Cristian Stellini
Stipendio Stellini: come Landucci per Allegri, chi trova un amico trova un tesoro e nel calcio se un allenatore trova un vice di cui fidarsi ciecamente se lo tiene ben stretto.
Questa, in sintesi, è la storia di Cristian Stellini, nato a Cuggiono nel 1974, e attualmente allenatore in seconda del Napoli di Antonio Conte.
Stellini difensore affidabile
La carriera da calciatore di Stellini, difensore centrale e all’occorrenza anche terzino, lo ha visto partire dal Novara nel 1992 per poi indossare le maglie di SPAL e Ternana durante tutti gli anni Novanta.
L’approdo al Como nel 2000 è stato seguito da due promozioni consecutive e dalla prima stagione in A, categoria poi frequentata brevemente con la maglia del Modena. Poi per lui cinque anni al Genoa (di nuovo con due promozioni) e le ultime stagioni al Bari, conquistando di nuovo la massima categoria e chiudendo dopo un campionato di A.
La coppia vincente Conte - Stellini
Ma soprattutto, a Bari Stellini incrocia il suo cammino con quello di Conte. Il tecnico leccese è reduce dalla sua prima esperienza, quella di Arezzo, e arriva al San Nicola nel gennaio 2008 per condurre la squadra alla salvezza.
Nonostante lo scetticismo (dovuto proprio alla provenienza leccese del tecnico), Conte non solo ottiene l’obiettivo, ma nella stagione successiva vince il campionato, per poi lasciare la panchina biancorossa per approdare al Siena.
Ed è proprio in Toscana, nel 2010, che Stellini e l’allenatore si ricongiungono, stavolta dalla stessa parte del campo. L’ex difensore diventa collaboratore di Conte e lo segue anche a Torino, nella prima delle stagioni passate alla Juventus. Ma nel 2012, dopo l’inatteso, scudetto bianconero, Stellini si dimette a causa del suo coinvolgimento in uno scandalo riguardante alcune partite del Bari quando era ancora calciatore.
Dunque, il duo si spezza e mentre Conte continua a fare benissimo con la Juventus, poi si prende per due anni la nazionale e va a portare il suo calcio vincente in Premier League, al Chelsea, Stellini fa un passo indietro.
Le esperienze da primo di Stellini
Tra il 2015 e il 2017 allena la Primavera del Genoa, per poi ottenere la sua prima panchina da numero uno, quella dell’Alessandria in Serie C. L’esperienza in Piemonte però non è positiva e termina con un esonero dopo 16 partite.
Nel momento peggiore, però, l’amico Antonio si ricorda di lui. Conte e Stellini tornano di nuovo a lavorare insieme nel 2019, quando il tecnico leccese fa ritorno in Serie A alla guida dell’Inter e, in seguito alla separazione con il suo storico vice Angelo Alessio, sceglie come secondo proprio il lombardo.
Dopo una prima stagione interlocutoria, i nerazzurri vincono, da favoriti per le scommesse sportive, il titolo nell’annata 2020/21, ma Conte lascia la Pinetina da vincente e con lui tutto lo staff opta per la risoluzione, Stellini compreso.
Stellini al Tottenham in Premier League
L’avventura successiva è in Premier League, quando Conte viene chiamato al capezzale del Tottenham per sostituire in corsa Nuno Espirito Santo. Il tecnico leccese porta con sé Stellini, che nei quasi due anni passati dalle parti di White Hart Lane si ritrova per due volte alla guida degli Spurs. La prima è nel febbraio 2023, quando Conte è costretto a fermarsi per una manciata di partite a causa di un intervento alla cistifellea.

Durante la convalescenza del tecnico, Stellini guida il Tottenham a tre vittorie di spessore, contro Manchester City, West Ham e Chelsea, guadagnandosi la fama di portafortuna della squadra. Anzi, considerando tutte le volte che ha dovuto sostituire Conte anche per squalifica tra Inter e Tottenham, il numero due degli Spurs mette su una striscia clamorosa di 8 vittorie in altrettante partite.
La sua imbattibilità però termina nell’ultimo match prima del ritorno del tecnico leccese, la sfida di FA Cup contro lo Sheffield United, persa per 1-0.
Neanche un mese dopo, le frizioni tra Conte e la società portano il tecnico e il numero uno Daniel Levy a una separazione consensuale. Stavolta però Stellini non si dimette assieme al primo allenatore, perchè il Tottenham gli propone di rimanere come numero uno fino al termine della stagione, affiancato dall’ex calciatore degli Spurs Ryan Mason come vice. Ma il talismano Stellini sembra aver perso il suo smalto.
Nella prima partita, contro l’Everton, il Tottenham si vede raggiungere sull’1-1 negli ultimi minuti. Dopo una vittoria contro il Brighton arriva una sconfitta casalinga per 2-3 contro il Bournemouth, di nuovo con un gol subito in pieno recupero.
A decidere la sorte di Stellini è la partita contro il Newcastle, in cui il Tottenham va sotto 5-0 in 21 minuti, per poi terminare il match sul 6-1. A quel punto Levy solleva dall’incarico l’italiano, lasciando la squadra in mano a Mason fino al termine della stagione.
Stellini in panchina nel match scudetto
Dopo l’anno sabbatico di Conte, la coppia si ricompone anche a Napoli quando nel giugno 2024 il tecnico leccese si prende la panchina partenopea. E già il primo anno è foriero di successi, perchè al termine del campionato 2024/25 è proprio il Napoli a laurearsi campione d’Italia, dopo aver superato l’Inter nelle ultime giornate del torneo.
Merito anche…del talismano, che anzi, stavolta si prende il palcoscenico più importante. Stellini sostituisce infatti lo squalificato Conte addirittura nel match scudetto, quello contro il Cagliari, entrando a pieno titolo nella storia del quarto tricolore degli azzurri.
Stipendio Stellini
Ma quanto guadagna Stellini da vice di Conte? Non ci sono cifre ben precise, ma per quanto riguarda la situazione a Napoli il costo netto dell’intero staff del tecnico leccese, che oltre al suo vice comprende anche il team manager Lele Oriali, Gianluca Conte, fratello dell’allenatore e match analyst, il preparatore atletico Costantino Coratti e l’ex attaccante Elvis Abbruscato è di poco più di un milione di euro.
Bisogna però prendere questa cifra anche in relazione a uno stipendio, quello di Conte, che è decisamente più basso di quello percepito al Tottenham. Al Diego Armando Maradona l’allenatore campione d’Italia guadagna 6,5 milioni all’anno, mentre a Londra si arrivava a 18 milioni.
Logico dunque immaginare compensi perlomeno raddoppiati, se non triplicati, anche per lo staff. E se si considera il pur breve periodo da tecnico della prima squadra a White Hart Lane, è facile pensare che Stellini abbia guadagnato in carriera più della maggior parte degli allenatori in seconda, tipo Farris prima di andare in Arabia…
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