Quando qualche anno fa chiesero a Josè Mourinho quale dei calciatori da lui allenati avrebbe avuto una carriera importante da tecnico, il portoghese non ha praticamente avuto dubbi: “Xabi Alonso”.

E sembra proprio che, come gli succede abbastanza spesso, lo Special One avesse ragione, perché lo spagnolo si sta imponendo come uno dei giovani tecnici più promettenti del calcio europeo e sta facendo grandi cose alla guida del Bayer Leverkusen.

Anche i numeri sono travolgenti, con un'incredibile sequenza stagionale, Europa League compresa, ancora aperta, di 46 partite senza sconfitte con 11 gol, compresi quello a Dortmund e nell'incontro casalingo contro lo Stoccarda, oltre il novantesimo! 

Dopo aver riscritto la storia dell'ex... Neverkusen, vincendo la Bundes 2024 con 5 turni di anticipo, dopo 11 successi consecutivi del Bayern, nel 2025 resterà in Renania, ma Xabi sarà presto il tecnico di un top club ancora più importante del Bayer!

Xabi Alonso allenatore anche da calciatore

Del resto, la carriera di Xabi Alonso e la sua posizione in campo lo rendevano già un ottimo candidato per la panchina. Il basco, nato nel 1981 a Tolosa (ma non quella in Francia!) ha vinto da calciatore praticamente tutto quello che si poteva.

Il centrocampista è cresciuto nella cantera della Real Sociedad e ha esordito nella prima squadra nella stagione 1999/2000, prima di passare una stagione in prestito all’Eibar.

Di ritorno a San Sebastian, Alonso si è immediatamente preso il centrocampo della Real, diventando un titolare fisso e ottenendo anche le prime convocazioni in nazionale. Le sue prestazioni colpiscono un connazionale, Rafa Benitez, che decide di spendere 1,5 milioni di sterline per portarlo al Liverpool.

Xabi Alonso in Premier contro lo United

Ad Anfield il basco si impone come uno dei migliori registi al mondo, sia per la visione di gioco che per la capacità di calcio, espressa nelle sue celebri verticalizzazioni ma anche nei tiri dalla distanza.

Resta cinque stagioni in Inghilterra, vincendo con i Reds una FA Cup, una Community Shield, una Champions League e una Supercoppa Europea, prima di trasferirsi al Real Madrid.

I Blancos lo pagano 35 milioni di euro, ma sono soldi decisamente ben spesi. Xabi Alonso diventa il metronomo delle Merengues e gioca il suo miglior calcio nelle tre stagioni in cui sulla panchina del Real trova proprio Josè Mourinho, di cui diventa un fedelissimo. Anche al Santiago Bernabeu rimane per cinque stagioni, vincendo, sempre da favorito per le scommesse calcio una Liga, due Cope del Rey, una Supercoppa di Spagna, nonché la seconda accoppiata Champions-Supercoppa Europea, conquistando la Decima sotto la guida di Carlo Ancelotti.

Per completare l’elenco dei grandi maestri con cui giocare manca solo Pep Guardiola e infatti il basco chiude la carriera al Bayern Monaco con in panchina il catalano, vincendo tre volte la Bundesliga, oltre a una Coppa di Germania e a una Supercoppa.

Ah, senza poi dimenticare che per oltre un decennio il centrocampista ha fatto parte della nazionale spagnola, diventando l’unico in grado di scalfire il dominio della mediana da parte dei centrocampisti del Barcellona e conquistando con le Furie Rosse la Coppa del Mondo 2010 e i Campionati Europei nel 2008 e nel 2012.

Xabi Alonso in Nazionale

Xabi ha già allenato il Real

Una volta appesi gli scarpini al chiodo nel 2017, Alonso non ha decisamente perso tempo e ha subito preso il patentino di allenatore UEFA, partecipando allo stesso corso di altri colleghi celebri come Xavi e Raul.

