Che lo si apprezzi o che lo si ami ben poco, di certo il RasenBall Lipsia è certamente una delle realtà più interessanti del calcio tedesco ed europeo degli ultimi anni. Nato nel 2009 per volere della Red Bull, che dopo il Salisburgo ha puntato anche sulla Bundesliga, il club è arrivato in pochi anni al massimo campionato e in alcune stagioni ha tentato di competere con il Bayern Monaco per il titolo.

La rosa del Lipsia

I gioielli del RasenBall

Dani Olmo e Andrè Silva, stelle della RB Lipsia

Gli stipendi dei calciatori del Lipsia

Anche in campo europeo le cose sono andate parecchio bene, come dimostra la semifinale raggiunta nel 2020 sotto la guida di Julian Nagelsmann, che poi è andato a portare le sue indubbie qualità proprio a Monaco di Baviera.

L’addio del tecnico ha un po’ scombussolato la società, che però ora si sta riprendendo grazie a Domenico Tedesco, altro allenatore giovane e dalle idee moderne che si adatta perfettamente all’idea di calcio che vuole proporre il Lipsia.

La rosa del Lipsia

La rosa a disposizione del tecnico classe 1985 è molto ampia e combina calciatori di livello internazionale e comprovata esperienza con giovani che sono stati individuati dal reparto scouting della Red Bull e che, come accaduto a parecchi ex come Werner, Upamecano o Keita, sono destinati a finire in una big per parecchi soldi.

In porta c’è uno dei veterani, l’ungherese Péter Gulácsi, che è anche il capitano della squadra. Il magiaro è a Lipsia ormai dalla stagione della promozione in Bundesliga e considerando che è uno dei pochi di quella squadra a essere rimasto inamovibile, per di più in un ruolo particolarmente complesso, si capisce come la società sia particolarmente felice del suo rendimento.

Peter Gulacsi, portiere e capitano del Lipsia!

Dietro di lui c’è come dodicesimo lo spagnolo Josep Martinez, scuola Barcellona, mentre sono a disposizione anche il giovanissimo Fabian Eutinger e il trentaseienne Philipp Tschauner, l’unico che per età si avvicina…a Tedesco.

Con il nuovo tecnico la squadra gioca costantemente con la difesa a tre e quindi ci sono parecchie opzioni nel ruolo nella rosa dei sassoni. Il veterano del reparto è un altro ungherese, Willi Orban, arrivato assieme a Gulacsi e quindi protagonista di tutti gli anni di Bundesliga della squadra, assumendo anche lui i galloni del capitano nelle passate stagioni.

Il giovane di ottime speranze della difesa è invece il croato Josko Gvardiol, inseguito da tutti i grandi club d’Europa, ma che ha preferito volare a Lipsia per continuare il suo percorso di crescita, prima di una quasi inevitabile affermazione a livello mondiale. Altro talento nato nel nuovo millennio è il francese Mohamed Simakan, acquistato nella scorsa estate dallo Strasburgo, che si è già preso il posto da titolare con una certa frequenza e che rappresenta il sostituto a lungo termine dei connazionali Upamecano e Konatè.

L’ultimo della lista, ma non certo perchè meno importante, è il nazionale tedesco Lukas Klostermann, arrivato diciottenne e cresciuto nel club, fino ad arrivare a prendersi oltre 15 presenze con la Mannschaft.

Con la difesa a tre, sono importantissimi gli esterni e anche in questo reparto Tedesco ha parecchie scelte. Sulla sinistra il titolare inamovibile è Angeliño, esterno spagnolo che non ha convinto Pep Guardiola al Manchester City, ma che nel sistema di gioco del Lipsia è in grado di fare la differenza sia per assist che in zona gol.

Angelino, mancino di qualità del Lipsia!

Sulla destra invece il protagonista è il transalpino Nordi Mukiele, un altro di quelli portati giovanissimi in Sassonia e che sono diventati calciatori in grado di dire la loro a livello continentale. La riserva di entrambi in caso di infortunio o di squalifica è Benjamin Henrichs, terzino tedesco polivalente, in grado di fare bene sia a destra che a sinistra. E poi, reduce da un grave infortunio, c’è anche Marcel Halstenberg, che gioca sulla fascia mancina ma che all’occorrenza può anche essere utilizzato come centrale di difesa.

