Mesut Ozil, nato nel 1988 a Gelsenkirchen, Germania. Campione del Mondo 2014 con la nazionale tedesca, quattro volte vincitore della FA Cup e della Community Shield con l’Arsenal, ha nel suo palmares anche un campionato spagnolo, una Copa del Rey e una supercoppa di Spagna con il Real Madrid e una coppa di Germania con il Werder Brema.

Segni particolari? Beh, è il fuori rosa più pagato del mondo, con il suo stipendio annuale da oltre quindici milioni di sterline che gli verrà corrisposto fino al giugno del 2021… per non fare nulla. L’Arsenal ha infatti deciso di escluderlo sia dalla lista per i calciatori impiegabili in Premier League che da quella per l'Europa League. Una scelta che ha fatto discutere, considerando che il tedesco è il calciatore più pagato della squadra.

Il declino di Ozil

Ma cosa è successo a Mesut Ozil? Come ha fatto quello che all’epoca è stato l’acquisto più costoso della storia dei Gunners (circa 50 milioni di euro spesi per lui nel 2013), l'assistman più amato da Cristiano Ronaldo ai tempi del Real, a finire a fare i sondaggi su Twitter mentre i compagni giocano l’Europa League?

E dire che al momento dell’ultimo rinnovo, nel febbraio 2018, l’Arsenal ha fatto carte false per trattenerlo, accettando di garantirgli uno stipendio monstre pur di non vederlo andare via a parametro zero. Del resto, all’epoca il tedesco era considerato il miglior giocatore della squadra e, per quanto pesante sulle casse del club, l’ingaggio offerto sembrava meritato. Poi però sono avvenuti due eventi che hanno irrimediabilmente segnato gli ultimi anni del numero 10.

 

Ad aprile 2018, Arsene Wenger ha annunciato il suo addio all’Arsenal. Un bel problema per i Gunners, che si sono ritrovati a dover sostituire... l’insostituibile alsaziano! Ma anche per Ozil, considerando che il francese era un po’ il suo padre sportivo. E poi, neanche un mese dopo, è arrivata la foto che, a ben vedere, gli è costata parecchio, quella scattata (alla presenza anche dell’altro tedesco di origini turche Gundogan), con il presidente turco.

Ozil e la Mannschaft

In teoria, escludendo l’opportunità o meno di una foto dall’intrinseco valore politico, nulla di speciale. Del resto Ozil non ha mai nascosto il suo amore per la sua patria di origine. Ha sposato una ex Miss Turchia, ha sempre spiegato di voler un giorno giocare con il Fenerbahce e ha spesso parlato della volontà, a fine carriera, di stabilirsi in quella che per lui è forse anche più di una seconda patria. Il problema è che il tutto accade…a poche settimane da una coppa del mondo da giocarsi con la maglia della Germania.

I tedeschi non la prendono bene e sia Ozil che Gundogan ricevono parecchi fischi nelle amichevoli che precedono il mondiale. Il numero 10 è anche sfortunato, perché in Russia la Mannschaft, che arriva da campione in carica, fa flop. Ozil gioca (male) appena due partite e non sa che saranno le ultime nella sua straordinaria carriera in nazionale, impreziosita da 92 presenze e 23 reti.

Il calciatore dell’Arsenal è tra i più criticati della squadra (anche per il caso politico creato prima dell’evento) e quando torna dal mondiale non ci vede più dalla rabbia, rilasciando dichiarazioni esplosive in cui accusa la federazione tedesca di razzismo e di considerare lui e gli altri tedeschi di seconda o terza generazione dei “veri tedeschi” solo quando si vince. E, senza neanche attendere la risposta della DFB, Ozil lascia la nazionale.

Zero feeling con Emery

Potrebbe essere una buona notizia per l’Arsenal, se non fosse che anche il rendimento a Londra risente delle polemiche. Sulla panchina dei Gunners si siede Emery, che non è certamente Wenger. Lo spagnolo apprezza (e non potrebbe essere altrimenti) il mancino del tedesco, ma non è disposto a concedergli tutta la libertà in campo e negli allenamenti che gli garantiva il vecchio tecnico.

Nella prima stagione senza Wenger, Ozil gioca 35 partite, segnando sei reti e fornendo tre assist. Poco per chi guadagna 18 milioni di euro l’anno, sentenziano i tifosi del club. Che però si aggrappano a lui nei momenti più importanti, come la finale da sfavoriti per le scommesse Europa League, poi persa per 4-1 contro il Chelsea di Sarri.

Proprio dopo quella partita, però, qualcosa si rompe. Il tedesco resta misteriosamente escluso dalle prime partite del nuovo campionato, salvo poi rientrare in tempo per le ultime sfide con lo spagnolo in panchina. Senza però riuscire a incidere, considerato che Emery viene esonerato a fine novembre 2019 dopo un filotto di pessimi risultati.

In seguito Emery, facile parlare dopo, accuserà Ozil di un atteggiamento e di un impegno non sufficienti, un qualcosa che gli viene rimproverato anche dal nuovo tecnico, l’ex compagno di squadra Mikel Arteta. Che all’inizio lo schiera da titolare, poi, dopo la sospensione, non gli fa più vedere il campo. E anche nelle ultime dichiarazioni, l’ex centrocampista batte parecchio sul punto dell’impegno del calciatore: la qualità di Ozil è fuori discussione, la sua voglia di mettere tutto in campo sì.

Prossima destinazione Fener!

Cosa succederà ora al tedesco, quale sarà la sua prossima destinazione per le scommesse calcio? Rimasto fermo fino a gennaio 2021, considerando che era fuori da tutte le liste, ha scelto il Fenerbahce!  I tifosi nel frattempo sono particolarmente divisi. C’è chi gli rimprovera di essere strapagato e di non aver accettato il taglio degli stipendi in un momento di difficoltà pazzesca per il calcio e per il mondo intero.

Ma anche chi invece apprezza le sue iniziative, come quella di pagare lo stipendio a Gunnersaurus, la mascotte dell’Arsenal che si è trovata invischiata nei licenziamenti da parte del club . Quel che è certo è che ormai il vero Ozil non si vede più in campo da almeno due anni. E chissà se basterà smettere di essere il… disoccupato più ricco del Vecchio Continente per farlo tornare…

*L'immagine di apertura è di Yong Teck Lim (AP Photo). Prima pubblicazione 7 dicembre 2020.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.