Il viaggio di sportivi e semplici tifosi verso i Giochi Olimpici solitamente dura quattro anni, il periodo di tempo che non per nulla i greci chiamavano un’olimpiade. Poi ci sono casi speciali, come i cinque che sono trascorsi tra i giochi di Rio e quelli di Tokyo, ma per fortuna si tratta di rarità.

Al termine di ogni edizione dei Giochi Olimpici la bandiera a cinque cerchi viene affidata alla città che terrà quella successiva. E solo quando la torcia, dopo infiniti passaggi in giro per il mondo e per il paese organizzatore, arriva nello stadio e accende il braciere, si può veramente dire che i Giochi Olimpici abbiano avuto inizio. Un momento emozionante, che è il fulcro delle cerimonie di apertura dei giochi. 

Lo spettacolo come espressione di un Paese

Le cerimonie più belle

James Bond e la Regina

La casa di produzione Filmmaster

Marco Balich Master of Ceremonies

Lo spettacolo come espressione di un Paese

Una volta, ad aprire ogni edizione dei Giochi Olimpici c'era la semplice sfilata delle delegazioni, in cui gli atleti scendevano sul prato o sulla pista dello stadio dietro un portabandiera. Un momento di divertimento, di gioia, che è ancora parte integrante dello spettacolo, che però nel corso dei decenni si è trasformato in un vero e proprio evento a sé.

Uno spettacolare scatto di Atene 1896!

Ogni città, quando decide di ospitare i Giochi Olimpici, che siano estivi o invernali, mette in preventivo la necessità di dover creare uno spettacolo indimenticabile non solo in pista e nelle gare, ma anche quando si tratta di aprire e chiudere l’evento. E non si può certo dire che la competizione, anche in questo caso, non abbia prodotto dei risultati che definire splendidi è poco. 

Ogni edizione dei Giochi Olimpici ha le sua peculiarità, quando si parla di cerimonia di apertura e di chiusura. Si tende infatti a sottolineare e a evidenziare il carattere particolare della nazione che ospita le Olimpiadi, attraverso musica, danza, rappresentazione e temi toccati durante la lunga performance.

Le cerimonie più belle

Difficile dimenticare la cerimonia di apertura di Atene 2004, con i greci che hanno aspettato oltre un secolo per ospitare di nuovo i Giochi e che hanno accolto gli atleti in uno spettacolo di acqua e di statue, che richiamava alla perfezione l'atmosfera dei giochi dell'antichità, quelli che hanno ispirato la versione moderna.

In Grecia oltre 100 medaglie per gli atleti USA, sempre in testa al medagliere per le scommesse live!

Molto toccante anche l'apertura di Salt Lake City 2002, i giochi olimpici invernali che si sono tenuti negli Stati Uniti pochi mesi dopo l'11 settembre. Lo spirito americano non si è fatto abbattere e a venire in soccorso sono state le tante nazioni di nativi presenti ancora sul suolo statunitense, che hanno dato spettacolo mostrando orgogliosamente i loro costumi durante la cerimonia. E tutte le delegazioni di atleti, per mostrare supporto agli USA, hanno sventolato durante la parata la bandiera a stelle e strisce.

Dovendo però scegliere le migliori cerimonia di apertura, impossibile non citare quella di Sydney 2000. I primi giochi del nuovo millennio si sono tenuti in un’Australia che ha fatto di tutto per mostrare al mondo intero, complice la potenza delle immagini e della televisione, ogni più remoto angolo di quello che è un continente fantastico, ma ancora poco conosciuto.

Sydney 2000

La cerimonia di apertura ha portato lo spettatore in ogni punto dell'Australia, dalla Grande Barriera Corallina, alle distese inesplorate e selvagge dell'outback, per terminare all'interno dello Stadio Olimpico di Sydney con migliaia di ragazzi che hanno accolto gli atleti provenienti da tutte le parti del mondo con una danza.

