Non poche sono state le occasioni in cui, alla ripresa del campionato dopo la pausa natalizia (definitiva dalla stagione 1991-92), si sono verificati risultati a sorpresa, con il panettone che è rimasto indigesto a molte big.

Un esempio per tutti? Bari-Inter del 7 gennaio 1996, con i pugliesi capaci di vincere 4-1. Ce ne parla, in esclusiva, Cristiano Carriero, autore e giornalista per Rivista Undici e Il Nero & L'Azzurro, ospite perfetto per parlare di quella partita. Cristiano, infatti, si definisce “tifoso del Bari, simpatizzante dell'Inter. Doppiofedista. Nel dubbio, sempre Bari”. 

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“Di Bari-Inter del 1996 – racconta Carriero - ricordo praticamente tutto. Quella partita non è passata alla storia come il 2 a 1 con gol di Cassano, o le vittorie a San Siro degli anni successivi, ma fu una grandissima partita. Il Bari era passato da Materazzi a Fascetti esordendo con una sconfitta per 7 a 1 a Cremona. Praticamente una retrocessione scritta. Ma a dicembre arrivò un secondo svedese e la squadra si rinforzò. Quel ragazzo era Klas Ingesson.

In quel Bari-Inter Igor Protti dominò, come avrebbe fatto per il resto del campionato. L'unico titolo di capocannoniere vinto (a pari merito con Beppe Signori) da un giocatore di una squadra retrocessa in B. Tra gli applausi. Perché quel Bari non mollò fino all'ultima giornata. Al San Nicola fu l'Inter a passare in vantaggio con una rete bellissima di Roberto Carlos. In panchina c'era Hodgson, lo stesso che gli preferirà Pistone. Il gol del pareggio fu segnato da Sala, fino ad allora contestatissimo. Un centrale molto giovane che poi andrà a vincere anche uno scudetto da titolare al Milan.

Il gol del vantaggio del Bari fu epico. Un tiro da trenta metri di Igor, uno dei suoi. Lo capivi da come calciava dove andava a finire il pallone. E Pagliuca aveva quel vizio lì, di avanzare di un passo, come a Boston contro l'Irlanda. Tripudio, fino a quel pallonetto dolce che finì prima sulla traversa e poi sui piedi, poco delicati ma molto gentili - proprio come lui - di Klas. Il giorno dopo, nelle scuole di Bari, si esultava come lui e Kenneth Andersson, come due giocatori di NBA. Saltando il più alto possibile e battendo le mani”.

Due anni dopo, i nerazzurri sono artefici a loro volta di un clamoroso risultato post natalizio: Inter-Juventus del 4 gennaio 1998 si conclude con il successo dei padroni di casa per 1-0 contro i futuri campioni d’Italia e ci affidiamo ancora una volta alla memoria di Cristiano Carriero: “Fu una partita bellissima, che pagherà un dazio troppo pesante alla storia del nostro campionato. Quando si pensa a quella stagione, purtroppo, si parla sempre della partita di ritorno. Ma io non lo farò.

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Perché quella di andata fu una delle più belle partite mai giocate da Ronaldo il fenomeno, pur senza segnare una rete. Dall'altra parte, un sontuoso Zidane. In un film bellissimo, A 21st Century Portrait, una telecamera fissa segue i movimenti di Zinedine. Come in un documentario sui leoni, è meraviglioso osservarne i momenti di stasi, gli scatti, le movenze feline. In quella partita ci sarebbe voluta una telecamera su entrambi, un film solo su di loro.

Con i difensori attenti a non farli muovere, nel tentativo, quasi riuscito, di annullarne l'efficacia. Fino a quando Ronaldo non sfuggì, per una volta fatalmente, a Ferrara, Montero e Iuliano con un solo movimento. Palla all'insospettabile Djorkaeff e rete, partita e incontro”.

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Vediamo le altre tre sfide passate alla storia per i loro risultati clamorosi. 5 gennaio 2000, Venezia-Lazio 2-0: i lagunari di Spalletti, retrocessi a fine stagione, superarono la Lazio di Eriksson che si laureò poi campione d’Italia grazie a Ganz e Maniero.

11 gennaio 2009, Fiorentina-Lecce 1-2: i salentini, che concluderanno il campionato mestamente all’ultimo posto, si imposero al Franchi sui viola, che si qualificheranno alla Champions League.

6 gennaio 2013: Juventus-Sampdoria 1-2: clamoroso allo Stadium, i blucerchiati di Delio Rossi, con due reti di Icardi, approfittarono di un Buffon non in giornata e sconfissero i campioni d’Italia e tutti i pronostici delle scommesse sportive.
 

*La foto di apertura dell'articolo è di Francesco Leone (AP Photo).

 

Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.