Difficilmente chi pratica o ha praticato attività sportiva non è mai incappato in problemi più o meno seri a carico delle ginocchia. E non c’è niente da stupirsi visto che si parla di una delle più importanti articolazioni sinoviali del corpo umano. 

Il ginocchio

I legamenti del ginocchio

Lo stiramento dei legamenti

La distorsione del ginocchio

Il protocollo RICE e le lesioni
 

Il ginocchio

Meno conosciuto come articolazione tibiofemorale, il ginocchio congiunge tre ossa: il femore, la tibia e la rotula.

Grazie alla loro “posizione strategica”, le ginocchia giocano un ruolo fondamentale nel sostenere il peso del corpo e nel permettere i movimenti degli arti inferiori, che stanno alla base della camminata, la corsa, il salto e più in generale di una libera locomozione.
 
Come accennato, le ginocchia rientrano tra le cosiddette articolazioni sinoviali, estremamente mobili, che comprendono varie componenti, tra cui le superfici articolari e la cartilagine che le ricopre, la capsula articolare, la membrana sinoviale, le borse sinoviali e una serie di legamenti e tendini.

I legamenti del ginocchio sono le bande di tessuto connettivo-fibroso, che uniscono l'estremità distale del femore all'estremità prossimale della tibia.

Prossimale e distale sono due termini dal significato opposto. Prossimale vuol dire "più vicino al centro del corpo" o "più vicino al punto d'origine". Riferito al femore, per esempio, indica la porzione di quest'osso più vicina al tronco.

Distale, invece, significa "più lontano dal centro del corpo" o "più distante dal punto d'origine”. Riferito (sempre al femore), per esempio, indica la porzione di quest'osso più lontana dal tronco (e più vicina all'articolazione del ginocchio).

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I legamenti del ginocchio

I legamenti del ginocchio sono in tutto 4: i due legamenti crociati, anteriore e posteriore, e i due legamenti collaterali, mediale e laterale.

I due legamenti crociati del ginocchio decorrono dalla superficie inferiore dell'estremità distale del femore alla superficie superiore dell'estremità prossimale della tibia. 
I due legamenti collaterali del ginocchio, invece, originano dalle superfici laterali esterna e interna dell'estremità distale del femore e terminano uno sulla superficie laterale dell'estremità prossimale della tibia e uno sulla cosiddetta testa del perone.
 
In anatomia, mediale e laterale sono due termini dal significato opposto, che servono a indicare la distanza di un elemento anatomico dal piano sagittale. Il piano sagittale è la divisione antero-posteriore del corpo umano, da cui derivano due metà uguali e simmetriche.

Mediale significa “vicino” o “più vicino” al piano sagittale, mentre laterale vuol dire “lontano o “più lontano” dal piano sagittale. 

Il legamento collaterale mediale è anche noto come legamento collaterale interno, in quanto prende posto, a tutti gli effetti, sul lato interno del ginocchio.

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Lo stiramento dei legamenti

Il legamento collaterale laterale è anche conosciuto come legamento collaterale esterno, in quanto risiede, di fatto, sul lato esterno del ginocchio.
 
I legamenti del ginocchio hanno il compito di stabilizzare l'articolazione del ginocchio e garantire l'allineamento delle componenti ossee di quest'ultima, durante qualsiasi tipo di movimento dell'arto inferiore.

Senza i suoi legamenti, il ginocchio si renderebbe protagonista di movimenti eccessivi, fuori dalla norma, che potrebbero recare danni alle porzioni ossee coinvolte nell'articolazione.

In sostanza, quindi, i legamenti crociati controllano le sollecitazioni lungo l'asse antero-posteriore del ginocchio, mentre i legamenti collaterali moderano le sollecitazioni in direzione laterale e in direzione mediale.

Il ginocchio è un'articolazione che si presta, con facilità, a essere vittima di infortuni - le cosiddette distorsioni - in cui uno o più legamenti del ginocchio possono subire stiramenti o vere e proprie lacerazioni.

La distorsione del ginocchio

In genere, gli infortuni a carico dei legamenti del ginocchio hanno un'origine traumatica, ossia insorgono in seguito a un trauma; le categorie più a rischio sono, sicuramente, gli sportivi e gli anziani.

