Imprenditore straordinario, politico, uomo di sport, più volte sul tetto del Mondo! C’è qualcosa che Silvio Berlusconi non sappia fare? A guardare la sua storia, la risposta è evidentemente no.

Berlusconi al sesto posto su Forbes

Le attività del Cavaliere

I gioielli di Silvio tra tv, cinema e stampa

Il Presidente dei trionfi

Dal punto di vista finanziario, il Cavaliere è sempre stato uno degli uomini più attivi d’Italia e partendo da una società edile ha creato praticamente dal nulla un impero che spazia dalle comunicazioni alla grande distribuzione, senza dimenticare tanti, tanti altri rami.

Berlusconi al sesto posto su Forbes

Quando ha deciso di fare politica lo ha fatto sul serio, fondando Forza Italia e vincendo le elezioni al primo tentativo nel 1994, diventando Presidente del Consiglio, ruolo che ha ricoperto poi in altre due legislature. E nel momento in cui si è dedicato allo sport, ha prima reso grandissimo il Milan e altre società lombarde di vari sport, mentre ora cerca di portare in Serie A il suo nuovo amore calcistico, il Monza.

Insomma, una figura a tutto tondo, che da decenni ormai è nelle prime dieci posizioni degli uomini più ricchi d’Italia. La classifica di Forbes del 2021 lo inserisce al sesto posto, con un valore personale stimato a 7,6 miliardi di dollari. Normale, viste tutte le attività in cui, direttamente o con partecipazioni, è impegnato.

Le attività del Cavaliere

Attraverso le holding Gruppo Mediaset e Fininvest, infatti, Berlusconi ha quote di maggioranza relativa o assoluta di una serie di aziende sparse in tutta Italia e di tutte le dimensioni, che si parli di una capillare rete di agenzie immobiliari o di colossi della comunicazione. 

Silvio Berlusconi

Per parlare delle attività di Berlusconi non si può che iniziare dal Gruppo Mediaset, la holding che si occupa dei media e della comunicazione.

Il gruppo detiene il 100% di Mediaset, che gestisce qualsiasi aspetto che riguardi nuovi e vecchi media: reti televisive, pay TV, comunicazione pubblicitaria, testate giornalistiche, radio, internet, telecomunicazioni. Mediaset possiede anche quattro studi di produzione (due a Roma e due a Milano) e ha sedi di corrispondenza sparse in tutto il mondo.

I gioielli di Silvio tra tv

Le attività televisive del gruppo hanno interessato non solo l’Italia, ma anche diversi paesi europei come la Francia, la Germania e la Spagna. A Mediaset vanno aggiunte anche la Medusa Film e la Taodue, che invece si occupano entrambe di produzione e distribuzione televisiva cinematografica.

La prima gestisce anche sale cinematografiche (il gruppo The Space, assieme alla famiglia Benetton), mentre la seconda è un'apprezzata casa produttrice di fiction del mercato italiano.

Non solo TV e cinema, però, perché attraverso Fininvest Berlusconi nel corso dei decenni si è dedicato a tantissime altre attività, a partire da quella che riguarda la carta stampata. Nel 1991 Berlusconi è diventato azionista di maggioranza di Mondadori, la cui presidenza è delle figlia Marina.

Oltre alle storiche collane e a marchi come Rizzoli, Einaudi o Fabbri Editori, Mondadori controlla diversi periodici (Chi, Donna Moderna, TV Sorrisi e Canzoni) e il quotidiano Il Giornale, affidato a suo fratello Paolo, che ne è diventato azionista di maggioranza.

È stato dismesso invece il portfolio edile, con la cessione di Edilnord 2000 (erede della Edilnord originale, la prima geniale azienda di Berlusconi, che ha costruito Milano 2 e Milano 3) alla Pirelli.

Per dieci anni il Cavaliere è stato anche proprietario del gruppo Standa, rilevata dalla Montedison nel 1988 e poi ceduta nel 1998. Perfino il campo delle assicurazioni è stato conquistato, attraverso la creazione di Mediolanum, azienda che si è poi trasformata in gruppo bancario. E sempre a proposito di banche, Fininvest ha anche una piccola partecipazione in Mediobanca.

Il Presidente dei trionfi

Non si può però ignorare il lato sportivo degli investimenti di Berlusconi. Il suo periodo alla presidenza del Milan, dal 1986 al 2017, i rossoneri, sempre un'opzione per le scommesse vincenti hanno conquistato 8 campionati italiani, 1 Coppa Italia, 7 Supercoppe italiane, 5 UEFA Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, 5 Supercoppe UEFA e una Coppa del mondo per club FIFA.

In pratica, quasi una media di un trofeo all’anno, con picchi eccezionali come i periodi di Sacchi, Capello e Ancelotti. Tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta, Berlusconi ha provato a trasformare il Milan in una vera e propria polisportiva, che fino al 1991 era guidata da Fabio Capello. Tutte le squadre (esclusa quella di calcio) prendevano la sponsorizzazione Mediolanum e nel giro di pochi anni sono tutte riuscire a vincere.

Nella pallavolo il Gonzaga Milano ha vinto la Coppa delle Coppe e due Coppe del Mondo per club, l’Amatori di Rugby ha monopolizzato il campionato fino alla metà degli anni Novanta, la squadra di baseball ha portato a casa due coppe Italia e due Coppe delle Coppe e quella di hockey su ghiaccio tre scudetti e una Alpenliga.

Con lo scioglimento della polisportiva nel 1994, però, molte delle società hanno vissuto anni complicati e alcune hanno addirittura smesso di esistere, travolte da problemi economici.

Nel calcio, però, il successo è stato duraturo e questo fa ben sperare il Monza, acquistato da Fininvest nel 2018. La promozione in B è già arrivata e quella in A è stata sfiorata per le quote Serie A.

Ma conoscendo Berlusconi ed il Condor Galliani, facile attendersi un’altra storia di successo in tempi relativamente brevi…

*L'immagine di apertura è di Antonio Calanni (AP Photo). Prima pubblicazione 12 giugno 2021.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.