“Il Paese delle Meraviglie”. Il frutto della fantasia di Lewis Carroll, in cui la piccola Alice si trova di fronte a cose assurde, mai viste, splendide ma a volte anche terribili. E non è forse un caso che Gregorio Paltrinieri, nato a Carpi il 5 settembre 1994, chiami così i Giochi Olimpici.

L'oro di Greg a Rio 2016

Il cammino complicato verso Tokyo 

Quante medaglie per Paltrinieri

Le prime vittorie di Greg

L'anno della consacrazione

Gli obiettivi per Tokyo 2021

Un obiettivo così incredibile che chiunque inizi a fare sport un giorno spera di raggiungere, ma che non è alla portata di tutti.

L'oro di Greg a Rio 2016

Lui ce l’ha fatta, esaltando un paese intero in una notte nel 2016, quando milioni di italiani hanno sfidato il sonno e il fuso orario di Rio de Janeiro per vedergli vincere la gara dei 1500m stile libero, la maratona del nuoto in corsia, quella in cui basta perdere il ritmo o accelerare troppo nel momento sbagliato per crollare improvvisamente.

Greg in Brasile non ha mollato, ha vinto il suo oro, sfiorando il record mondiale e lasciando le briciole agli avversari, tra cui l’amico Gabriele Detti. 

Il cammino complicato verso Tokyo 

Ora però il paese delle Meraviglie si fa infido e pericoloso. Non certo per colpa di Paltrinieri, ma di un nemico subdolo e complicato da individuare: la mononucleosi,

L’atleta azzurro, che a Tokyo è qualificato per tre gare (i suoi 1500m stile libero, gli 800m e anche i 10km in acque libere, che ha cominciato a praticare quasi… per gioco e in cui, neanche a dirlo, si è scoperto campionissimo anche per i quotisti delle scommesse online) , arriva all’appuntamento dell’anno in condizioni fisiche non ottimali.

Colpa di una malattia che ha la capacità di prosciugare chi la contrae, che fa perdere peso e da cui non si recupera troppo facilmente. Non la migliore delle notizie per Paltrinieri, che pure a giugno aveva dato ottima prova di una forma fisica smagliante, vincendo una 5km in acque libere in carriera e dando spettacolo agli assoluti di Riccione.

Paltrinieri in acqua!

Poi lo stop, che lo ha costretto a saltare il Settecolli e a un allenamento differenziato per ritrovare il massimo dello splendore al momento di scendere in acqua in Giappone.

Quante medaglie per Paltrinieri

Anche perché c’è un medagliere importante da coronare, visto che quella nei 1500m di Rio resta l’unica medaglia olimpica, ma quando si parla delle altre competizioni Paltrinieri aumenta di molto il numero degli allori. Ai mondiali siamo già a 8 (3 ori, 2 argenti e 3 bronzi), a cui vanno aggiunti un oro e tre argenti in vasca corta.

Stessa cosa con gli Europei, che portano in dote tredici medaglie (8 ori, 4 argenti, 1 bronzo), più tre ori e un argento in vasca corta.

E poi ancora i Giochi del Mediterraneo, le Universiadi, mondiali ed europei giovanili, più i campionati italiani, in cui Greg quando partecipa…vince quasi sempre considerando che su 38 medaglie agli assoluti ben 27 sono d’oro. 

Le prime vittorie di Greg

Una carriera che definire vincente è poco, visto che è cominciata nel 2011 con il poker nelle manifestazioni giovanili, oro europeo e argento iridato nei 1500m e due bronzi negli 800. Nel 2012 in Ungheria, agli Europei dei grandi, sono arrivati l’oro nella “sua” distanza, i 1500m, e l’argento sugli 800m.

Ma, molto più importante, Greg è qualificato per i giochi di Londra, scendendo nel contempo per la prima volta in carriera sotto il muro dei 15 minuti. Si ripete nella finale olimpica dei 1500m, ma a causa di un dolore alla spalla arriva soltanto quinto. Il bello però deve ancora arrivare. Il 2012 si chiude con l’oro europeo e l’argento iridato in vasca corta, mentre il mondiale 2013 lo vede di bronzo, ma con la soddisfazione di stabilire il nuovo record italiano.

Che dura poco, perché nel 2014 lo migliora due volte, una delle quali agli Europei di Berlino, in cui vince l’oro in entrambe le sue specialità, ritoccando anche il primato europeo dei 1500m. Tempo qualche mese e il record europeo arriva anche ai mondiali in vasca corta, in cui vince l’oro. 

L'anno della consacrazione

 

È evidente che Paltrinieri si stia scaldando per Rio, ma nel 2015 c’è anche tempo per un oro e un argento mondiale, con doppio record europeo, ma anche per l’oro continentale in vasca corta con tanto di primato mondiale.

E poi il 2016, l’anno dei trionfi. A partire da quello olimpico, per arrivare alla doppietta europea con nuovo record continentale.

Il 2017 regala un oro e un bronzo mondiale, ma anche la prima medaglia nelle acque libere con la 10km alle Universiadi. Ai Giochi del Mediterraneo 2018 c’è anche spazio per un’altra distanza particolare, i 400m, vinti assieme ai 1500. Gli Europei dello stesso anno sono un po’ una delusione, con un argento e un bronzo, ma va meglio ai mondiali 2019, con un oro (gli 800m), un argento (la 5km a squadre) e il bronzo sugli 800m.

Gli obiettivi per Tokyo 2021

Anche il 2021 prima della mononucleosi prometteva bene: agli europei di Budapest per Greg ben cinque medaglie.

Strano a dirsi, i due argenti sono nelle prove in piscina, i tre ori sono in acque libere (5km, 10km e 5km a squadre). Insomma, se non fosse stato per l’infezione, Paltrinieri sarebbe arrivato a Tokyo quasi con la certezza di andare a medaglia.

Ora invece c’è un grosso punto interrogativo sulle sue condizioni fisiche. Anche se conoscendo Greg, non si arrenderà certo senza provare. E comunque vada, per lui sarà comunque l’ennesima vittoria.

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*Le immagini dell'articolo, entrambe distribuite da AP Photo, sono di Lee Jin-man e Darko Bandic. Prima pubblicazione 21 luglio 2021.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.