Allenatori giovani: dopo il passaggio di Christian Chivu all’Inter, al Parma si sono rimboccati le maniche per capire chi avrebbe potuto guidare la squadra nella stagione 2025/26.
E la risposta a questa domanda è stata perlomeno sorprendente.
Il percorso di Carlos Cuesta
Il nome tirato fuori dal cilindro dalla società che fa capo allo statunitense Kyle Krause è stato quello di Carlos Cuesta, tecnico spagnolo classe 1995. Una scelta che ha certamente fatto discutere, sia per la scarsa esperienza che, soprattutto, per la giovanissima età dell’iberico. Cuesta ha giocato da giovanissimo (faceva il centrocampista), ma a 18 anni ha appeso gli scarpini al chiodo per inseguire il sogno di diventare allenatore.
A offrirgli una possibilità è l’Atletico Madrid, che gli affida l’Under-14. Il percorso di Cuesta è così impressionante che i Colchoneros decidono di metterlo a capo dell’intero settore giovanile.
Allenatori giovani
Nel 2018 lo spagnolo opta per la sua prima esperienza in Italia, lavorando per due anni alla Juventus come vice dell’Under-17, prima di essere cooptato dal suo connazionale Mikel Arteta all’Arsenal nel 2020. Dunque, nelle ultime cinque stagioni Cuesta è stato il numero due dell’allenatore basco, prima di decidere di mettersi in proprio.
E ora, a 30 anni è diventato l’allenatore più giovane della Serie A. Ma non solo dell’edizione 2025/26, bensì negli ultimi trent’anni, ovvero da quando vengono assegnati tre punti a partita. Cuesta ha esordito sulla panchina del Parma il 24 agosto 2025 allo Stadium, a 30 anni e 26 giorni.
David Platt player manager
Un’età che gli permetterà di prendersi comodamente il primato nella classifica dei giovanissimi, visto che attualmente il record lo detiene l’inglese David Platt, che nel 1998 viene promosso da giocatore ad allenatore della Samp per sei partite a 32 anni e mezzo.
E fa quasi sorridere pensare che nella scorsa stagione il più giovane (nonchè il secondo più giovane in quella che sta per cominciare) era il tecnico del Como Cesc Fabregas, da molti considerato poco più di un ragazzino, che comunque è del 1987 e che quindi ha ben otto anni più di Cuesta.

Tra le squadre al via della Serie A 2025/26 ce n’è un’altra che ha puntato su un giovane.
Il Cagliari ha affidato la sua panchina a un grande ex come Fabio Pisacane, che esordirà a breve a 39 anni e mezzo.
Andreoletti un predestinato
E attenzione anche a chi in questa stagione giocherà la B, come Matteo Andreoletti. Il tecnico del Padova, che è il più giovane allenatore di sempre ad aver vinto la Serie C, è del 1989 e sembra un vero e proprio predestinato, avendo esordito in panchina nel 2016 a 27 anni. Chissà che una buona stagione tra i cadetti non convinca qualche club di Serie A a puntare su di lui e ad aumentare le quote dei giovanissimi in panchina.
Insomma, per l’Italia la scelta di Cuesta tratta di una vera e propria novità, perchè se è vero che nella lista degli allenatori che hanno iniziato presto ce ne sono alcuni che hanno scritto la storia del calcio italiano e internazionale, come Roberto Mancini, tecnico della Fiorentina a 36 anni, o Carlo Ancelotti, al Parma a 37, c’è anche da dire che si parla di eccezioni e che spesso i “giovanissimi” sono stati lanciati nella mischia come soluzione d’emergenza o come traghettatori, piuttosto che come punto di partenza di un progetto ad ampio raggio.
Fabian Hurzeler il più giovane in Premier
Una situazione che in fondo è abbastanza simile a quella del calcio inglese, in cui da sempre esiste la figura del player-manager. I due più giovani di sempre sono però un “caretaker” e un allenatore da progetto. Il primo è Ryan Mason, sfortunato ex calciatore del Tottenham, diventato allenatore dopo un infortunio alla testa che lo ha costretto a smettere e che è stato per due volte tecnico del Tottenham ad interim, la prima delle quali a poco più di 29 anni.
Discorso diverso per il tedesco Fabian Hürzeler, scelto nel 2024 dal Brighton dopo l’addio di Roberto De Zerbi e diventato il più giovane allenatore della storia della Premier con i suoi 31 anni e 5 mesi, oltre a essere anche il più giovane della stagione attuale: con Hurzeler i Seagulls, nonostante le doloreose cessioni sul mercato, restano la squadra frizzante dell'ultimo lustro, anche per le scommesse live!
Se si parla invece di giocatori-allenatori, tra i giovanissimi ci sono anche due italiani, come Gianluca Vialli e Attilio Lombardo, entrambi finiti in panchina ben prima dei 34 anni.
A proposito di Hürzeler, considerando che arriva dal St. Pauli potrebbe essere un papabile anche come allenatore più giovane della Bundesliga. Ma intanto il tedesco il massimo campionato non l’ha disputato, avendo portato la seconda squadra di Amburgo alla promozione per poi andare in Inghilterra.
La generazione Nagelsmann in Germania
E poi da quelle parti c’è un primato difficile da scalfire, quello di Julian Nagelsmann. Se è vero che in generale il più giovane tecnico di sempre del campionato tedesco è Bernd Stober, allenatore-giocatore per qualche settimana a 24 anni al Saarbrucken, il mini-Mourinho di Landsberg-am-Lech ha cominciato con l’Hoffenheim a 28 anni e 6 mesi una carriera da vero predestinato.
In generale, in Germania si dà spesso spazio ai giovani emergenti e per quanto riguarda la stagione in corso, sono molti i tecnici con meno di 40 anni, ma il più giovane è Merlin Polzin, classe 1990, che ha riportato l’Amburgo in Bundesliga dopo essere partito da allenatore ad interim. In Liga ci sono invece due classe 1988, Claudio Giraldez e Inigo Perez, rispettivamente alla guida di Celta Vigo e Rayo Vallecano, mentre la Ligue 1 ha come giovanissimo Didier Digard, nato nel 1986 e allenatore del Le Havre.
I coach più giovani negli altri sport
E negli altri sport? In NBA ci sono molti giovani che fanno parte dello staff degli allenatori, ma di head coach sotto i trent’anni non se ne parla. Il più giovane di sempre, Ryan Saunders, è arrivato al top a 33 anni, guidando per tre stagioni i Minnesota Timberwolves, dopo un decennio passato a fare da assistente in diverse franchigie. In Italia qualche anno fa la Pallacanestro Trieste ha promosso sulla sua panchina Marco Legovich, che a 30 anni è diventato il più giovane tecnico di sempre del campionato.
Nel volley invece ci sono molti esempi di tecnici giovanissimi, come l’ex CT della nazionale femminile Davide Mazzanti, che a poco più di 30 anni aveva esordito in A1 vincendo anche il titolo nazionale.
Ma non si può che chiudere questa carrellata con un allenatore sia precoce che vincente: Julio Velasco, classe 1952, a 27 anni diventa allenatore del Ferro Carril Oeste e vince immediatamente quattro campionati argentini in altrettante stagioni. E il resto, si può dire, è decisamente leggenda, a dimostrazione che la gavetta va bene, ma che i predestinati esistono eccome!