A offrirgli subito una panchina è stato il Real Madrid, che lo ha messo alla guida della formazione Infantil A nella stagione 2018/19. E dire che il basco si sia presentato bene rischia di essere un eufemismo, visto che i giovani della cantera dei Blancos hanno vinto il loro campionato senza perdere neanche una partita.

A quel punto lo ha cercato la Real Sociedad, che gli ha affidato la panchina della squadra B, in Segunda Division B. Dopo la prima stagione, terminata con un quinto posto, per Xabi Alonso è arrivata la promozione in Segunda Division attraverso la vittoria del campionato. 

Il Leverkusen vola con Alonso in panchina

E il fatto che nell’annata successiva la Real B sia retrocessa non ha per nulla spaventato il Bayer Leverkusen, che nell’ottobre 2022 ha scelto lo spagnolo per sostituire lo svizzero Gerardo Seoane.

In campionato le Aspirine arrivano seste, mentre nelle coppe i rossoneri arrivano terzi nel girone di Champions League, retrocedendo così in Europa League dove raggiungeranno la semifinale, arrendendosi solamente di fronte alla Roma di Mourinho.

Ma per Xabi Alonso i primi mesi sono stati di ambientamento, perché nella stagione 2023/24 il Bayer è partito a tutta velocità, prendendosi il primo posto provvisorio in Bundesliga rimanendo imbattuto e superando di slancio il girone di Europa League con 6 vittorie, mai in discussione per le relative scommesse sportive, in altrettante partite.

La carica di Mister Xabi Alonso

Questi ottimi risultati gli hanno garantito il rinnovo di contratto da parte del club, che gli ha fatto firmare un accordo che terminerà nel giugno 2026 e che fa guadagnare al tecnico spagnolo 6 milioni di euro a stagione.

Si tratta del secondo miglior ingaggio per un allenatore in Bundesliga, dietro soltanto agli oltre 10 milioni di Thomas Tuchel al Bayern.

Il modulo che utilizza Xabi Alonso

Dal punto di vista tattico, Xabi Alonso è abbastanza camaleontico, ma ha un paio di moduli che utilizza con più frequenza degli altri.

Nelle tre stagioni con la squadra B della Real Sociedad ha alternato il 4-3-3 al 3-4-2-1, mentre a Leverkusen ha quasi sempre preferito quest’ultimo, assieme a varianti come il 3-4-3 puro o il 3-1-4-2, il modulo che più premia il ruolo di regista davanti alla difesa, evidentemente a lui molto caro.

Ovviamente, visto il percorso finora, il Bayer Leverkusen è nettamente la squadra più forte che lo spagnolo abbia mai allenato, ma le cose potrebbero cambiare in non molto tempo.

Quale sarà la prossima panchina di Xabi

Si fa infatti un gran parlare della possibilità che Xabi Alonso finisca a breve sulla panchina di una big, in particolare su quella di due squadre con cui ha già giocato: il Real Madrid e il Liverpool.

Alla Casa Blanca l’ex centrocampista andrebbe a succedere a un tecnico che lo ha allenato, Carlo Ancelotti, ma anche a rinverdire la tradizione degli allenatori con un passato in campo con i Blancos (Zinedine Zidane, ma anche Vicente Del Bosque, Jorge Valdano o Bernd Schuster).

Ad Anfield invece si troverebbe a prendere l’eredità di Jurgen Klopp, ma anche in questo caso seguirebbe i passi delle leggende dei Reds che si sono sedute in panchina come Kenny Dalglish.

Quel che sembra abbastanza certo è che, nonostante una carriera da allenatore relativamente breve, lo spagnolo pare avere le carte in regola anche per gestire calciatori di caratura superiore.

Il carattere sempre dimostrato in campo e i trofei da protagonista ottenuti in una carriera inavvicinabile quasi per chiunque potrebbero essere abbastanza per placare i bollenti spiriti di chi vuole essere al centro dell’attenzione. E poi, sempre meglio non dimenticare che si parla di un basco: gente sincera, onesta e che…non è il caso di far arrabbiare!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy. Prima pubblicazione 20 dicembre 2023.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.