Domenica 22 dicembre alle 17.45 (ora italiana) è in programma al King Saud University Stadium di Riyad, in Arabia Saudita, la finale della Supercoppa italiana tra la Juventus, campione d’Italia, e la Lazio, vincitrice della Coppa Italia. 

 

La questione dei diritti umani - Anche lo scorso anno la finale di Supercoppa italiana si disputò in Arabia Saudita, a Gedda, e in quell’occasione fu la Juventus, guidata da Massimiliano Allegri, a imporsi di misura sul Milan, grazie a una rete di Cristiano Ronaldo. Come noto, sono state sempre più accese le polemiche sulla scelta della sede, alla luce delle continue violazioni dei diritti umani nella monarchia saudita, in particolar modo di quelli delle donne.

A differenza dello scorso anno, la Lega Serie A ha ottenuto che il pubblico femminile abbia accesso a tutti i settori dello stadio, e non solo ad alcuni dedicati.

Riccardo Cucchi, storica voce di “Tutto il calcio minuto per minuto” ha parlato con noi della finale di Supercoppa italiana in esclusiva per il blog di 888sport e non nasconde il suo dissenso in merito alla scelta della sede in cui disputarla:
“Credo sia un errore giocare in Arabia Saudita – ha detto Cucchi -, un paese che viola i diritti umani come più volte denunciato da Amnesty International. Il calcio deve diffondere valori. Non può permettersi di chiudere gli occhi”.

I precedenti in giro per il mondo - Ricordiamo chi gioca la Supercoppa italiana. Quella di domenica sarà l’undicesima finale di Supercoppa italiana che si disputa all’estero su 32 totali, l’ottava nel continente asiatico. Dopo le prime cinque edizioni disputate sul terreno della formazione campione d’Italia, il trofeo è volato per la prima volta all’estero nel 1993, al Robert F. Kennedy Memorial Stadium di Washington quando il Milan vinse 1-0 sul Torino grazie a una rete di Marco Simone.

Nel 2002 fu la volta di Tripoli, in Libia e l’anno successivo toccò di nuovo agli Stati Uniti d’America, con il successo della Juventus ai calci di rigore contro il Milan. Altre sedi all’estero sono state la Cina (tre volte a Pechino e una a Shanghai) e il Qatar. 

Come già anticipato dal nostro blog, è la quinta volta che Juventus e Lazio si contendono il primo trofeo della stagione e quella tra le due squadre in campo domenica a Riad è la finale che si è disputata più volte nella storia della manifestazione, nata nel 1988: il trofeo fu sollevato per la prima volta al cielo dal Milan di Sacchi che vinse per 3-1 la finale di San Siro contro la Sampdoria. 

Quanto conta per Juventus e Lazio conquistare il primo trofeo stagionale?
“Moltissimo. Per la Juventus sarebbe il primo trofeo dell'era di Maurizio Sarri. Per la Lazio sarebbe l’occasione di portarsi in vantaggio nel computo delle finali di Supercoppa disputata contro la Juventus”.

La Juventus domina - L’albo d’oro della Supercoppa italiana vede i bianconeri in testa con 8 successi su 14 finali disputate, davanti al Milan con 7, all’Inter con 5 e alla Lazio con 4. Seguono Roma e Napoli con 2 vittorie a testa davanti a Sampdoria, Parma e Fiorentina con una. Torino e Vicenza hanno disputato una finale a testa, ma non hanno vinto. 

In che condizioni arrivano Juventus e Lazio all'appuntamento?
“La Lazio sta bene fisicamente e mentalmente. Il gruppo è coeso e convinto dei propri mezzi. La Juventus ha voglia di riscattare la sconfitta in campionato e sta dimostrando il suo impressionante potenziale offensivo”.

Chi potranno essere i giocatori chiave, in entrambe le squadre?
“A mio parere, Luis Alberto e Milinkovic-Savic nella Lazio, Dybala e Alex Sandro nella Juventus. Con Immobile e Ronaldo incaricati di cercare il gol”.

Dopo gli inizi con qualche difficoltà, ora si vede la mano di Sarri. Lei si aspetta il tridente?
“La mano di Sarri si vede. Ma non è quella di Napoli. E non sarà quella di Napoli. Troppo diversi per caratteristiche i giocatori bianconeri”.

Cristiano Ronaldo è da sempre un uomo da partite importanti e da finali. Credi che Inzaghi abbia studiato misure ad hoc per il portoghese?
“Non è più il calcio delle gabbie. Ronaldo va limitato levandogli spazio. Ma se sta bene il portoghese può inventare in qualunque momento”.

Simone Inzaghi ha guidato la Lazio fino al meno tre dalla vetta in campionato. Che idea si è fatto del tecnico biancoceleste?
“È uno dei migliori in Italia. Sta crescendo in maturità e lettura tattica. Prevedo per lui un grande futuro”.

Lo scudetto alla Lazio è possibile?
“Legittimo sognare nel calcio. Ma sono convinto che il vero scudetto della Lazio sarebbe un piazzamento Champions”.

Le nostre quote per le scommesse sportive vedono la Juventus @2.02, il pareggio @3.10 e la vittoria della Lazio @4.10. Condivide?
“Direi di sì”.

Infine, le chiediamo un suo pronostico.
“Non amo i pronostici. La Juventus è più forte della Lazio, ma la Lazio gioca un bel calcio. L'unico pronostico che mi sento di fare è che sarà una bella partita”.

Le quote di 888sport.it – Come visto nella domanda a Cucchi, la Juventus è favorita per il successo nei novanta minuti regolamentari: ricordiamo che, in caso di parità al termine dei novanta minuti, sono previsti i tempi supplementari e gli eventuali calci di rigore. La quota per le scommesse calcio della doppia chance X2 in favore della Lazio è in lavagna @1.81, mentre l’1X per la Juventus è @1.25.

Il gol vale 1.78, con il No Gol @2.02. Riccardo Cucchi ha previsto una bella partita: può valere la pena prendere in considerazione l’Over 2.5 @2.07, con l’Under 2.5 @1.76.

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*La foto di apertura dell'articolo è di Gregorio Borgia.

 

Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.