Di tanto in tanto accade che, persino nei campionati più quotati, ci sia una vera e propria squadra rivelazione. E non nel senso del club che dovrebbe salvarsi che fa una stagione di medio-alta classifica, ma proprio quei casi in cui una outsider si ritrova a lottare per vincere il titolo.

È successo qualche anno fa in Premier League con il Leicester City, che ha scritto una pagina leggendaria di calcio sotto la guida di Sir Claudio Ranieri.

E chissà che non sia in procinto di accadere anche in Liga, un campionato che negli ultimi dieci anni ha avuto solo tre padroni: il Real Madrid, il Barcellona e l’Atletico Madrid. Stavolta c’è una novità e non è uno degli altri club storici di Spagna, come il Valencia, il Siviglia o l’Athletic: a sognare in grande è il “piccolo” Girona.

Il Girona fa parte del Gruppo Manchester City

Che poi in realtà tanto piccolo non è, considerando che ha dietro un colosso come il City Group, la holding che tra le altre controlla anche il Manchester City di Pep Guardiola. E a proposito, il Girona ha il suo di Guardiola, Pere, il fratello del tecnico catalano, che prima ha fondato la sua agenzia da procuratore (rappresentando tra gli altri Luis Suarez e Andres Iniesta) e che dal 2017 è co-proprietario e presidente del club.

L’acquisto della società è arrivato dopo la promozione in Liga e negli ultimi anni, tra una retrocessione e una nuova promozione, il Girona si è imposto come uno dei progetti più interessanti del calcio spagnolo, ottenendo risultati di rilievo persino contro le big storiche.

Ma nessuno si aspettava che la squadra catalana potesse addirittura volare altissimo, fino a mantenere la prima posizione in Liga per quasi tutto il girone di andata e a prendersi il lusso di andare al Camp Nou a battere a domicilio per 2-4 il Barcellona campione in carica o di superare, al termine di continui cambiamenti di risultato, anche per le relative scommesse calcio, l'Atleti del Cholo per 4-3!

La rosa 2023/2024 del Girona nella Liga

La rosa del Girona, capitanata da un ex della Serie A come Christian Stuani (per un quinquennio di proprietà della Reggina), vale circa 160 milioni ed è un mix tra alcuni calciatori che hanno un passato in una o più big, come il portiere Paulo Gazzaniga (ex Tottenham), il difensore Daley Blind (Ajax, Manchester United e Bayern Monaco), scoperte interessantissime come i due ucraini Artem Dovbyk e Viktor Tsygankov e una serie di prestiti di giovani calciatori sia dalla “casa madre”, ovvero il City Group, che dal Barcellona, che ha spedito allo Stadio Montilivi alcuni dei suoi talenti per accumulare esperienza.

Della prima categoria fanno parte Yangel Herrera e Yan Couto, entrambi in prestito dal Manchester City, ma anche la stellina brasiliana Savio, che invece è di proprietà del Troyes, altra squadra parte della holding.

Tra gli arrivi dal Barça invece si segnalano Eric Garcia e Pablo Torre.

Michel e il Rayo Vallecano

Ma il vero artefice del miracolo Girona è certamente l’uomo che sta in panchina, ovvero Miguel Ángel Sánchez Muñoz, meglio conosciuto come Michel.

Da non scambiare con l’omonimo centrocampista, bandiera del Real Madrid della Quinta del Buitre, Michel è un prodotto del Rayo Vallecano, di cui è stato bandiera, più che calciatore per buona parte della sua carriera, escludendo le esperienze all’Almeria, al Real Murcia e al Malaga.

Uno striscione per Michel

Per lui con la terza squadra di Madrid c’è la soddisfazione di aver raggiunto non solo la promozione in Liga, ma anche i quarti di finale di Coppa UEFA nella stagione 2000/01.

Michel il mago delle promozioni dirette

Quando l’ex centrocampista classe 1975 ha appeso gli scarpini al chiodo, il passaggio su una panchina è poco sorprendentemente arrivato proprio nelle giovanili del Rayo, guidate fino a quando, nel 2017, non è arrivata la promozione alla prima squadra.

E a proposito di promozione, nella seconda stagione da allenatore è arrivata quella del Rayo in Liga, ottenuta vincendo la Segunda Division, seguita però da un’annata complicata terminata con l’esonero.

Poco male, perché Michel con i biancorossi si è fatto un nome e nell’estate 2019 viene chiamato dall’Huesca. In Aragona si ripete lo stesso canovaccio, promozione diretta in Liga con vittoria della Segunda Division nella prima stagione ed esonero dopo 10 partite di campionato della seconda. A quel punto nel 2021 lo contatta il Girona, intrigato da quello che sembra il mago delle promozioni in Liga.

Detto, fatto, perché sebbene il club catalano arrivi solo sesto nella prima stagione di Michel, attraverso i play-off, da outsiders per le scommesse sportive, i biancorossi si aggiudicano il terzo e ultimo pass per tornare tra i grandi.

Nella stagione 2022/23 il Girona si salva tranquillamente arrivando decimo, grazie anche ai gol di Valentin Castellanos, in prestito dal New York City che lo cederà poi alla Lazio, e a buona parte della rosa della stagione in corso. Ovvero quella del miracolo Girona, che sta rendendo molto più emozionante del solito la Liga.

I moduli del tecnico Michel

Insomma, Michel sta decisamente incuriosendo tutti, anche perché il suo calcio è difficilmente inquadrabile in un modulo ben preciso.

Basterebbe pensare che nella stagione 2023/24 il tecnico ha cominciato con il 4-1-4-1 che è stato il leit motiv della salvezza precedente, per poi declinare il suo undici anche con il 4-2-3-1, il 4-3-3 o addirittura con diverse varianti della difesa a tre, a partire dal classico 3-5-2 per arrivare al 3-4-3 con cui il Girona ha affrontato e battuto nettamente il Barcellona al Camp Nou.

La gioia di Michel dopo un gol!

E chi pensa che gli ottimi risultati derivino da una tendenza al gioco in contropiede come faceva quel celebre Leicester, ha capito male.

I catalani sono nelle prime posizioni per passaggi in area avversaria, segnale che la squadra domina spesso le partite, e basano il loro gioco su una serie di passaggi corti che tiene compatti i reparti, permettendo un pressing feroce ogni volta che si perde il pallone. Tutto questo senza però rinunciare a un altro tipo di approccio, puntando spesso sul talento di Savio e delle sue capacità nell’uno contro uno quando la costruzione da dietro non trova sbocchi.

La prossima panchina di Michel dopo il Girona

Qual è dunque il futuro di Michel? Dopo la salvezza ottenuta, nel maggio 2023 il tecnico ha firmato un rinnovo del suo contratto, legandosi al Girona fino al 2026. Per quanto riguarda le cifre, non sono note quelle del rinnovo, ma basterebbe considerare che la prima stagione in Liga l’allenatore l’ha passata con uno stipendio da 250mila euro, che lo rendeva il tecnico meno pagato del campionato.

Visti i risultati, facile pensare che la cifra sia perlomeno raddoppiata. E dopo questa stagione, in cui a metà calendario, come ha scherzato lui stesso, il Girona ha già superato la quota salvezza, c’è da scommettere che il City Group possa decidere per un ulteriore ritocco all’artefice del miracolo biancorosso!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.