Quasi trenta di carriera sportiva, un piccolo miracolo, sia di precocità che di longevità agonistica. Del resto, non si esordisce per caso in Serie A1 di volley ad appena 14 anni.

Ma anche ora che le primavere sono molte di più, quando Francesca Piccinini scende in campo ci mette ancora la passione che l’ha portata a diventare una delle giocatrici più celebri e vincenti della storia della pallavolo italiana, attualmente tra le favorite per i pronostici olimpici.

L'infinito palmares

Il Brasile di Francesca

La Volley Bergamo

Il titolo mondiale

Le attività extra sportive della Piccinini

Una strada lunga e certamente non convenzionale, che l’ha portata a giocare addirittura in Brasile e a raccogliere allori e applausi in tutta Italia, da Massa, dove ha iniziato, a Busto Arsizio, che l’ha accolta per il ritorno ai massimi livelli dopo un temporaneo ritiro nel 2019. Francesca è l'unica pallavolista che si è attesta costantemente nel range di guadagni sopra i 200.000 euro l'anno!

L'infinito palmares

Campionato italiano, coppa Italia, Supercoppa Italiana, Champions League, Coppa CEV, Coppa delle Coppe, Supercoppa Europea, Europei e Mondiali. Fosse una calciatrice, Francesca Piccinini sarebbe tranquillamente paragonabile a Franz Beckenbauer, uno dei pochi in grado di vincere praticamente tutto. Ma si parla di volley, quindi resta una casella vuota, forse quella più importante: le Olimpiadi.

Proprio come la nazionale maschile, anche quella femminile non ha mai assaporato la gioia dell’oro a cinque cerchi. Anzi, a ben vedere non è mai neanche salita sul podio. Ma fino al 2000 le azzurre non si erano mai qualificate e invece ora sono frequentatrici abituali del torneo. Il minimo comune denominatore? Neanche a dirlo, proprio lei, la Regina, soprannome non certo scelto per caso. L’addio alla nazionale, datato 2016, ha chiuso un’era in muta azzurra. Ma la nuova generazione ha imparato parecchio, come dimostrano l’argento al mondiale 2018 e il bronzo all’europeo 2019.

Il Brasile di Francesca

Francesca a vincere ha cominciato presto e non ha praticamente mai smesso. Dopo l’esordio in A1 con la Carrarese, la schiacciatrice toscana ha vestito molte altre maglie. Prima quella di Reggio Emilia, poi quella di Modena, dove sono arrivate le prime soddisfazioni di squadra, con una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Europea. Poi, dopo un anno in cui ha riportato il Volley Spezzano ai playoff, arriva una decisione shock. Ad appena vent’anni, il volo verso il Brasile, il paese che in quel momento è la massima potenza mondiale della pallavolo femminile.

Un’esperienza complicata, una scelta alla Marco Osio, perché all’epoca non ci sono i social e le videochiamate per tenersi in contatto e una ragazza ancora molto giovane può soffrire una situazione del genere. Non in campo, perché il Paranà arriva comunque secondo in un campionato davvero competitivo. Ma la lontananza dall’Italia convince la Piccinini a tornare a casa e a non tentare più un’avventura all’estero, un qualcosa di cui, come ha spiegato spesso, si è pentita.

La Volley Bergamo

Nei tredici anni successivi, però, la sua casa è Bergamo. Con la maglia rossoblù arrivano quattro scudetti, due coppe Italia, tre Supercoppe italiane, cinque Champions League e una Coppa CEV.  Un dominio, a livello nazionale e continentale, che fa la storia del volley femminile. Un periodo d’oro sia nel club che con la nazionale, di cui nel frattempo diventa una pedina inamovibile.

Tra il 1999, anno di arrivo a Bergamo, al 2012, si concentrano tutti gli allori conquistati in maglia azzurra. Un percorso di crescita personale e di squadra: si comincia con un bronzo Europeo nell’edizione 1999, giocata in casa. Poi nel 2001 arriva l’argento, inchinandosi allo strapotere della Russia.

Una schiacciata della Regina Francesca!

 

Il titolo mondiale

Un anno dopo, però, le azzurre arrivano sul tetto del mondo. Contro le russe si perde di nuovo nel girone, ma il tabellone a eliminazione diretta regala una sorpresa: gli Stati Uniti battono le campionesse europee in carica e in finale affrontano la squadra di Bonitta. Il 3-2 finale con straordinari capovolgimenti di risultati per le scommesse live regala all’Italia il primo e finora unico titolo mondiale della pallavolo femminile.

Le azzurre però non si fermano lì. Nel 2005 agli europei un altro argento, prima della soddisfazione dell’oro continentale nel 2009. E poi ancora una Coppa del Mondo, una Grand Champions Cup e due argenti e tre bronzi in World League.

Nel 2012, dunque, a 33 anni compiuti, si potrebbe anche pensare a un futuro lontano dalla rete. Ma non se si è la Regina del volley italiano. E quindi Francesca Piccinini decide di rimettersi in gioco, di lasciare la sua confort zone a Bergamo e di affrontare nuove sfide. La prima è a Torino, la seconda, nella breve avventura della LJ Modena.

Ma evidentemente, nel destino della toscana c’è la Lombardia. La stagione 2015/16 la vede con la maglia del Casalmaggiore, campione d’Italia in carica, e termina con la conquista della Supercoppa Italiana e soprattutto con la sesta Champions League.

Per il quinto scudetto bisogna invece spostarsi in Piemonte, a Novara, dove la carriera della Piccinini sembra terminare nel 2019. Ma si sa, le storie più belle regalano sempre sorprese incredibili. E quindi a sorpresa per le scommesseitalia nel 2020 c’è il grande ritorno, con la maglia di Busto Arsizio. Considerando che neanche la pandemia l’ha fermata, la numero 12 ha ancora intenzione di sfidare le avversarie e di guidare le compagne.

Instagram e le attività extra sportive

Una figura, quella di Francesca Piccinini, la cui fama valica i semplici confini dello sport.  Bellissima ed elegante anche sui social con 150.000 followers!

Testimonial del marchio Liu Jo e di Diadora per l'abbigliamento sportivo, nel corso della sua carriera non sono mancate anche altre avventure. Come quella del calendario di Men’s Health nel 2004, dopo che due anni prima era stata eletta giocatrice più bella del mondiale in Giappone. E persino cinema e TV non sono stati sconosciuti: nel 2010 la schiacciatrice ha partecipato al film di Fausto Brizzi “Femmine contro maschi” e nel 2013 si è cimentata nella conduzione del programma televisivo “Colorado Cafè”.

Non sorprende dunque che in futuro la Regina abbia spiegato di vedersi bene come protagonista anche in tipologie di format che prevedono…una competizione, come MasterChef o Ballando Sotto le Stelle. Del resto, quando c’è da vincere, The Queen risponde sempre presente!

*Le immagini dell'articolo, entrambe distribuite da AP Photo sono di Alik Keplicz e Koji Sasahara.

Prima pubblicazione 9 febbraio 2021.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.