Indimenticabile anche l'apertura di Pechino 2008. La Cina ha moltissimo sulle Olimpiadi per dare un'immagine di sé al mondo che potesse comunicare l’apertura alla modernità del paese, senza però dimenticare le antichissime radici culturali che rendono la Cina una delle nazioni più affascinanti del globo. Per i pronostici NBA, vittoria scontata del Dream Team con Wade miglior marcatore!

Risultato ottenuto, perché tra i 2000 musicisti che hanno suonato il fou, antico strumento cinese a percussione, e gli oltre 14mila tra danzatori e musicisti che hanno partecipato alla cerimonia, l'effetto che hanno trasmesso in tutto il pianeta le immagini provenienti dal futuristico nido d'uccello, lo Stadio Olimpico di Pechino, è stato in grado di affascinare chiunque fosse davanti alla TV. Anche perché, visto che il budget è stato di 100 milioni di dollari, se non ci si fosse riusciti sarebbe stata una gran bella delusione!

James Bond e la Regina

Se si parla di cerimonia d'apertura però, nessuno può togliere la medaglia d'oro a quella di Londra 2012.

Basterebbe pensare che il momento più celebre è quello in cui Daniel Craig, nei panni di James Bond, va a prendere la regina Elisabetta a Buckingham Palace e…la fa gettare con il paracadute all'interno dello stadio.

La

Ovviamente Sua Maestà ha partecipato solamente alla parte video, ma è stato abbastanza per lasciare a bocca aperta a tutti quanti.

Non che mancassero le altre celebrità, perché il Regno Unito ha potuto schierare anche le Spice Girls e alla direzione della cerimonia addirittura Danny Boyle, uno che ha vinto un Oscar.

Senza poi dimenticare, oltre l'oro olimpico da outsider per le scommesse online Andy Murray, la scenetta in cui Mr. Bean, interpretato dal suo attore Rowan Atkinson, si esibisce in una sua versione di Momenti di gloria assieme alla London Symphony Orchestra.

La casa di produzione Filmmaster

Insomma, tanti momenti memorabili che però hanno bisogno di una produzione enorme, molto complicata, in cui non si può lasciare nulla al caso.

Ecco perché esistono case di produzione apposite, come l'italiana Filmmaster, che si è occupata tra le altre della cerimonia di apertura di Torino 2006, del passaggio della bandiera sia a Salt Lake City che a Londra, delle cerimonie di alcune paralimpiadi e soprattutto di tutto quello che ha riguardato lo spettacolo a Rio 2016.

Rio 2016!

La bontà del lavoro dell'azienda italiana è testimoniata dai due Emmy Awards nel 2006 proprio per la cerimonia di apertura e per quella di chiusura delle Olimpiadi invernali di Torino.

E i Giochi Olimpici ovviamente fungono anche come ottima cassa di risonanza, perché la Filmmaster ha anche ottenuto l'organizzazione di altri importanti eventi, soprattutto calcistici, come le cerimonie di alcune finali delle Champions League e le cerimonie dei Campionati Europei di calcio 2012 e 2016.

Marco Balich Master of Ceremonies

Il nome dietro queste spettacolari cerimonie è quello dello straordinario Marco Balich, che ha iniziato dai grandi concerti, organizzando quello leggendario dei Pink Floyd a Venezia nel 1989, ma che poi si è dedicato alla creazione di video musicali.

Nel 2002, ha provato a partecipare alla gara per organizzare il passaggio della bandiera a Salt Lake City con Filmmaster, dando vita a un sodalizio di grandissimo successo. Poi nel 2013 si è messo in proprio, creando la Balich Wonder Studios.  

Marco Balich

Le sue creazioni sono piaciute talmente tanto che con le olimpiadi di Tokyo ha raggiunto il ragguardevole numero di 12 cerimonie olimpiche di cui è stato, appunto, Master of Ceremonies.

E se le aperture e le chiusure dei Giochi sanno sorprendere e fare innamorare tutto il mondo, spesso è merito suo.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.