Alzi la mano chi avrebbe mai pensato che il miglior acquisto del mercato estivo sarebbe stato un ragazzo georgiano classe 2000 pagato una decina di milioni. E invece Khvicha Kvaratskhelia, per tutti (e per comodità) semplicemente Kvara, si è preso la Serie A in pochissimo tempo.

L’attaccante del Napoli ha subito fatto vedere perchè il DS Giuntoli ha puntato così forte su di lui, regalando prestazioni incredibili sia in campionato che in Champions League, contribuendo al primo posto da record per le scommesse calcio della squadra di Spalletti in Italia e alla qualificazione al primo posto nel girone continentale, con anche una netta vittoria contro il Liverpool finalista della scorsa edizione.

E il grande protagonista è stato proprio lui, Kvara, che ha sorpreso chi non lo conosceva ma ha confermato le ottime referenze di cui godeva tra gli addetti ai lavori. E se le prestazioni sono queste, il georgiano potrebbe tranquillamente finire nel ristretto gruppo degli stranieri che alla loro prima stagione nel calcio italiano hanno regalato annate da sogno.

1. RONALDO 1997-98

2. SHEVCHENKO 1999-00 

3. PLATINI 1982-83

4. PAUL POGBA 2012-13

5. MARQUINHOS 2012-13

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1. RONALDO 1997-98

Impossibile non cominciare con un Fenomeno, con la F maiuscola. Nell’estate 1997 l’Inter fa l’impossibile, pagando la clausola da 48 miliardi di lire e portando in nerazzurro Luis Nazario da Lima, per tutti semplicemente Ronaldo. Il Fenomeno, che nella stagione precedente aveva vinto praticamente da solo la Coppa delle Coppe con il Barcellona, ha un impatto sulla Serie A decisamente devastante.

La presentazione del Fenomeno!

Il brasiliano è letteralmente inarrestabile per i difensori del campionato italiano, segnando 25 reti. Non gli basterà né per la classifica marcatori né per lo scudetto, perchè la prima la vince Oliver Bierhoff con 27 gol e il secondo va alla Juventus tra le polemiche per il celebre fallo di Iuliano proprio sul Fenomeno.

Va meglio in Coppa UEFA, con la vittoria dell’Inter nella finale tutta italiana contro la Lazio, anche con gol di Ronaldo, che segna 6 reti in tutta la competizione trascinando i nerazzurri al trionfo. E non sorprende che a fine 1997 per lui arrivi il primo dei due Palloni d’Oro della carriera…

2. SHEVCHENKO 1999-00

A proposito di Palloni d’Oro, nel 1999 arriva un altro calciatore destinato a scrivere la storia della Serie A e del calcio a Milano, ma dall’altra parte dei navigli. Pagandolo 40 miliardi alla Dinamo Kiev, il Milan si assicura le prestazioni di Andriy Shevchenko, giovane attaccante ucraino che già aveva dimostrato le sue capacità nella squadra del Colonnello Lobanovsky.

Gli appunti degli osservatori su di lui dicono “è da Milan” e non potrebbero essere più esatti. Nella sua prima stagione in Serie A, Sheva dimostra subito di che pasta è fatto. Per lui arriva la vittoria nella classifica cannonieri con 24 gol, nonostante quella 1999/2000 non sia una stagione per nulla positiva per i rossoneri, che pure arrivano da campioni in carica e finiscono solamente terzi dietro Lazio e Inter.

Sheva con il Milan

Per lui a fine 1999 arriva il terzo posto nella classifica del Pallone d’Oro, che poi vincerà nel 2004 dopo aver trascinato il Milan alla vittoria della Champions League 2003 e all’unico suo trionfo in Serie A, quello della stagione 2003/04.

3. PLATINI 1982-83

E tanto per rimanere ancora in tema, ci sarebbe da parlare di un certo Michel Platini. Nell’estate 1982 la Juventus acquista il trequartista francese dal Saint-Etienne, non pagandolo neanche una cifra spropositata (250 milioni di lire).

L’impatto di Le Roi sul calcio italiano però non potrebbe essere migliore. Nella stagione 1982/83 Platini si laurea capocannoniere della Serie A, diventando il primo straniero a prendersi il titolo dei bomber alla sua prima stagione nel pallone tricolore.

Per quanto positiva a livello personale, dal punto di vista dei risultati di squadra l’annata è deludente, perchè lo Scudetto lo vince la Roma di Liedholm e Falcao e anche in Europa arriva una delusione. Nonostante le cinque reti di Platini, la Juventus si inchina all’ultimo atto all’Amburgo di Magath.

Questo però non impedisce al transalpino di portare a casa il primo dei suoi tre Palloni d’Oro consecutivi, a dimostrazione di quanto la prima stagione in Serie A del numero 10 bianconero sia stata decisamente al di sopra degli standard…

4. PAUL POGBA 2012-13

Non avrà (ancora) vinto il Pallone d’Oro, ma è innegabile che l’impatto di Paul Pogba sul calcio italiano sia stato incredibile.

Nel 2012 la Juventus, quasi in sordina, porta alla Continassa il centrocampista francese, che si è liberato a parametro zero dal Manchester United dopo qualche scontro di troppo con Sir Alex Ferguson. Antonio Conte ne capisce immediatamente le potenzialità e lo inserisce nel suo undici titolare, all’inizio centellinandone le presenze e poi cambiando addirittura modulo per farlo giocare dal primo minuto.

In quella Juventus schiacciasassi, che vince il campionato davanti al Napoli, la rivelazione maggiore è proprio Pogba, che con 5 reti in 27 presenze e con la sua personalità nonostante la giovane età si afferma come uno dei migliori giovani del calcio mondiale e alla fine del 2013 porterà a casa il premio come Golden Boy.

Solo l’inizio di una carriera straordinaria di vittorie da favorito per le scommesse Serie A con la maglia bianconera e con quella della nazionale francese, di cui è stato la stella ai Mondiali vinti nel 2018.

5. MARQUINHOS 2012-13

Un impatto molto simile a quello di Kvara ce l’ha avuto nella stagione 2012/13 il brasiliano Marquinhos. La Roma, su imbeccata del genio di Walter Sabatini, porta il giovanissimo difensore centrale alla corte di Zeman per un totale di appena 4,5 milioni di euro.

Il Boemo, che non si fa spaventare dai 18 anni del verdeoro, lo schiera immediatamente nella sua squadra titolare e alla fine dell’anno Marquinhos è una delle poche note positive in una stagione giallorossa decisamente al di sotto delle aspettative.

E le sue prestazioni gli valgono l'estate successiva un trasferimento a cinque stelle, perchè il difensore è davvero troppo forte per poterlo trattenere.

Il brasiliano in uno dei primi allenamenti a Parigi!

Arriva il Paris Saint-Germain che mette sul tavolo circa 32 milioni di euro e il brasiliano vola nella Ville Lumière, cominciando una storia con il club parigino che continua ancora oggi, con tanto di fascia da capitano sul braccio.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.