Quando si parla di calcio olandese vengono sempre in mente le varie incarnazioni del grande Ajax, oppure il PSV Eindhoven del triplete del 1988.

Ma la realtà è che tra i grandi club dei Paesi Bassi c’è anche quello che per primo ha portato il calcio arancione sul tetto d’Europa: il Feyenoord Rotterdam.

La straordinaria bacheca del Feyenoord

I biancorossi, che per le loro origini assai umili sono conosciuti come “il club del Popolo” hanno in bacheca ben 16 Eredivisie, 13 coppe dei Paesi Bassi, due coppe UEFA e soprattutto la Coppa dei Campioni 1970, vinta nella finalissima contro il Celtic.

E visto che l’ultimo titolo nazionale risale alla stagione scorsa, davanti alle altre due big, impossibile non considerare il Feyenoord parte della nobiltà calcistica, sia olandese che continentale.

Con Arne Slot il Feyenoord è tornato grande

La squadra è ormai dal 2021 nelle mani di Arne Slot, che in carriera ha vestito la maglia dell’altra squadra di Rotterdam, lo Sparta, ma che da allenatore ha preferito la panchina del De Kuip.

Il sensazionale pubblico di Rotterdam!

La rosa a sua disposizione è abbastanza ristretta, ma questo non sembra un problema per il tecnico, che da una parte ha un undici titolare parecchio ben definito e che in situazioni in cui servono forze fresche può contare sul florido vivaio del club, che nel corso dei decenni ha prodotto calciatori importantissimi nella storia del calcio olandese come il compianto Wim Hansen o l’attuale allenatore dei Glasgow Rangers Giovanni van Bronckhorst.

Il Feyenoord di Slot gioca con il modulo 4-2-1-3

Dunque il 4-2-1-3 di Slot, sempre favorito per le scommesse sportive quando si gioca al de Kuip, ha una connotazione ben definita, a partire dal portiere.

Tra i pali c’è infatti Justin Bijlow, cresciuto nelle giovanili del club e che a 26 anni ha già indossato parecchie volte anche la fascia da capitano. Si tratta anche del calciatore con lo stipendio più alto della squadra, quasi 3 milioni a stagione fino al 2026.

Bijlow e Geertruida i più pagati del Feyenoord

Anche in difesa le gerarchie sono ben salde. Il terzino destro titolare il classe 2000 Lutsharel Geertruida, che all’occorrenza può essere utilizzato anche come difensore centrale, uno che nelle ultime stagioni ha fatto un salto di qualità enorme, fino ad arrivare a valere 30 milioni di euro e giustificare il secondo ingaggio più alto della squadra, 2,5 milioni fino al 2025.

La sua riserva è l’olandese Bart Nieuwkoop, arrivato in questa stagione dai belgi dell’Union Saint-Gilloise, con un ingaggio da 600mila euro fino al 2027. Sull’altro lato della retroguardia il posto fisso ce l’ha un altro prodotto del vivaio, il classe 2001 Quilindschy Hartman, che praticamente da quando è entrato in pianta stabile in prima squadra non ha quasi mai saltato un minuto e che ha un contratto fino al 2026 da 720mila euro.

I due centrali sono David Hancko e Gernot Trauner. Lo slovacco, passato anche in Serie A dalla Fiorentina, è stato acquistato nel 2022 ed è diventato uno dei pezzi forti del club ed è anche nel mirino di molte big del Vecchio Continente, complice una valutazione di 35 milioni di euro. Per lui c’è il quarto stipendio più alto della rosa, 2,3 milioni fino al 2028.

L’austriaco è invece a Rotterdam nell’estate 2021, si è rivelato molto affidabile e non è mai stato messo in discussione, meritando un ingaggio di 900mila euro.

Anche a centrocampo non ci sono molte alternative a quella che è la vera e propria formazione tipo di Slot. I compiti difensivi sono affidati a Mats Wieffer, arrivato nel 2022 a parametro zero dall’Excelsior e ormai titolare inamovibile, nonostante un ingaggio da appena 420mila euro fino al 2027.

La gestione del gioco passa invece tra i piedi del classe 2001 Quinten Timber, cresciuto nel vivaio dell’Ajax, ma che è stato lasciato andare dai Lancieri ed è passato all’Utrecht prima di approdare a Rotterdam. Un bell’errore del club di Amsterdam, visto che ora il suo valore è di 22 milioni, con un contratto da 940mila euro fino al 2026.

Stengs guadagna 2,4 milioni a stagione

Il trequartista titolare è infine Calvin Stengs. A lungo considerato un prospetto di campione, il classe 1998 è tornato in patria dopo l’esperienza non positiva al Nizza, diventando però immediatamente la stella polare del Feynoord, offrendo gol e assist alla causa, in cambio del terzo stipendio più alto della rosa, 2,4 milioni all’anno fino al 2027.

Stengs

Il principale cambio in mediana è l’algerino Ramiz Zerrouki, acquistato nell’estate 2023 dal Twente, che ha firmato un contratto da 1,7 milioni fino al 2027. 

E anche in attacco il discorso non cambia, con due calciatori che quasi sempre si prendono la maglia da titolare. A sinistra la stella è il brasiliano Igor Paixao, arrivato dal Coritiba nel 2022, che ha preso il posto di Luis Sinisterra dopo la cessione del colombiano al Leeds, fino a diventare uno dei calciatori fondamentali del club biancorosso, che lo paga 780mila euro a stagione fino al 2027.

Quanto guadagna il centravanti Gimenez

Il centravanti titolare è invece il messicano Santiago Gimenez, che dal 2022, anno del suo approdo al De Kuip, ha segnato con costanza fino ad arrivare a valere 50 milioni e a meritare un rinnovo che lo ha portato a guadagnare 1,8 milioni l’anno fino al 2027.

Il chirurgico sinistro di Gimenez!

Normale, considerando che, come evidenziato dagli esperti di scommesse calcio, in maglia biancorossa il suo score è di oltre mezzo gol a partita!

A destra infine il Feyenoord ha perso Javairo Dilrosun, ceduto all’America nella sessione invernale 2024, e quindi Slot utilizza diversi calciatori in quella posizione, tra cui l’iraniano Alireza Jahanbakhsh (930mila euro a stagione fino a giugno 2024) o il giovane gambiano Minteh, arrivato in prestito dal Newcastle (260mila euro fino al termine della stagione).

Insomma, una manciata di ingaggi (appena sei) che superano il milione e una serie di contratti decisamente nella norma. Ma in fondo, se il soprannome della squadra è “il club del popolo”, ci sta che gli stipendi siano abbastanza… popolari!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy. Prima pubblicazione 4 aprile 2022.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.