Cos’hanno in comune Alfredo Binda, Eddy Merckx e Oscar Freire? Hanno vinto per tre volte il Campionato mondiale su strada, ma nessuno di loro è riuscito a farlo per tre anni consecutivi. Lo slovacco Peter Sagan tenterà l’impresa, mai riuscita a nessuno nella storia del ciclismo, di portare a casa la tripletta sul percorso norvegese di Bergen, domenica 24 settembre.
Un circuito di 19 km che i corridori ripeteranno dodici volte, per un totale di 267 km: un percorso di difficile interpretazione, che si presta anche a fughe da lontano per chi volesse tentare la fuga solitaria, sfuggendo ai giochi di squadra e alle schermaglie tra i big designati.
Fresco della vittoria numero 100 da professionista, Peter Sagan sarà l’uomo da battere e avrà, inevitabilmente, gli occhi di tutti i partecipanti puntati su di lui, pronti a studiare le sue mosse. Il punto debole di Sagan è sicuramente la squadra: la formazione slovacca non è di livello e, quindi, potrebbe andare in difficoltà nel supportare il suo campione e preparargli la strada per la vittoria. L’Italia da Cassani, invece, manca di punte, ma è forte proprio del suo collettivo, come ha raccontato lo stesso commissario tecnico in una recente intervista a Quotidiano.net: «La nazionale italiana è in forma. Non la più forte in gara, ma desiderosa di correre da squadra. Trentin fino alla Vuelta ha fatto il gregario: gli hanno offerto la chance da capitano e ha vinto quattro tappe. Viviani ha conquistato un paio di classiche in agosto. E Colbrelli ha dimostrato di esser pronto a centrare successi importanti. Sarà un’Italia che darà il meglio, conscia delle sue capacità e dei suoi limiti».
Tra i favoriti va sicuramente menzionato il polacco Michał Kwiatkowski, già campione del mondo nel 2014 a Ponferrada e oro nellacronosquadre nell’edizione dell’anno precedente sulle strade della Toscana. Kwiatkowski va considerato a tutti gli effetti il vero anti Sagan, l’uomo che più di tutti potrà creare problemi allo slovacco e contendergli la maglia iridata fino all’ultimo chilometro.
Altri corridori da tener d’occhio nella corsa di Bergen sono le nove punte di diamante del Belgio: Philippe Gilbert, Dylan Teuns, Tim Wellens, Jasper Stuyven, Oliver Naesen, Tiesj Benoot, Jens Keukeleire e Julien Vermote. Uno che potrà dire la sua è certamente il colombiano Fernando Gaviria, senza dimenticare i due norvegesi idoli di casa, Edvald Boasson Hagen e il campione europeo Alexander Kristoff.
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