Nemmeno il tempo di metabolizzare i risultati della nona giornata che è già il momento di tuffarsi nel turno infrasettimanale. Una delle partite più interessanti in programma è, senza dubbio, Napoli-Atalanta di mercoledì alle 19.00. 

 

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Il Napoli si trova attualmente al quarto posto in classifica, dopo il deludente pareggio, il secondo nelle ultime tre giornate, per 1-1 a Ferrara contro la Spal: decisamente troppo poco per una squadra che, a inizio stagione, sembrava puntare al ruolo di anti Juve nella lotta scudetto. In questi giorni, il tamtam delle radio e delle televisioni locali partenopee si chiede se Ancelotti, in realtà, non stia puntando alla Champions League, mettendo in secondo piano il campionato. 

L’Atalanta si trova un gradino più in alto in classifica rispetto agli azzurri, a due lunghezze dall’Inter e a tre dalla capolista Juventus, ed è reduce dal roboante 7-1 rifilato alla malcapitata Udinese del sempre più traballante Igor Tudor.

Gasperini si nasconde, ma le domande sul possibile scudetto all’Atalanta non sono più un tabù: “A oggi direi di no. Lo può perdere solo la Juventus” ha risposto il tecnico, per evitare che l’aria d’alta quota possa provocare vertigini ai suoi giocatori che, comunque, sembrano trovarsi a proprio agio a ridosso della vetta.

Lo scudetto del Napoli per le nostre scommesse serie A si può giocare @8.00, mentre quello dell’Atalanta è in lavagna @18.00.

Per presentare la sfida del San Paolo, abbiamo intervistato in esclusiva il giornalista Christian Giordano di Sky.

Napoli Atalanta è uno scontro per la zona Champions: se lo sarebbe aspettato a inizio stagione?

“Sì e no. Sì, ma non in questi termini. E cioè con un Napoli così altalenante e, sin qui, mai del tutto convincente, eccezion fatta - forse - per la grande serata europea col Liverpool (del resto già battuto 3-0 in amichevole estiva giusto tre mesi fa, il 28 luglio). No, perché dopo la cavalcata trionfale in campionato di un anno fa mi aspettavo un'Atalanta sempre forte, ma magari più distratta dalla Champions League. Invece, sta quasi accadendo il contrario”.

Che partita si aspetta mercoledì sera?

“Con dei gol. Dubito possa finire 0-0. In mezzo e là davanti il Napoli è molto tecnico e in faretra Ancelotti ha anche frecce di forza, seppure non troppo esplosiva (Milik, Llorente), eccetto per gli imprendibili - nello stretto e negli spazi - Mertens e l'eterno Callejón. Dall'altra parte, Ancelotti dovrà evitare di lasciare a Gasperson il campo aperto perché lì Gomez, Ilicic, Muriel e compagnia possono essere letali. Conterà molto la freschezza, mentale prima ancora che fisica”.

L’opzione Gol sulle nostre scommesse calcio è quotata @1.43, quella dell’Over 2.5 @1.50. Visti i risultati dell’Atalanta, può valere la pena prendere in considerazione anche l’Over3.5 @2.28, che si è verificato in cinque delle ultime sei giornate di Serie A con gli orobici in campo.

Il Napoli di Ancelotti quest'anno sta stentando più di quanto ci si sarebbe aspettato. Lei che spiegazione si è dato di questa difficoltà?

“In parte, con quanto detto sopra. Credo conti molto anche l'ambiente. Giocare a Napoli, per il Napoli, non è facile. Troppe aspettative, e troppo alte. La squadra è forte, ma il confronto con la concorrenza - non tanto e non solo per budget e fatturato, ma per strutture, "visione", mentalità, gap tecnico - è, e temo darà ancora a lungo, improbo.  In più, sul piano strettamente tecnico, ci sono altri aspetti.

Mancano almeno un paio di elementi di spessore internazionale. Non sono così convinto che Manolas e Koulibaly siano fra loro così complementari come forse lo erano Albiol e lo stesso Koulibaly. In mezzo al campo manca un "ragionatore", alla Pjanic. Non pretendo tanto, ma, per restare al Napoli, uno alla Francesco Romano. Al Napoli arrivò a ottobre ('86), e fu subito scudetto.

Poi, Ancelotti: la sua carriera parla per lui e non si discute, ma mi aspettavo qualcosina in più. Un guizzo tipo Ángel Fabián Di María a centrocampo nel Real Madrid della Décima, per capirci. Invece, a momenti rompe con Insigne... In ultimo, ma non per ultimo: il ciclo potenzialmente da titolo forse - e dico forse - si è chiuso nelle parole di quello «scudetto perso in albergo» a Firenze”.

Atalanta meravigliosa in campionato, ma in difficoltà in Champions. Troppo elevato ancora il divario con le migliori l'Europa?

“Anche qui: in parte, con quanto scritto sopra. Atalanta già molto "europea" per ritmi, corsa, fisicità in campionato; ma ancora troppo "italiana" per mentalità, provincialismo e - soprattutto - gap tecnico per un livello così alto come la Champions League.

Se poi ci metti anche un pizzico di sfortuna che nel girone ti fa capitare il super Man City, e due club abituati a quei palcoscenici internazionali come la Shakhtar Donetsk, nella fase top del suo campionato, e la Dinamo Zagabria, che in quanto a settore giovanile è una delle Atalante d'Europa...”. 

L'Atalanta può lottare per lo scudetto? 

“No, prende troppi e gol e nell'arco delle 38 partite serve maggiore continuità di rendimento e profondità di rosa. In più, la concorrenza è di un livello troppo superiore, fuori prima ancora che in campo”.

Le nostre scommesse Serie A vedono il Napoli @2.05, l’Atalanta @3.45 e il pareggio @3.75. Condivide le nostre quote?

“Mi sembrano un po' alte quelle dell'Atalanta, ma sono d'accordo sulla sostanza”. 

Qual è, infine, il suo pronostico per Napoli-Atalanta?

“Il Napoli è comunque favorito, ma mi aspetto una vittoria sofferta e, magari, subendo gol. Ci provo: 2-1 per il Napoli, con gol di Gomez (A), Insigne e Milik”.

Il risultato esatto 2-1 in favore del Napoli si può giocare sulle nostre scommesse sportive @8.50.

*La foto di apertura dell'articolo è di Kerstin Joensson (AP Photo).

 

Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.