Dopo la clamorosa assenza ai Mondiali del 2018, la nazionale dei Paesi Bassi ha dovuto attendere fino all’ultima giornata del suo girone per avere la certezza della qualificazione immediata alla Coppa del Mondo in Qatar.

Gli olandesi hanno infatti terminato al primo posto il loro raggruppamento con 23 punti, due in più della Turchia seconda e cinque in più della Norvegia, che però vincendo lo scontro diretto all’ultima giornata avrebbe escluso gli Oranje dalla competizione iridata. Alla fine però gli olandesi si sono imposti per 2-0, evitando anche la tagliola degli spareggi.

La storia dell'Olanda ai Mondiali di calcio

Paesi Bassi assenti nel 2018

Le maglie orange e non solo della Nike

I Tulipani dei Paesi Bassi

Tutti i record della nazionale olandese

Il credo tattico di Van Gaal

La stella di Matthijs de Ligt

Gravenberch dominante in mezzo

Il capitano ed esempio Virgil van Dijk

Lo stipendio di Louis van Gaal

Il girone dell'Olanda al Mondiale 2022 ed i precedenti con l'Ecuador

Tutte le quote 888sport Coppa del Mondo 2022 per l'Olanda

 

La storia dell'Olanda ai Mondiali di calcio

Quella in Qatar sarà dunque l’undicesima partecipazione dei Paesi Bassi ai Mondiali.

La nazionale olandese, che ha esordito nel 1934, detiene un primato abbastanza particolare: è l’unica a non aver mai vinto il trofeo tra quelle che hanno giocato almeno tre finali e che si sono classificate almeno cinque volte per le semifinali.

La storia degli Oranje parla infatti di tre sconfitte all’ultimo atto (1974, 1978 e 2010), di una medaglia di bronzo (2014) e di un quarto posto (1998), dati che la rendono la migliore tra le selezioni non vincenti.

Paesi Bassi assenti nel 2018

L’ultimo mondiale giocato dall’Olanda è dunque quello del 2014, perché nel 2018 in Russia gli Oranje non c’erano dopo un girone di qualificazione complicato (con Francia e Svezia) che li ha visti arrivare terzi.

E dire che in Brasile si erano comportati bene, confermando quanto di buono fatto in Sudafrica quattro anni prima.

Nell’edizione 2014 i Paesi Bassi hanno passato il girone con 3 vittorie, eliminando poi Messico e Costa Rica (ai calci di rigore) tra ottavi e quarti, prima di cedere il passo in seminale all’Argentina.

La lotteria dei rigori nella semifinale 2014

Le maglie orange e non solo della Nike

Che Olanda sarebbe senza la maglia arancione? E infatti la Nike non ha abbandonato la tradizione, anche se la prima divisa per il Qatar non è a tinta unita, ma presenta più tonalità dello stesso colore, che formano un pattern a metà tra macchie e strisce.

La seconda maglia è invece blu, come avvenuto abbastanza spesso nella storia della nazionale dei Paesi Bassi, accompagnata da dettagli arancioni e neri sulle maniche e sui lati.

I Tulipani dei Paesi Bassi

Ma la selezione si chiama Olanda o Paesi Bassi? Oltre ai soprannomi, c’è anche questo piccolo dubbio. Beh, ufficialmente la nazionale è dei Paesi Bassi, ma colloquialmente è molto più conosciuta come Olanda.

Dove sta la differenza? Che l’Olanda è la regione più ricca del paese. E quindi è un po’ come chiamare l’Italia…Lombardia. Per i soprannomi invece il ragionamento è molto più facile: “Oranje” deriva dal colore delle maglie, mentre “Tulipani” da quello che è l’export più famoso dell’Olanda. Pardon, dei Paesi Bassi! 

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Tutti i record della nazionale olandese

Guardando ai primati individuali della nazionale olandese, i nomi che si incontrano sono quelli di chi ha fatto la storia recente degli Oranje. Il recordman di presenze è infatti Wesley Snijder, forte dei suoi 134 gettoni con la selezione, mentre il capocannoniere di tutti i tempi è Robin van Persie, che con 50 reti ha superato in graduatoria leggende come Cruijff, Kluivert, Van Basten e Van Nistelrooy.

Nella foto, lo straordinario gol alla Spagna nel clamoroso, anche per le scommesse live, 5-1 finale con, tra l'altro, gli iberici in vantaggio per primi...

L'incredibile gol di Robin van Persie alla Spagna

La miglior vittoria dell’Olanda risale al 2011, un 11-0 a San Marino, mentre la sconfitta più netta è del lontano 1907, un pesante 12-2 subito da una selezione di dilettanti inglesi.

