Quello del secondo portiere è un ruolo complicato. Se tutti i calciatori di movimento possono sperare di fare.. le scarpe, anzi gli scarpini, a qualche compagno, l’estremo difensore sa benissimo che è molto complicato entrare nell’undici che va in campo, a meno di qualche infortunio, di una squalifica o di un momento di forma molto negativo del titolare.
Fare il dodicesimo, nella maggior parte dei casi, significa scaldare la panchina per buona parte della stagione, ma anche farsi trovare pronti in caso di necessità pur non avendo assolutamente il ritmo partita. Dunque, è quasi logico che molti portieri non apprezzino questo ruolo in una rosa e che spingano per andare altrove e trovare minuti.
Ed è quindi complicato vedere estremi difensori di ottimo livello fare i secondi, figuriamoci come terzi portieri. Ma in certi casi succede eccome. Basterebbe pensare alla Juventus, che ha un dodicesimo di quelli importanti: Mattia Perin.
Mattia Perin il miglior secondo portiere
Il portiere di Latina potrebbe giocare da titolare in tantissime squadre italiane e non solo, eppure ha accettato il ruolo di dodicesimo in bianconero. E quando c’è stato da sostituire Wojcech Szczesny, Perin non si è fatto pregare, diventando grandissimo protagonista della striscia di vittorie e di clean sheet della squadra di Allegri nel girone di andata della Serie A 2022/23.
La Juventus dunque sa che, in caso di problemi al polacco, in panchina c’è un portiere in grado di sostituirlo senza far scendere la qualità della squadra. Ma del resto alla Continassa sono abituati, perchè negli anni scorsi a fare il secondo portiere c’è stato addirittura Gianluigi Buffon.
Il SuperGigi nazionale è tornato in bianconero dopo la breve esperienza al Paris Saint-Germain e si è messo a disposizione come riserva di Szczesny. Non esattamente quello che ci si aspetta da uno dei migliori estremi difensori della storia del calcio!
Che secondi portieri alle spalle di Szczesny
Il portiere polacco, comunque, vanta una schiera di secondi di livello davvero impressionante.
Quando era alla Roma, Szczesny è stato per una stagione il titolare in campionato, relegando alle partite nelle coppe un certo Alisson Becker, su cui poi i giallorossi hanno deciso di puntare, anche considerando che “Tek” era in prestito dall’Arsenal mentre il brasiliano era di proprietà del club capitolino.
Capitan Handanovic diventa secondo portiere
Anche all’Inter nella stagione 2022/23 in porta vanno sul sicuro.
Tra i pali ormai c’è definitivamente Andrè Onana, arrivato a parametro zero dall’Ajax e che ha scelto il 24 come numero maglia portiere; la sua titolarità è stato per un po’ insidiata, all'inizio della stagione d'esordio a San Siro, da una vera e propria leggenda dell’Inter, Samir Handanovic.
Lo sloveno, che è stato il capitano nerazzurro dell’ultimo scudetto, continua a combattere per la possibilità di dire ancora la sua e, dopo un decennio passato all’Inter, resta comunque un portiere in grado di fare la differenza nonostante la carta di identità dica ormai oltre 38 anni.
In Serie A non è comunque raro vedere situazioni simili, come dimostrano le ultime stagioni del Napoli, che ora ha puntato su Alex Meret, che però è stato a lungo in ballottaggio e spesso secondo di un collega più esperto come il colombiano Ospina.
E nella storia del nostro campionato ci sono situazioni in cui a volte un dodicesimo ha cambiato tutto, prendendosi il posto e rivelandosi fondamentale per le sorti della sua squadra.
Abbiati da secondo ad eroe rossonero
È il caso di Christian Abbiati, che nella stagione 1998/99 sfrutta la squalifica del titolare Sebastiano Rossi per diventare il titolare del Milan e mettere le mani (è il caso di dirlo) sullo scudetto.
Negli anni poi il portiere di Abbiategrasso accetta anche di fare il dodicesimo, come quando in rossonero arriva Dida, con cui c’è stato un continuo…scambio di titolarità nel primo decennio del nuovo millennio.
Le migliori coppie di portieri
Chi negli ultimi anni ha sempre avuto una coppia di portieri di altissimo livello è il Real Madrid. Ora come ora il dodicesimo è l’ucraino Andrij Lunin, ma non c’è da farsi ingannare dal fatto che non gioca molto. Il secondo di Thibaut Courtois è considerato un talento e ha portato la sua nazionale alla vittoria del Mondiale Under-20 del 2019, di cui è stato incoronato miglior portiere.
Il belga, però, gli lascia soltanto le briciole, visto che comunque anche lui è abituato a una concorrenza spietata. Negli ultimi anni Courtois ha infatti relegato in panchina un collega che ha vinto, da protagonista per le scommesse sportive, per tre volte la Champions League come Keylor Navas.
Il costaricano, dopo una stagione da secondo, ha deciso di andarsene al Paris Saint-Germain, per poi ritrovarsi però nella scomoda posizione di avere davanti qualcuno di ingombrante come Gigio Donnarumma.
E quando ha capito che anche al Parco dei Principi il club non avrebbe puntato su di lui, Navas ha deciso di volare in Premier League per giocare, vestendo la maglia del Nottingham Forest. Un caso decisamente a parte lo fa il Bayern Monaco, che nel corso degli anni ha dovuto…far fronte alla voglia di Manuel Neuer di non farsi sconfiggere dal tempo che passa.
Qualche stagione fa i bavaresi hanno portato a Säbener Straße Alexander Nubel, con l’idea di fargli un giorno prendere il posto del campione del mondo 2014. Neuer però è rimasto titolare indiscusso e Nubel è stato costretto a fare le valigie per giocare, accettando un prestito biennale al Monaco.
Ora in rosa il Bayern ha un altro dodicesimo di livello assoluto come Yann Sommer. Lo svizzero è stato acquistato…per necessità, dopo che Neuer si è fratturato una gamba sciando, ma non lo sta certo facendo rimpiangere.
Ma il fatto che l’ex Borussia Mönchengladbach abbia firmato un contratto fino al 2025 lascia presagire che al ritorno del tedesco ci sarà una bella lotta per i pali del club bavarese.
Un caso a parte poi lo fanno le nazionali, perchè i CT possono scegliere e hanno spesso a disposizione portieri di altissimo livello.
Dunque, è necessario che qualcuno faccia il dodicesimo pur essendo una stella. Succede a Ederson nel Brasile, dove è chiuso da Alisson, o a Ter Stegen in Germania, dove il dualismo tra il portiere del Barcellona e il solito Neuer è stato a lungo argomento di discussione.
E in Italia, portieri della Nazionale? Il numero uno azzurro ora è indiscutibilmente Donnarumma, ma la nuova generazione di estremi difensori, tra il già citato Meret e gli emergenti Carnesecchi e Vicario, fa dormire a Mancini sonni tranquilli: un ottimo dodicesimo, se dovesse servire, la nostra nazionale lo trova con una certa facilità…
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