Dovendo organizzare una partita di basket, c’è qualcosa che non può decisamente mancare. In primis il pallone e i giocatori, perché insomma, difficile che ci sia un match senza i protagonisti e i…ferri del mestiere. A proposito di ferri, naturalmente ci vogliono anche un campo e due canestri.

Manca ancora qualcosa? Beh sì. Anzi, qualcuno, quel qualcuno che fa sì che la partita abbia uno svolgimento regolare e che nessuno si lamenti del mancato rispetto delle norme (o almeno, che ci si lamenti il meno possibile).

In una sola parola, ci vuole l’arbitro. O meglio, più di uno, visto che quando si gioca ad alto livello ci sono diversi giudici di gara sul terreno di gioco o a bordo campo.

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Lo stipendio dell'arbitro NBA

Il basket, soprattutto a livello NBA, è uno sport con degli stipendi molto alti, considerando che squadre di una dozzina di giocatori hanno un monte ingaggi che a volte sfiora i 200 milioni di dollari. Dunque, la domanda sorge spontanea: quanto guadagna un arbitro NBA?

La risposta è che non esiste una cifra standard ben precisa, ma l’incasso dei vari direttori di gara dipende da una serie di fattori, che contribuiscono al totale percepito nel corso di una stagione.

I fattori da considerare sono il livello di esperienza dell’arbitro in questione, ma anche il numero di match arbitrati nel corso della stagione e della post season.

Da quanto spiega la Bibbia della pallacanestro Dunkest, ci sono diversi livelli di esperienza negli arbitri NBA. Quelli che sono appena arrivati vengono definiti “rookies”, proprio come i giocatori alla loro prima stagione nella lega. Poi si sale sempre più, fino ad arrivare a quelli che sono delle vere e proprie istituzioni nel mondo della NBA.

A seconda di questo, c’è un gettone che viene garantito all’arbitro per ogni match in cui scende in campo. Il gettone, che varia dai 3000 ai 7000 dollari a seconda dell’esperienza, aumenta poi per le partite dei play-off e diventa parecchio importante (si parla di cifre che possono raggiungere i 30mila dollari per gli arbitri più esperti) per chi viene scelto per dirigere le finali di Conference e le Finals per gli anelli, seguite, azione, dopo azione, dal nostro sito scommesse!

Un arbitro NBA!

Facendo un paio di rapidi calcoli, si arriva alla conclusione che quello dell’arbitro NBA è un mestiere molto ben retribuito: i rookies possono guadagnare cifre che vanno dai 150mila ai 250mila dollari all’anno, mentre quelli con più esperienza arrivano anche a 500mila dollari a stagione.

A queste cifre vanno poi aggiunti una serie di benefit che vengono coperti dalla lega, come ovviamente le spese di viaggio (considerando quanto si gioca e con che frequenza…), ma anche un fondo pensionistico e una assicurazione sanitaria di primo livello.

Il numero sulla divisa degli arbitri NBA

Tra le caratteristiche che distinguono gli arbitri della NBA dagli altri c'è il numero sulla divisa. Ogni fischietto della lega nordamericana ha un numero di riconoscimento, che gli viene assegnato dalla NBA.

Ma perchè serve un numero? Beh, per rendere le cose più facili alla squadra arbitrale (con i colleghi che in questa maniera riescono a capire chi ha fischiato cosa), ai giocatori in campo, agli allenatori e agli spettatori.

L'unica differenza con i giocatori è la mancanza del cognome sulla divisa, ma basta una rapida ricerca per imparare a chi corrisponde un determinato numero e...segnarsi le chiamate buone e quelle meno buone dell'arbitro in questione!

Fin qui, si ragiona sul mondo dorato della NBA, che con gli introiti pazzeschi garantiti dagli accordi TV può decisamente permettersi di pagare bene, anzi, benissimo i propri arbitri. Ma come persino gli americani stanno cominciando a notare, il basket si gioca (e bene!) in tutto il mondo.

I compensi degli arbitri in Eurolega

E lontano dalla NBA gli arbitri non possono certo sperare di arricchirsi con la loro carriera sul parquet… Anche se in fondo non è che le cose vadano così male, almeno quando si raggiunge un buon livello. Basti pensare che in una stagione di Eurolega si guadagnano circa 60mila euro.

L'arbitro di Grecia - Russia ad Euro 2017!

Anzi, qualche anno fa l’Euroleague e la UEBO, l’Unione degli arbitri di Eurolega, hanno firmato un accordo quadriennale che ha offerto parecchie garanzie ai fischietti, come un salario minimo indipendente dal numero delle gare arbitrate durante la stagione, ma anche la possibilità di dirigere gare di altre competizioni.

Un qualcosa che risolve un problema che si è già presentato qualche anno fa, quando molti arbitri, dovendo per forza scegliere tra lo stipendio offerto dall’Eurolega e gli appena 2.300 euro offerti dalla FIBA per essere protagonisti agli Europei, hanno disertato la manifestazione continentale.

Quanto guadagna un arbitro di basket

Affrontato anche il maggior torneo europeo, resta solo una domanda: quanto guadagna un arbitro che dirige partite della Serie A italiana? Anche qui il compenso è a partita e si aggira sui 1.000 euro a incontro (più le indennità di trasferta), una cifra che rende gli arbitri italiani di basket i secondi direttori di gara più pagati del Belpaese, dietro ovviamente a quelli di calcio.

L'immagine iconica di Bob Lanier dei Bucks che cade sopra l'arbitro Darell Garretson

La disparità è comunque evidente, visto che i fischietti del pallone guadagnano per un match oltre il triplo di quelli della palla a spicchi. C’è comunque un minimo di partite garantite per ogni arbitro di Serie A, con la possibilità al termine della stagione di aver diretto circa 25 match, compresi quelli dei play-off.

Chi invece rimane fuori dalla post-season di solito arbitra poco meno di 20 partite, per un guadagno medio di circa 20mila euro. Una cifra che, se sommata alla presenza in Eurolega o a un altro lavoro può contribuire a garantire un buon tenore di vita, ma che di base non permette certo di fare…solo l’arbitro di basket e nulla più.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.