Essendo una delle cinque nazionali della CONCACAF con il ranking FIFA migliore, gli Stati Uniti si sono risparmiati due turni su tre delle qualificazioni di zona per un posto ai mondiali in Qatar.

Agli statunitensi è bastato classificarsi al terzo posto nel girone finale per staccare il biglietto per il Golfo Persico. Ma non è stato facilissimo, perchè viste le tre sconfitte esterne contro Canada, Costa Rica e Panama, è servita la differenza reti per avere la meglio dei costaricani ed evitare lo spareggio intercontinentale…

Ricordiamo che gli USA saranno uno dei paesi ospitanti dei Mondiali 2026!

La storia degli USA ai Mondiali di calcio

Non qualificati nel 2014, agli ottavi in Brasile

La partnership storica tra USA e Nike 

Quanti nickname per il Team USA

I record degli Stati Uniti nel calcio

Il sistema di gioco ed il jolly McKennie

Pulisic miglior americano di sempre nel soccer?

Giovanni Reyna, attese mantenute!

Quanto guadagna il CT degli Stati Uniti

Il girone degli USA al Mondiale 2022 ed i precedenti

Le quote di 888sport delle partite degli USA

La storia degli USA ai Mondiali di calcio

Quella in Qatar sarà l’undicesima esperienza nella Coppa del Mondo per gli Stati Uniti. È anche un ritorno, perchè all’edizione 2018 la nazionale a stelle e strisce non si era qualificata.

Dunque, l’obiettivo è quello di fare bene, ma sarà complicato migliorare il primato storico della selezione: il terzo posto ai mondiali inaugurali, quello del 1930, sembra un obiettivo non esattamente alla portata degli uomini di Berhalter. Ma in fondo, mai dire mai.

Non qualificati nel 2014, agli ottavi in Brasile

Dunque, Stati Uniti assenti in Russia dopo un girone finale pessimo nelle qualificazioni per il 2018. L’ultimo mondiale resta di conseguenza quello del 2014, in cui gli americani sono arrivati agli ottavi di finale.

Nel girone (molto complicato) con Germania, Portogallo e Ghana è arrivato il secondo posto grazie alla vittoria contro gli africani, la sconfitta con la Germania e il pareggio con il Portogallo, eliminato proprio dagli USA per una peggiore differenza reti.

Poi, al primo turno a eliminazione diretta, gli Stati Uniti hanno salutato il Brasile dopo aver perso per 2-1 contro il Belgio, con il tempo regolamentare terminato 0-0 come ricorderanno gli appassionati di scommesse calcio!

La partnership storica tra USA e Nike 

Le divise create dalla Nike per i mondiali 2022 vedranno gli Stati Uniti indossare i loro classici colori. La prima maglia è bianca, con al centro lo stemma della nazionale, un colletto blu e due dettagli sulle maniche in blu e rosso, per riprendere l’assetto cromatico della bandiera a stelle e strisce. Diversamente dal solito, il logo dello sponsor non è sul petto, ma sulle maniche.

Nike partner storico della nazionale statunitense!

Esattamente quello che accade anche con la seconda maglia, che è completamente blu con una trama a colori più chiari e più scuri.

Quanti nickname per il Team USA

Da una nazione così patriottica, impossibile aspettarsi che i soprannomi della nazionale (spesso abbreviata in UMNST, United States Men’s National Soccer Team) non derivino dalla storia e dalle tradizioni locali.

Dunque, si parte con The Stars and Stripes (le stelle e strisce), con chiaro riferimento alla bandiera degli USA, e si chiude con The Yanks, dal soprannome “Yankees” della popolazione delle colonie, che gli inglesi hanno reso celebre durante la Guerra di Indipendenza nel XVIII secolo.

I record degli Stati Uniti nel calcio

Il calciatore con il maggior numero di presenze con la maglia della nazionale statunitense è Cobi Jones: per l’ex centrocampista ben 164 gettoni in in dodici anni.

Cobi Jones contro l'Italia a Barcellona '92!

I migliori marcatori di sempre sono invece due, Landon Donovan e Clint Dempsey, che si sono fermati entrambi a 57 gol con addosso le stelle e le strisce. La miglior vittoria di sempre degli Stati Uniti risale al 2008, con l’8-0 alle Barbados, mentre la peggiore sconfitta è l’11-0 subito dalla Norvegia nel 1948.

Il sistema di gioco ed il jolly McKennie

Berhalter opta per un 4-3-3 abbastanza offensivo e soprattutto ha ringiovanito parecchio la rosa, che ha un’età media bassissima e qualche elemento di esperienza per fare da chioccia alle nuove leve.

