La cessione da parte del Milan di Sandro Tonali ha fatto parecchio discutere. Il centrocampista sembrava infatti destinato a passare in rossonero buona parte della sua carriera e magari a diventare il capitano della squadra per cui ha sempre tifato.

Ma quando il Newcastle, forte dei soldi del fondo saudita PIF che ha da poco rilevato il club, ha sferrato l’attacco a suon di milioni, il Milan ha ricevuto un’offerta che non si poteva proprio rifiutare.

I 70 milioni di euro più bonus pattuiti con gli inglesi rappresentano la cifra più alta mai sborsata per un calciatore italiano (superando di gran lunga Jorginho, pagato 57 milioni dal Chelsea), ma soprattutto la cessione più remunerativa della storia rossonera. Ed ecco chi è stato…stracciato da Tonali.

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Kakà al Real Madrid per 67 milioni

Prima dell’addio di Tonali, a far piangere i tifosi del Milan ma a far ridere le casse del club era stato Kakà. Nel 2009 il brasiliano viene ceduto al Real Madrid per 67 milioni di euro, lasciando un vuoto difficilmente colmabile in casa rossonera ma permettendo alla società di fare una gran bella plusvalenza.

Kakà bandiera del Milan!

E dire che sei mesi prima il Milan di milioni poteva guadagnarne addirittura 105, ma poi il trasferimento del Pallone d’Oro 2007 al Manchester City era saltato per la volontà del calciatore di rimanere a Milano.

Il Chlelsea paga Sheva 44 milioni

A proposito di Palloni d’Oro, anche il numero 3 della lista ha vinto il premio di France Football da favorito per le quote serie A: si parla di Andriy Shevchenko, ceduto nel 2006 al Chelsea di Abramovich per 44 milioni di euro.

Sheva con il Pallone D'Oro

L’esperienza di Sheva a Londra però è tutto fuorchè memorabile e due anni dopo l’ucraino torna a San Siro in prestito per l’ultima delle sue stagioni in rossonero.

Tra flop e Paquetà venduto troppo presto

La cessione di Tonali spinge fuori dal podio Thiago Silva. Il difensore brasiliano è stato ceduto al Paris Saint-Germain nel 2012 per 42 milioni di dollari, in un’estate in cui il club rossonero è stato costretto a fare cassa cedendo i pezzi migliori della rosa.

In quinta posizione c’è un altro difensore, ma dalla storia milanista molto diversa da quella del verdeoro. Leonardo Bonucci resta infatti a Milanello appena una stagione, prima di decidere di tornare alla Juventus.

Nell’estate 2018, a neanche 12 mesi dal suo acquisto, l’azzurro fa le valigie direzione Continassa in cambio di 35 milioni di euro versati dai bianconeri nelle casse del Milan.

Seguono nella lista delle cessioni eccellenti del Milan due dei più recenti flop di mercato rossoneri. Al sesto posto c’è infatti il polacco Krzysztof Piatek. L’attaccante viene portato a Milanello nel gennaio 2019, spendendo 35 milioni di euro più bonus per strapparlo al Genoa.

Il suo impatto però non è quello atteso e appena un anno dopo il giocatore viene ceduto all’Hertha Berlino per 24 milioni più bonus. Storia molto simile quella di Lucas Paquetà, che diventa rossonero anche lui nel gennaio 2019 e anche lui per 35 milioni.

Paquetà con la maglia della Selecao!

Di diverso c’è solo che il brasiliano ex Flamengo resta al Milan sei mesi più del polacco, prima che il club riceva 23,5 milioni da parte dell’Olympique Lione nel settembre 2020.

Lo scambio di mercato del secolo

All’ottavo posto c’è un nome che ai più giovani forse non dirà molto, quello di Francesco Coco. Il terzino sinistro, cresciuto nel vivaio rossonero, ha talento ma è spesso fermato dagli infortuni. Nel 2002 l’esterno è protagonista di uno scambio tra i due club di Milano e finisce all’Inter in cambio di Clarence Seedorf.

Nell’affare ci guadagnano certamente i rossoneri, anche perché i due calciatori vengono valutati entrambi 22,5 milioni di euro. Al nono posto c’è un’altra cessione abbastanza recente, quella di Suso.

L’esterno offensivo spagnolo costa ai rossoneri molto poco, considerando che arriva dal Liverpool per 1,3 milioni. Dopo cinque anni al Milan lo spagnolo decide di tornare in patria, grazie al Siviglia che nel gennaio 2020 lo prende in prestito e nell’estate successiva lo riscatta, versando un totale di 21,7 milioni nelle casse del club.

Anche Ibra in classifica

Chiude la top 10, anche se non è certamente uno abituato a ritrovarsi nelle retrovie, un certo Zlatan Ibrahimovic. L’ex centravanti svedese lascia il Milan per la prima volta nel 2012, dopo essere stato protagonista dello scudetto rossonero numero 18 un anno prima.

La sua cessione è dolorosa ma necessaria, perché i 21 milioni di euro pagati dal Paris Saint-Germain (assieme agli oltre 40 per Thiago Silva) servono per far quadrare i conti societari.

Ma l’amore tra Zlatan e i rossoneri non si spegne, visto che il Colosso di Malmö è tornato a Milanello nel 2020 e ha contribuito a un altro scudetto milanista, oltre a concludere la sua incredibile e vincente carriera proprio a San Siro con la maglia del Diavolo.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.