Croazia – Grecia (giovedì 9 novembre ore 20:45)
La Croazia è stata per lunga parte della fase a gironi in testa al gruppo I, ma ha perso l’opportunità di qualificarsi per i Mondiali per colpa di due passi falsi consecutivi, la sconfitta in Turchia seguita dal clamoroso pareggio in casa contro la Finlandia, fanalino di coda. L’Islanda ha tenuto un rendimento più costante durante tutto il cammino delle eliminatorie e, soprattutto, ha vinto lo scontro diretto decisivo in casa a giugno, meritando più dei croati il biglietto diretto per la Russia.
Seconda a nove punti di distanza dal Belgio nel gruppo H, la Grecia si presenta allo spareggio sfavorita dai pronostici, ma con la consapevolezza di essere una formazione difficile da battere per qualsiasi avversaria, grazie soprattutto a una provata e costante solidità difensiva: in tutta la fase eliminatoria, la squadra di Michael Skibbe ha incassato solamente sei reti.
I padroni di casa, per la partita di andata, avranno a disposizione Mandzukic dopo che gli accertamenti a cui si è sottoposto hanno escluso lesioni; indisponibili tra gli ellenici il romanista Manolas, l’attaccante Donis e il centrocampista Petros Mantalos dell’AEK Atene che tornerà convocabile solamente in primavera.
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Irlanda del Nord – Svizzera (giovedì 9 novembre ore 20:45)
La nazionale nordirlandese ha preso parte a tre edizioni dei Mondiali e la sua ultima apparizione risale al 1982 in Spagna quando vinse addirittura il proprio raggruppamento, superando i padroni di casa, e venne eliminata nel girone della seconda fase che dava accesso alle semifinali. La squadra di Michael O'Neill è arrivata al playoff grazie al secondo posto, alle spalle della Germania campione del mondo, nel gruppo C davanti a formazioni come la Repubblica Ceca e la Norvegia.
La Svizzera è stata la migliore nella classifica avulsa tra le seconde classificate dei nove raggruppamenti, che ha determinato l’esclusione dagli spareggi della Slovacchia di Marek Hamsik: gli elvetici guidati dall’ex allenatore della Lazio, Vladimir Petkovic, hanno ottenuto lo stesso punteggio del Portogallo, ma non hanno ottenuto il pass per la Russia a causa della peggior differenza reti rispetto ai lusitani.
L’Irlanda del Nord in casa è una vera e propria corazzata e negli ultimi tre anni ha perso solamente contro Germania e Croazia e O’Neill, non avendo assenze di rilievo, potrà schierare la miglior formazione; qualche problema in più per Petkovic che, per la partita d’andata, non potrà contare su Djourou al centro della difesa.
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Svezia – Italia (venerdì 10 novembre ore 20:45)
La Svezia, priva di Ibrahimovic, tenta il ritorno nella fase finale di una Coppa del Mondo dopo l’eliminazione agli ottavi di finale del 2006 in Sudafrica per mano di Podolski che, con una doppietta nei primi dodici minuti di gioco, ha consentito alla Germania di vincere 2-0 e andare ai quarti. La formazione scandinava allenata da Janne Andersson ha ottenuto il secondo posto, e la qualificazione ai playoff, nel gruppo A grazie a una miglior differenza reti rispetto all’Olanda, una delle maggiori delusioni di queste eliminatorie.
Del cammino dell’Italia di Ventura conosciamo ogni ciottolo calpestato, quindi concentriamoci sulla sfida di venerdì e sulle possibili novità che il tecnico potrebbe proporre in campo. Il tempo del 4-2-4 sembra finito, mal digerito dai calciatori: così, l’Italia si presenterà alla Friends Arena di Solna con il più collaudato 3-5-2, eredità della gestione Conte. L’unica volta in cui l’Italia non è riuscita a qualificarsi per i Mondiali fu nell’edizione del 1958.
La formazione azzurra potrebbe essere composta per sette undicesimi da giocatori che, proprio sotto la guida dell’attuale manager del Chelsea, a Euro 2016 ha superato la Svezia per 1-0 grazie al gol di Eder: la coppia d’attacco venerdì sera sarà formata da Ciro Immobile e da Simone Zaza, al rientro in Nazionale dopo le ottime prestazioni con la maglia del Valencia. La Svezia è imbattuta in queste qualificazioni nelle partite in casa e Marcus Berg ha realizzato otto reti in nove partite: anche senza Ibrahimovic gli scandinavi sono un avversario di tutto rispetto.
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Danimarca – Irlanda (sabato 11 novembre ore 20:45)
L’Irlanda è una veterana delle sfide di spareggio per i tornei principali, Europei e Mondiali: ben nove i playoff disputati e cinque volte è uscita sconfitta: ancora brucia l’eliminazione da Sudafrica 2010 quando la Francia sconfisse la squadra irlandese, allenata allora da Trapattoni, per 1-0 con un gol di Thierry Henry chiaramente viziato da un fallo di mano.
In Sudafrica la Danimarca era presente e quella è stata la sua ultima partecipazione alla fase finale di un Mondiale: una vittoria e due sconfitte in quell’occasione, con l’eliminazione al primo turno. Durante le qualificazioni a Russia 2018, la Danimarca ha conquistato il secondo posto nel gruppo E alle spalle della Polonia che, però, ha sconfitto con un netto 4-0 mostrando un notevole potenziale.
La stella dei padroni di casa è Christian Eriksen del Tottenham, in grado di realizzare ben otto reti durante le partite del girone eliminatorio. La forza dell’Irlanda, invece, è il collettivo, una rosa in cui non spiccano nomi, ma in grado di amalgamare al meglio le caratteristiche e il carattere dei suoi calciatori.
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