Il centro del centrocampo è molto affollato, se non altro perchè i due centrali e i trequartisti, che ne giochi uno o due, spesso si…pestano i piedi.

Quelli che di solito giocano nella zona di campo più arretrata sono l’austriaco Konrad Laimer, il maliano Amadou Hadaira, lo statunitense Tyler Adams e il tedesco, ma nazionale sloveno, Kevin Kampl. Tutti e quattro possono svolgere indipendentemente compiti di copertura o costruzione del gioco, anche se dei quattro il più difensivo è certamente Adams, mentre Laimer è quello che si fa vedere più spesso anche vicino alla porta avversaria.

I gioielli del RasenBall

Ma il reparto con maggior talento è quello offensivo, perché tra trequarti e attacco ci sono calciatori in grado di fare la differenza in qualsiasi ruolo. Come la stella di questa stagione, il francese Christopher Nkunku, ex Paris Saint-Germain, che si è scoperto devastante sia come seconda punta con il vizio del gol, anche come opzione di marcatore per il calcio scommesse, che sugli esterni, in particolare sulla destra.

Un altro dei predestinati di casa Red Bull è l’ungherese Dominik Szoboszlai, anche lui cercato da tutte le migliori squadre del Vecchio Continente ma spedito nella…squadra A dopo aver fatto faville a Salisburgo. Il magiaro gioca prevalentemente a sinistra, ma non disdegna di operare in zona più centrale. Un identikit perfetto anche per uno dei veterani della squadra, lo svedese Emil Forsberg, a Lipsia da quasi un decennio e da sempre re degli assist della squadra sassone, sia su azione che da calcio piazzato.

La bellissima esultanza dello svedese Emil Forsberg!

Dani Olmo e Andrè Silva, stelle della RB Lipsia

Da lui sta imparando lo spagnolo Dani Olmo, nato nel Barcellona e cresciuto tantissimo alla Dinamo Zagabria e ora nel mirino delle big di Spagna, nonché fondamentale pedina delle Furie Rosse di Luis Enrique. E il centravanti…chi lo fa?

L’ex milanista Andrè Silva, che in Germania ha ritrovato il fiuto del gol che sembrava aver smarrito in Serie A, con numeri molto positivi in tutte le competizioni sia per reti che per contributo ai gol dei compagni. E poi c’è il danese Yussuf Poulsen, il più classico degli attaccanti tattici, che segna poco ma che è fondamentale per gli equilibri.

Poulsen è arrivato quando il Lipsia era ancora in Terza Divisione e nel corso degli anni, con il lavoro, si è guadagnato sia il posto da titolare in una semifinale di Champions che quello nella sua nazionale in manifestazioni importanti come gli Europei.

Gli stipendi dei calciatori del Lipsia

Quanto costa allestire una squadra del genere, tra le favorite per le quote vincente Europa League? In cartellini, abbastanza, perché la Red Bull non si fa certo scrupoli a pagare parecchio dei calciatori giovanissimi ma dal potenziale enorme.

Per quanto riguarda gli stipendi, però, il discorso cambia, perché il club può permettersi di mettere sotto contratto i calciatori per cifre assai ragionevoli. Se poi esplodono, gli ingaggi aumentano di conseguenza (o i giocatori vengono ceduti per cifre importanti a una squadra che gli aumenta l’ingaggio).

Ne deriva dunque che, escluso il caso di Andrè Silva, che guadagna circa 4 milioni di euro netti a stagione, al massimo gli altri calciatori superano di poco il tetto dei due milioni netti, come i veterani Forsberg e Poulsen o le stelle Angeliño e Szoboszlai.

Andrè Silva in gol in Champions contro il PSG!

La maggior parte dei giovani, come Haidara, Sikaman o persino un talento come Dani Olmo, guadagnano cifre molto basse, il che contribuisce al mantenimento di un monte ingaggi relativamente contenuto. Perché è vero che la Red Bull non bada a spese, ma quando comanda un’azienda celebre in tutto il mondo, anche far quadrare i conti è importante!
 

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.