Il purgatorio del Cagliari è durato solo una stagione. I sardi, che erano retrocessi nel campionato 2022/23, sono infatti riusciti a tornare immediatamente in Serie A, anche se ci sono voluti i play-off e un gol, leggendario, all’ultimo minuto per riassaporare la massima categoria.

Con in panchina una leggenda del pallone come Sir Claudio Ranieri, la società guidata da Tommaso Giulini punta a rimanere tra i grandi e lo fa con un budget abbastanza importante per gli stipendi.

L’intera rosa del Cagliari costa infatti oltre 30 milioni di euro a stagione, una cifra molto più alta rispetto alle altre squadre che lottano per ottenere la salvezza, complici anche parecchi contratti in essere già dagli anni scorsi, quando la squadra era in A.

Il podio dei più pagati del Cagliari

Il calciatore più pagato del Cagliari è Andrea Petagna, con il suo contratto da 3,3 milioni di euro lordi a stagione fino al 2024, visto che il centravanti è in prestito dal Monza.

Dunque il paperone della squadra, tra quelli effettivamente di proprietà del club, è Nahitan Nandez. Il centrocampista uruguaiano ha infatti un accordo che gli permette di guadagnare 2 milioni di euro lordi a stagione, ma che scade nel 2024.

Lo stipendio di Nandez

Stesse cifre anche per Gianluca Lapadula, ma il centravanti della nazionale del Perù, ottima opzione di marcatore per le scommesse calcio ha anche qualche bonus che gli permette di raggiungere i 2,5 milioni, oltre ad avere un anno in più di contratto, con scadenza 2025.

Gli stipendi degli ultimi arrivati in Sardegna

Fuori dal podio c’è un altro calciatore in prestito, ovvero Eldor Shomurodov. L’attaccante uzbeko è arrivato dalla Roma, con il Cagliari che si è fatto carico del suo ingaggio da 1,9 milioni di euro netti.

Tra i nuovi arrivi dell’estate 2023 spicca il nome di Jakub Jankto. Il centrocampista ceco è tornato in Italia dopo qualche stagione tra Spagna e campionato di casa, firmando un biennale con i sardi che gli garantisce 1,8 milioni a stagione.

Cifre molto simili a quelle del contratto di Gaston Pereiro. Il trequartista uruguaiano è rientrato dal prestito al Nacional ed è nel quarto dei suoi cinque anni di contratto a 1,8 milioni di euro a campionato.

Quanto guadagna l'eroe Pavoletti

Scendendo a 1,5 milioni lordi c’è Marco Mancosu, che vedrà il suo accordo scadere nel giugno 2024. Stessa data di scadenza anche per Nicolas Viola, che quando si è unito al Cagliari nel 2022 ha firmato un biennale da 1,4 milioni a stagione.

Poco più giù c’è una strana coppia, quella composta da Marko Rog e da Leonardo Pavoletti. Il centrocampista croato, sempre più sfortunato per quanto riguarda i problemi fisici, ha un contratto fino al 2026, mentre il centravanti che ha segnato il gol del ritorno alle quote Serie A si accontenta di un accordo che termina nel 2024.

Pavoloso l'eroe della promozione 2023!

Per entrambi, comunque, lo stipendio è di 1,3 milioni di euro. Gli ultimi due giocatori della rosa del Cagliari che guadagnano più di un milione di euro lordi a stagione sono Zito Luvumbo ed Edoardo Goldaniga. L’attaccante angolano è uno dei calciatori con l’accordo più a lungo termine del club, con scadenza 2027, mentre per il difensore l’accordo termina nel 2024. Per entrambi c’è uno stipendio di 1,1 milioni di euro all’anno.

Per Matteo Prati un futuro da top player

A circa 900mila euro a stagione c’è una nutrita schiera di calciatori, che comprende Pantelis Hatzidiakos, Antoine Makoumbou, Paulo Azzi, Tommaso Augello e Boris Radunovic, mentre a 750mila euro all’anno ci sono Adam Obert, Alberto Dossena e Alessandro Deiola.

Scendendo ulteriormente si incontrano i 640mila euro di Mateusz Wieteska, i 570mila di Elio Capradossi e Gabriele Zappa e i 520mila di Ibrahim Sulemana.

A 440mila euro fino al 2028 spunta Matteo Prati, il calciatore con il contratto più lungo, seguito da Simone Scuffet a 380mila euro.

Matteo Prati

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy. Prima pubblicazione 20 dicembre 2021.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.