In porta c’è Steffen, la difesa è composta da Moore, Zimmermann, Long e Robinson, a centrocampo ci sono Adams, De La Torre e Musah, mentre in attacco ci pensano Pulisic e Reyna a fungere da rampa di lancio per il centravanti Ferreira. Ideale dodicesimo uomo, capace di interpretare più ruoli tra centrocampo ed attacco, lo juventino Weston McKennie!

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Pulisic miglior americano di sempre nel soccer?

La stella, nonché il capitano della selezione statunitense è certamente Christian Pulisic. L’attaccante del Chelsea non sta vivendo un momento felicissimo nel suo club (che comunque lo paga 9 milioni di euro a stagione fino al 2024) ma quando si tratta di rappresentare la nazionale non mancano mai impegni e risultati.

Christian Pulisic in azione con la maglia degli USA!

Su di lui, che a 24 anni appena compiuti è già un veterano, la federazione ha voluto puntare sia come uomo immagine che come trascinatore in campo. E considerando che si parla di un calciatore che ha vinto la Champions League nel 2021 e che frequenta il calcio europeo da quando non era ancora maggiorenne, ci sta che le speranze americane siano legate alla sua forma. 

Giovanni Reyna, attese mantenute!

La sorpresa, anche se forse è riduttivo definirlo tale, può sicuramente essere Giovanni Reyna. L’attaccante del Borussia Dortmund è figlio d’arte, considerando che papà Claudio è un mito della nazionale statunitense, ma si sta facendo largo per le sue qualità e non solo per il cognome che porta. Gli infortuni lo stanno un po’ limitando, ma quando è disponibile difficilmente i tedeschi se ne privano.

E la fiducia nei suoi confronti è così tanta che il suo contratto non solo parla di 2,5 milioni a stagione, ma ha anche una durata importante: Reyna rimarrà a Dortmund fino al 2025. Sempre che qualcuno non decida di portarlo via a suon di soldi, ovviamente…

Quanto guadagna il CT degli Stati Uniti

Dopo la mancata qualificazione ai mondiali 2018, gli Stati Uniti hanno deciso di cambiare commissario tecnico e la scelta è ricaduta su Gregg Berhalter. L’ex difensore, che con la nazionale da calciatore aveva rischiato di vincere due volte la Gold Cup, l’ha invece sollevata da CT nel 2021, accompagnando così anche la CONCACAF Nations League edizione 2019/20.

Lo Starting XI americano!

Insomma, i risultati stanno dando ragione alla decisione federale e permettono anche a Berhalter di ricevere uno stipendio non trascurabile. I suoi 1,25 milioni di euro all’anno lo inseriscono a metà della graduatoria degli allenatori più pagati del mondiale, superando anche colleghi di nazionali più quotate.

Il girone degli USA al Mondiale 2022 ed i precedenti

In un girone che parla parecchio inglese, gli statunitensi incontrano vecchi amici e…nuovi nemici. I ricordi migliori a livello mondiale sono certamente quelli con l’Inghilterra, affrontata due volte a livello di Coppa del Mondo. Nel 1950 gli USA sorprendono tutti, eliminando i “Maestri” (o meglio, presunti tali) al primo turno con una squadra composta di giocatori universitari.

Ma anche schierando i professionisti non è che sia andata male, visto che nel 2010 la sfida nel girone è terminata 1-1, cortesia di una papera del portiere inglese Green.

Interessantissima, la sfida con l’Iran, che sarà un remake di quella del 1998. In Francia però a vincere sono stati i persiani per 1-2. Prima assoluta invece tra gli USA e il Galles, già affrontato un paio di volte in amichevole ma mai ai mondiali.

Le quote di 888sport delle partite degli USA

L'esordio degli USA contro il Galles, previsto il 21 novembre, coincide con il match più equilibrato, nella lavagna dei nostri bookmakers, della prima giornata, insieme a Messico - Polonia. Proprio contro la selezione guidata da Bale, probabilmente, la compagine statunitense si giocherà il passaggio agli ottavi di finale.

La vittoria di Pulisic e compagni nel girone che, secondo i pronostici, dovrebbe esser dominato dall'Inghilterra vale 8, mentre, tra le opzioni delle quote vincente Mondiale Qatar quello che sarebbe il primo titolo iridato moltiplica la puntata ben... 201 volte!

Per gli incontri degli Stati Uniti consigliamo di valutare sempre l'Over, visto che è una squadra sicuramente più forte nella fase offensiva che in quella di non possesso.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.
 

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.