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Quando i legamenti del ginocchio sono oggetto di stiramenti, o nella peggiore delle ipotesi di lacerazioni, viene compromessa la loro capacità di adempimento alla funzione stabilizzante e di allineamento delle varie componenti ossee, formanti l'articolazione del ginocchio.

Da ciò possono derivare svariate complicanze, tra cui: la rottura del menisco, l'infiammazione di qualche borsa sinoviale o la degenerazione per strofinamento delle cartilagini articolari. Secondo attendibili studi clinici, gli infortuni più gravi ai legamenti del ginocchio rappresentano un fattore predisponente l'artrosi del ginocchio.

La  distorsione al ginocchio è tra gli infortuni più frequenti nella traumatologia dello sport, soprattutto in alcune discipline quali il calcio, con l'Inter favorita per le quote Scudetto 2023, la pallacanestro, lo sci e la pallavolo.

È ricorrente anche in seguito ad incidenti stradali. Nel caso degli automobilisti si tratta soprattutto di distorsione del ginocchio da trauma diretto da cruscotto mentre nei motociclisti è causata da traumi da caduta.

Il protocollo RICE e le lesioni

Il protocollo RICE è il più consigliato in caso di questo genere di infortuni:

  • Rest: tenere a “riposo” il ginocchio ed immobilizzarlo;
  • Ice: applicare del ghiaccio sull’articolazione per non più di 20-30 minuti;
  • Compression: Comprimere il ginocchio con una fasciatura elastica;
  • Elevation: Elevare l’articolazione mettendola in scarico.

Dopo una prima fase di riposo e ghiaccio, il percorso riabilitativo della distorsione di ginocchio, non essendoci problemi articolari, prevede un lavoro di potenziamento muscolare del quadricipite, flessori, polpaccio che contribuiranno a stabilizzare maggiormente l’articolazione unito ad un lavoro propriocettivo e recupero della gestualità in campo riducendo il rischio di nuove distorsioni ed evitando recidive, come da protocollo di prevenzione.

La rottura dei legamenti collaterali (LCM, LCL) si verifica solitamente quando la gamba viene sollecitata verso l’interno o verso l’esterno. È particolarmente frequente perché questi movimenti anomali si verificano in molte attività sportive.

La lesione a carico dei legamenti collaterali è tanto più grave quanto più intenso è stato il meccanismo traumatico:

  • un trauma lieve provoca una lesione di 1°grado, in cui solo una parte delle fibre viene danneggiata ed il ginocchio è dolente ma non instabile;
  • un trauma moderato dà una lesione di 2°grado ed un quadro clinico un po' più severo, caratterizzato da lieve instabilità e molto dolore;
  • un trauma intenso provoca una lesione di 3° grado ed interrompe completamente il legamento provocando gonfiore, dolore e soprattutto un quadro di instabilità importante.

La scelta del trattamento conservativo piuttosto che quello chirurgico dipenderà dal grado della lesione di legamenti crociati collaterali (LCM, LCL).

Nella maggior parte dei casi le lesioni dei legamenti collaterali sono associate ad altre lesioni del ginocchio (legamenti crociati e menischi); più rara è la lesione isolata del collaterale che necessiti di un trattamento chirurgico.

Di solito un periodo di immobilizzazione adeguato seguito da una rieducazione mirata permette la ripresa dell’attività sportiva; in caso di insuccesso riabilitativo o in seguito al persistere della sintomatologia vi può essere indicazione al trattamento chirurgico.

In questo caso, nell’immediato periodo post-operatorio, il ginocchio viene tenuto immobilizzato in una ginocchiera bloccata a 20° di flessione per 3 settimane e proscrizione del carico per 3 settimane.

Il trattamento riabilitativo sarà svolto inizialmente solo in palestra. Una volta rimosso il tutore si inizierà un carico parziale e progressivo e verrà collaudata l’attività in piscina.

A circa 4 mesi dall’intervento avviene la dimissione e la ripresa dell’attività sportiva non è più una scommessa Italia, ma qualcosa di molto vicina!

*Il testo dell'articolo è stato redatto da Marco Netri; le immagini sono distribuite da AP Photo.
 

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.