Il credo tattico di Van Gaal

Anche in questa esperienza, Van Gaal non abbandona le sue radici e propone un 3-4-3, che al massimo diventa un 3-4-1-2.

Nella formazione base in porta c’è Cillessen, il trio centrale è composto da Van Dijk, De Ligt e Timber, gli esterni sono Dumfries e Blind e la cerniera di centrocampo la formano Gravenberch e De Jong. In attacco a lanciare Depay ci sono Klaassen e Bergwijn.

La stella di Matthijs de Ligt

La stella dell’Olanda in Qatar dovrebbe essere una vecchia conoscenza della Serie A e delle relative scommesse Italia, Matthijs de Ligt. Il difensore centrale ex Juventus, nonostante la sua giovane età, è già considerato uno dei migliori al mondo nel suo ruolo e dovrà dimostrarlo sul palcoscenico più importante.

Per lui nell’estate 2022 c’è stato il trasferimento al Bayern Monaco, che ha versato circa 70 milioni di euro ai bianconeri per portarlo all’Allianz Arena, facendogli firmare un contratto decisamente pesante. Al tulipano vengono infatti accreditati 16 milioni di euro a stagione.

Gravenberch dominante in mezzo

La sorpresa, ammesso che così lo si possa definire, è un compagno di squadra di De Ligt al Bayern: Ryan Gravenberch. Il centrocampista classe 2002 è stato da subito soprannominato “il nuovo Pogba”, per la somiglianza fisica e tattica con il francese.

Cresciuto nell’Ajax, è stato acquistato anche lui nell’estate 2022, con i bavaresi che hanno sfruttato un contratto in scadenza nel 2023 per pagarlo relativamente poco, 20 milioni. Per lui a Monaco contratto da oltre 9 milioni a stagione.

Il capitano ed esempio Virgil van Dijk

Il capitano dei Paesi Bassi è invece Virgil van Dijk, difensore del Liverpool campione…di tutto.

Per il colossale centrale dei Reds il Qatar rappresenta l’occasione di brillare anche a livello di nazionale, dopo che il suo arrivo ad Anfield è stato fondamentale affinché la squadra di Klopp potesse tornare a vincere sia la Champions League che la tanto agognata prima Premier dopo trent’anni di astinenza.

Virgil van Dijk

Anche per lui c’è uno stipendio importante, visto che al Liverpool percepisce oltre 11 milioni di euro a stagione.

Lo stipendio di Louis van Gaal

A guidare l’Olanda nel Golfo Persico ci sarà un CT che da quelle parti (e non solo) è leggenda. Louis van Gaal ha fatto marcia indietro dal suo ritiro per quella che è la sua terza esperienza sulla panchina della nazionale, dopo quelle tra 2000 e 2001 e tra 2012 e 2014.

Al momento di accogliere le dimissioni di Frank de Boer, la federazione ha puntato sul grande vecchio del calcio olandese, che nonostante condizioni di salute non ottimali ha accettato l’incarico. E oltre a una scelta di cuore, è stata anche una decisione…di portafogli: il buon Louis guadagna infatti 2,9 milioni di euro all’anno per allenare gli Oranje!

Il girone dell'Olanda al Mondiale 2022 ed i precedenti con l'Ecuador

Il sorteggio per i Mondiali 2022 ha spedito i Paesi Bassi, che non erano teste di serie, nel girone del Qatar. Oltre ai padroni di casa gli olandesi affronteranno anche l’Ecuador e il Senegal, per un raggruppamento che sembra decisamente alla loro portata.

Lo Starting Eleven olandese

Quella contro i qatarioti sarà ovviamente una partita inedita, sia in generale che a livello mondiale, ma anche con gli africani non ci sono precedenti. Gli unici già conosciuti sono i sudamericani, incontrati due volte in amichevole ma mai in Coppa del Mondo.

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Con quella che sarebbe la prima Coppa festeggiata ad Amsterdam e dintorni che si gioca @14, l'Olanda è la settima, tra le favorite assolute, subito dopo la Germania, che vanta chiaramente una tradizione diversa, ma anche prima del Portogallo che ha sicuramente più qualità nella rosa, almeno tra i calciatori con spiccate caratteristiche offensive.

Nonostante la presenza del talentuoso Senegal, non sembra in discussione la vittoria dei Tulipani nel girone: il passaggio agli ottavi da prima vale, infatti, solo 1.45.
 

*Le immagini del contenuto sono distribuite da AP Photo.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.