta batte una sua ex squadra, vincendo da favorito per le scommesse calcio a Stamford Bridge per 3-1 grazie alle reti di Smertin, Drogba e John Terry. Dopo quattro anni di successi a Londra, lo Special One decide di sposare l’ambizioso progetto di Massimo Moratti e viene ad allenare in Italia.

San Siro ed il triplete - A Milano con l’Inter l’obiettivo è quello di riportare la Coppa più prestigiosa dopo oltre 40 anni di astinenza, un’impresa quasi impossibile anche per le quote Champions League. Al suo secondo anno a San Siro Mou riesce a vincere la Champions e sul suo cammino si trova, ancora una volta, il suo passato.

Negli ottavi di finale infatti è il Chelsea l’avversaria dell’Inter, con i nerazzurri che vincono l’andata per 2-1 a San Siro in un successo dal sapore argentino con protagonisti Milito e Cambiasso, mentre il solito Drogba aveva trovato il gol del momentaneo 1-1.

Ancor più eroica la vittoria, contro i pronostici delle quote Champions, nel match di ritorno a Stamford Bridge per 0-1 grazie a Samuel Eto’o, la gara che forse ha dato il via allo storico Triplete nerazzurro. Inter che Mourinho non affronterà mai da allenatore del Real Madrid, dove rimane per tre anni prima di tornare nel 2013 in Premier League, nuovamente al Chelsea. La sua avventura ai Blues dura due anni e nell’estate del 2016 si siede su una delle panchine che desiderava maggiormente, ovvero quella del Manchester United.

Mou in tribuna durante il Mondiale femminile del 2019!

Il sogno United - Poter ripercorrere i fasti di un grande allenatore come Sir Alex Ferguson affascina Mourinho, che però dopo due mesi dal suo arrivo a Manchester deve fare i conti con il solito, duro ritorno al passato.

La prima sfida a Stamford Bridge da avversario in Premier League è un vero e proprio disastro per Mourinho, che il 23 ottobre del 2016 esce sconfitto per 4-0 contro i Blues di Antonio Conte. Quel Chelsea vincerà poi il titolo, mentre il Manchester United di Mourinho chiuderà la stagione al sesto posto in classifica, ma qualificato alla Champions League grazie alla vittoria dell’Europa League in finale contro l’Ajax.

L’avventura di Mou allo United però non è soddisfacente e nel dicembre del 2018 il portoghese viene esonerato, con la dirigenza dei Red Devils che punta su Ole-Gunnar Solskjaer.

Si riparte da Kane - Meno di un anno ai “box” e Mourinho torna in panchina, nuovamente in Premier League e nuovamente a Londra. Questa volta però il portoghese guida il Tottenham, prendendo il posto di Mauricio Pochettino dopo un inizio di stagione disastroso.

Con gli Spurs Mou si ritrova subito a dover affrontare il Manchester United ad Old Trafford, e anche qui arriva una sconfitta amara per 2-1 con Marcus Rashford man of the match autore di una doppietta, mentre per il Tottenham non è bastato il gol di Dele Alli. 

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*La foto di apertura dell'articolo è di Alastair Grant (AP Photo); quella centrale di Michel Euler (AP Photo).

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.