Quella che si svolge in Australia e Nuova Zelanda è la nona edizione dei mondiali di calcio femminile, una manifestazione nata nel 1991 per volontà della FIFA.

L’edizione 2023, giocata in Oceania, offre la possibilità di disputare il torneo nel settimo e ottavo paese diverso, visto che la competizione si è giocata già due volte in Cina (nel 1991 e nel 2007), due negli Stati Uniti (1999 e 2003) e una in Svezia (1995), Germania (2011), Canada (2015) e Francia (2019). Ecco come sono andate le edizioni passate della manifestazione.

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Il primo Mondiale per le donne si gioca in Cina

L’edizione inaugurale si è disputata in Cina nel 1991 e ha visto partecipare 12 squadre, che si sono affrontate in tre gironi da quattro.

Alla fase a eliminazione diretta si sono qualificate le prime due di ogni girone più le due migliori terze. Agli ottavi è terminata la corsa dell’Italia, eliminata ai tempi supplementari dalla Norvegia dopo aver concluso il suo gruppo al secondo posto.

La finalissima a Canton se la sono giocata la stessa Norvegia e gli Stati Uniti e il Mondiale è terminato con la prima vittoria a stelle e strisce, grazie al 2-1 firmato dalla doppietta di Michelle Akers, anche capocannoniere del torneo.

La Norvegia vince in Svezia nel 1995

Nel 1995 in Svezia la formula resta la stessa, con l’Italia assente, e stavolta la Norvegia si vendica. Le scandinave eliminano gli Stati Uniti in semifinale e vincono il torneo battendo per 2-0 la Germania nella finale giocata a Solna.

Il successo delle coppe negli States

Nel 1999 si vola negli Stati Uniti, con l’ampliamento delle partecipanti a 16 squadre. Stavolta l’Italia c’è, ma le azzurre non riescono a superare un girone molto complicato, finendo dietro a due potenze come Brasile e Germania.

Questo Mondiale è molto combattuto, come dimostra il fatto che alle semifinali arrivano quattro nazionali (Cina, Norvegia, Stati Uniti e Brasile) provenienti da quattro confederazioni diverse.

All’ultimo atto, in un Rose Bowl di Pasadena gremito da 90mila spettatori, si sfidano Cina e Stati Uniti, con le statunitensi che vincono ai calci di rigore e con l’iconico festeggiamento di Brandi Chastain, che si sfila la maglia dopo aver realizzato il penalty decisivo.

Brandi Chastain

Anche nel 2003 si gioca negli USA e stavolta l’Italia non è presente. È il Mondiale della Germania, guidata da Birgit Prinz, che si aggiudica il premio come migliore giocatrice e anche quello di capocannoniere.

Le teutoniche battono gli USA campioni in carica in semifinale e si impongono nella finale giocata a Carson per 2-1 contro la Svezia grazie al golden gol di Mia Künzer.

Il Brasile e la fenomenale Marta

Nel 2007 si torna in Cina e anche stavolta non c’è l’Italia. In compenso, si fa vedere il Brasile, che ottiene la sua miglior prestazione mondiale.

Guidate da Marta, miglior giocatrice, capocannoniere e futura migliore marcatrice nella storia della competizione, le verdeoro vincono tutte le partite fino alla finale, ma a Shanghai si trovano di fronte la Germania, che si impone per 2-0 (con gol anche della solita Prinz) e firma la sua doppietta iridata.

Marta

Nel 2011 il torneo torna in Europa e si disputa in Germania, per l’ultima edizione con 16 partecipanti (e ancora senza le azzurre). Alle tedesche non riesce il tris, complice la clamorosa sconfitta ai quarti di finale contro il Giappone ai tempi supplementari.

Le nipponiche continuano a stupire il mondo, eliminando poi la Svezia e battendo in finale i favoritissimi Stati Uniti ai calci di rigore, per il loro primo e finora unico titolo iridato.

Nel 2015 si gioca in Canada e le squadre partecipanti diventano 24, ma anche stavolta l’Italia non si qualifica, per la quarta assenza consecutiva.

Questa edizione vede la rivincita degli Stati Uniti, guidati da Carli Lloyd capocannoniere, che segna tre reti nel 5-2 con cui la squadra a stelle e strisce restituisce al Giappone lo smacco di quattro anni prima.

USA Campione in carica

L’edizione 2019 si è invece disputata in Francia e ha visto il ritorno dell’Italia, che è arrivata fino ai quarti di finale prima di cedere ai Paesi Bassi.

A vincere sono stati di nuovo gli Stati Uniti, stavolta con la stella Megan Rapinoe, che in finale hanno avuto la meglio proprio contro le olandesi.

L'esultanza di Megan Rapinoe!

La favorite del Mondiale femminile 2023

Come andrà dunque il Mondiale 2023, il primo a 32 partecipanti? La squadra da battere, neanche a dirlo, restano gli USA, costantemente al primo posto del ranking mondiale e favorite per le scommesse sportive!

Tra le favorite ci sono anche la Svezia, la Germania, il Giappone, i Paesi Bassi e la Spagna, che si presenta sulla scia dei trionfi del Barcellona e che, infortuni permettendo, potrà schierare Alexia Putellas, due volte Pallone d’Oro nelle ultime due stagioni.

E l’Italia? Le azzurre possono essere la rivelazione, ma devono affrontare un girone complicato con Svezia, Sudafrica e Argentina. La scorsa edizione, però, dimostra che le ragazze sono in grado di giocarsela con tutti…

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.