Per chiunque cominci a giocare a calcio, l’idea di indossare un giorno la maglia della propria nazionale è uno dei sogni più importanti. E se già sono pochi quelli che ce la fanno, sono ancora di meno quelli che non solo rappresentano il proprio paese in campo, ma che guidano anche la squadra con la fascia al braccio.

Il capitano, il cuore e il cervello della squadra, il giocatore a cui tutti quanti guardano nei momenti di difficoltà, ma anche quello a cui tocca l’onore di sollevare un trofeo quando si vince. La storia dei capitani della nazionale italiana è lunga e piena di nomi celebri. I calciatori che hanno indossato almeno una volta la fascia sono 94, mentre quelli che hanno ricevuto l’investitura a capitano designato sono 29.

Dino, Fabio ed i capitani vittoriosi

Tra i grandi capitani, ovviamente, spiccano quelli che hanno sollevato i trofei vinti dalla nostra nazionale. E non si può non cominciare da Gianpiero Combi, portiere della Juventus del Quinquennio e numero 1 azzurro ai Mondiali del 1934.

Tocca a lui cominciare una lista che due anni dopo si arricchisce con il nome di Alfredo Foni, capitano nelle ultime due partite del torneo olimpico, vinto dall’Italia a Berlino nel 1936.

Nel 1938 la gloria tocca invece a Giuseppe Meazza. “Pepin” guida gli Azzurri alla vittoria della Coppa del Mondo in terra di Francia, contribuendo al raggiungimento della finale con la celebre rete su rigore al Brasile con i pantaloncini tenuti con la mano.

Poi bisogna attendere il 1968, quando negli Europei disputati in casa si impone l’Italia e il trofeo lo solleva Giacinto Facchetti, che è anche il calciatore con la carriera più lunga da capitano azzurro, 11 anni tra il 1966 e il 1977.

Quando nel 1982 l’Italia vince il suo terzo Mondiale in Spagna, a indossare la fascia è Dino Zoff, che a 40 anni compiuti si prende anche la soddisfazione di essere il capitano più “anziano” a sollevare la Coppa del Mondo.

Per il trionfo successivo bisogna aspettare il 2006, quando la nazionale italiana si impone in Germania e si laura per la quarta volta campione del mondo. In quel caso il capitano è Fabio Cannavaro, che alla gioia del mondiale vinto aggiunge anche il Pallone d’Oro, finora primo e unico capitano della nazionale italiana a fregiarsi del premio.

Cannavaro a Berlino

E poi si arriva a un momento molto più recente, alla vittoria di Euro 2020 nella finale di Wembley. Sotto il cielo inglese, il trofeo Henri Delaunay lo solleva Giorgio Chiellini, che diventa così il settimo capitano della storia azzurra a prendersi questo onore.

Ma negli oltre cent’anni di nazionale, ci sono anche altri nomi. Nomi di calciatori che non avranno avuto la possibilità di sollevare un trofeo, ma che sono marchiati a fuoco nella leggenda del pallone tricolore.

La classifica delle partite da Capitano

Si parte, neanche a dirlo, da Gianluigi Buffon, che non solo è il primatista di presenze della storia dell’Italia, ma anche quello che ha giocato più partite da capitano, 80, superando il precedente primato che era di Cannavaro a quota 79.

La carica di Capitan Buffon!

Al terzo posto della classifica c’è un altro che, ahilui, non ha vinto nulla con la nazionale, ma resta comunque un mito in Italia e all’estero: Paolo Maldini, che è stato capitano per quasi un decennio e che con 74 gettoni da capitano in 126 presenze supera capitani vincenti come Facchetti, che si è fermato a 70 partite con la fascia, e Zoff, che invece è arrivato a quota 59.

Al di fuori della top 5, la lista continua con altri nomi celebri. A quota 33 c’è Giuseppe Bergomi, lo “Zio”, che ha vinto un Mondiale da giovanissimo e poi ha guidato gli azzurri durante la fine degli anni Ottanta.

E guardando dall’altra parte di Milano, impossibile non citare Franco Baresi, 31 presenze da capitano tra il 1990 e il 1994, compresa quella nella sfortunatissima finale della Coppa del Mondi in Brasile.

Scendendo ancora si scorgono i nomi di Giampiero Boniperti, 22 volte capitano tra 1952 e 1960, di Gaetano Scirea, che si è preso l’eredità di Zoff e ha indossato la fascia in 10 occasioni, ma anche di Silvio Piola (9 partite), di un altro Maldini, Cesare (6 match) e di ben due Mazzola, Valentino e Sandro, entrambi con 5 partite da capitano.

Questa breve panoramica non si può però non chiudere tornando all’inizio, alla partita giocata tra Italia e Francia all’Arena di Milano il 15 maggio 1910. In quella storica occasione, il primo match degli Azzurri, il capitano è Francesco “Franz” Calì, che apre la lista con le sue due presenze.

Immobile o Donnarumma Capitano ad Euro 2024?

Ma chi sarà il capitano dell’Italia quando in Germania comincerà Euro 2024? Ad indossare la fascia nell’Italia di Luciano Spalletti potrebbe essere Ciro Immobile, sempre idea interessante come primo marcatore per le scommesse calcio!

Il centravanti della Lazio è il senatore della rosa, avendo fatto la sua prima presenza in azzurro nel 2014. La prima delle sue quattro partite da capitano è arrivata nel 2018 e nel nuovo ciclo la designazione è arrivata a lui.

Dopo Immobile che non è sicuro della convocazione, nell’ordine c’è Gianluigi Donnarumma, che nelle sue 60 presenze è stato capitano in 11 occasioni, anche lui dopo l’addio di Chiellini.

Altra opzione più che valida, per qualità del calciatore ed esperienza internazionale, è rappresentata da Barella, favorito per le quote Serie A con la sua Inter!

Donnarumma con la fascia al braccio

In quanto ad anzianità di servizio, nella nazionale attuale ci sono anche Stephan El Shaarawy, che ha esordito in azzurro nel 2012 e che ha indossato la fascia una sola volta nel 2020, e Jorginho, capitano in una partita nel 2021.

Insomma, a Spalletti non mancano di certo le opzioni per quanto riguarda il suo capitano. E il tecnico farà bene a scegliere saggiamente perché potrebbe anche inconsapevolmente indicare…le mani che solleveranno la coppa degli Europei al cielo di Berlino!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.