Più che uno sport, il tennis è spesso stato definito un esercizio di una volontà ben precisa, quella di spedire la palla nel campo dell’avversario e fare in modo che l’avversario non riesca a fare la stessa cosa.

Le dimensioni del campo e l'altezza della rete

Le caratteristiche delle palline da tennis

A tennis si gioca in 2 o in 4

Punti, games e set

Le regole sul servizio

Le nuove regole del tennis

E per quanto possa sembrare semplice, in realtà è esattamente così, perché le regole del tennis non sono poi così tante. C’è un campo, ci sono delle linee e qualche avvertenza, ma per il resto non c’è moltissimo da sapere.

Le dimensioni del campo e l'altezza della rete

Per iniziare con quello che si deve invece sapere eccome, si parte dal campo, che può essere in diverse superfici (erba, terra, sintetico, cemento), ma che comunque ha sempre le stesse misure, espresse categoricamente nel sistema di misura imperiale, visto che il tennis è stato codificato nel Regno Unito: 78 piedi per 36, ovvero quasi 24 metri per quasi 11.

A metà campo è posta una rete, che è alta 1,07m ai lati e 0,914m al centro. Ogni metà campo è divisa da ulteriori linee. C’è si sono le due verticali dei corridoi, che nei match singoli delimitano il campo utilizzabile, che si trovano a 1,37m dalla linea laterale.

A 6,40m dalla rete, in orizzontale, ci sono le linee che delimitano l’area di battuta, divisa a metà da una linea verticale a metà rete. E poi attorno al campo stesso deve esserci ulteriore spazio che permetta ai tennisti di muoversi liberamente e che nelle gare internazionali è fissato a 3,65 metri ai lati della rete e di 6,40m a fondo campo.

Le caratteristiche delle palline da tennis

Se la scelta della racchetta, che pure nel corso degli anni ha subito parecchie evoluzioni nel materiale, è lasciata al tennista a seconda delle sue preferenze (anche se la misura standard è di circa 68 cm), non c’è invece molta possibilità di scelta per le palline.

Il regolamento prevede che la  palla da tennis abbia un diametro compreso tra i 6,54 e i 6,86 cm, con peso variabile dai 56 ai 59,4 g.

Per migliorare la stabilità e il rimbalzo, le palline utilizzate nel circuito professionistico sono pressurizzate, ma con l’utilizzo perdono le loro caratteristiche. Ecco perché ogni nove game (sette per le prime, visto che si usano anche per il riscaldamento) le palline vengono necessariamente sostituite.

A tennis si gioca in 2 o in 4

Le due tipologie di match sono il singolare e il doppio. La differenza, oltre ovviamente al numero di atleti in campo, è data da alcune particolarità. I due corridoi, che nel singolare non sono considerati parte del campo, nel doppio sono ancora validi, tranne che nella battuta.

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L’obiettivo del tennis è il punto, ovvero un colpo che termini nel campo avversario e che non venga respinto, che faccia almeno due rimbalzi o che, quando respinto, non termini nel proprio campo scavalcando la rete. È possibile rispondere a un colpo sia al volo che dopo un rimbalzo, tranne nel caso del servizio, che non può essere respinto al volo.

La palla deve essere colpita con la racchetta, che non può mai essere staccata dalla mano. Affinché un punto sia valido, basta anche che tocchi minimamente le righe, che vengono considerate parte interna del campo e dell’area che delimitano.

Punti, games e set

Una partita si gioca su set, a loro volta composti da game. Un game termina quando uno dei due tennisti ottiene quattro punti (che sono assegnati in una successione di 15, 30, 40, game), a meno che non si arrivi nella situazione di “deuce”, ovvero un punteggio di 40-40.

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In quel caso bisogna vincere due punti consecutivi, ottenendo prima un “vantaggio” e poi, concretizzandolo con il punto successivo, il game. I set, che possono essere tre o cinque a seconda della tipologia del torneo, si vincono portando a casa sei game. In caso di parità di cinque game a cinque, vince chi arriva prima a sette game.

E in caso di ulteriore parità si gioca il tie-break, un game decisivo che si vince con 7 punti e che aggiudica il set. I casi particolari sono rappresentati dai quattro tornei del Grande Slam (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon, US Open), che si giocano tutti al meglio dei cinque set e nel caso di parità per 6-6 nel quinto set hanno diversi metodi per risolvere la partita. Il più celebre è quello tuttora in vigore a Wimbledon, con la novità relativa alla durata di una partita di tennis, con il tie break solo sul 12-12.

Le regole sul servizio

Il momento più regolamentato è quello del servizio, anche detto battuta. Affinché una battuta sia valida, il tennista deve effettuarla da fermo e prima di colpire la palla deve avere entrambi i piedi dietro la linea di fondo e all’interno del prolungamento immaginario della linea della metà campo da cui sta servendo.

Il servizio è di un solo giocatore per tutta la durata del game e deve essere effettuato a punti alternati, cambiando lato ogni volta che uno dei due tennisti ottiene un punto. Per essere valido, un servizio deve terminare nell’area di battuta del lato di campo opposto a quello da cui si serve (per cui area sinistra per servizio da lato destro e viceversa).

Se il servizio si ferma a rete o esce fuori dall’area di battuta a chi batte viene assegnato un fallo, con la possibilità di servire di nuovo. In caso di doppio fallo, il punto viene assegnato a chi riceve.

Juan Martin del Potro indica il punto nel quale è caduta la pallina

C’è poi una particolarità, che è quella del “let”.

Se sul servizio la pallina tocca la rete ma entra comunque nell’area di battuta valida, il tennista può servire di nuovo come se fosse la prima battuta, senza dunque che gli venga assegnato il fallo e senza limite al numero di let consecutivi. Nel doppio il servizio spetta sempre allo stesso giocatore durante un game, con la squadra che serve che quindi si scambia a ogni punto, cosa che non accade agli avversari. 

Le nuove regole del tennis

Una volta apprese queste semplice regole, dunque, il tennis è uno sport parecchio semplice da seguire, anche grazie alle novità tecnologiche come l’occhio di falco, che permettono all’arbitro (che segue il match da una sedia rialzata) di prendere decisioni più accurate rispetto ai giudici di linea, che sono molto competenti ma comunque…umani. Tali innovazioni influiscono, naturalmente, anche sulle scommesse.

La Pliskova chiama un challenge a Wimbledon.

E con l’introduzione della tecnologia c’è anche la possibilità per i tennisti di chiedere per tre volte ogni set un challenge, sfidando una decisione presa dal giudice di sedia. Se chi chiede il challenge ha ragione, il punto si ripete e la chiamata non è “sprecata”. Se invece ha torto, perde sia il punto che la chiamata. Una novità in uno sport che per il resto non è cambi poi così tanto anche con i decenni…
 

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.