Anche i migliori sbagliano dagli undici metri, persino quando arrivano da una striscia positiva di 25 calci di rigore realizzati. Sergio Ramos ha avuto l’occasione perfetta di festeggiare la sua presenza numero 177 con la Spagna, che lo rende il calciatore europeo con più partite in nazionale superando Gigi Buffon. Quando l’arbitro del match contro la Svizzera ha fischiato il penalty per un tocco di mano su un colpo di testa proprio di Ramos, probabilmente cercato dal centralone del Real, non ci sono stati dubbi.

Il Gran Capitan è andato sul dischetto, ma Sommer ha intuito e ha parato. Succede, anche a chi solitamente è un cecchino. Quello che accade  con meno frequenza, invece, è avere una seconda occasione e… fare ancora peggio! Ramos, al secondo rigore fischiato in favore delle Furie Rosse è tornato di fronte a Sommer e ha tentato la specialità della casa: il cucchiaio. Che però è venuto malissimo, trasformandosi in un innocuo passaggio al portiere elvetico. E spedendo così il tentativo del ragazzo di Camas nella certamente non apprezzabile lista dei peggiori rigori di sempre.

Chissà, forse Ramos ha preso ispirazione da un collega: Ademola Lookman, attaccante inglese di proprietà del Lipsia ma in prestito al Fulham, ha infatti fatto il giro del mondo con il rigore sbagliato contro il West Ham. Come nel caso di Ramos, il classe 1997 ha tentato il cucchiaio, ma ha calcolato male la potenza. Risultato, un passaggio dritto nelle mani del portiere degli Hammers. Punti bonus nella classifica delle nefandezze per il calciatore dei Cottagers, visto che il minuto era il 98 e che segnare quel rigore avrebbe significato per il Fulham portare a casa un insperato pareggio esterno.

I peggiori

Si può fare peggio? Eccome! Sbagliando clamorosamente un calcio di rigore si può tranquillamente mandare all’aria uno storico preliminare di Champions League, con tutte le conseguenze sportive ed economiche del caso. Impossibile quindi non pensare a “O Mago” Maicosuel, il cui nome rovina ancora i sogni dei tifosi dell’Udinese.

Il talento trequartista brasiliano arriva dal Botafogo per cinque milioni di euro e alla prima in Serie A segna contro la Fiorentina. Peccato che per diventare celebre il verdeoro scelga la partita peggiore: il ritorno dei playoff di Champions contro il Braga. La squadra di Guidolin viene trascinata ai rigori dai portoghesi e perde anche a causa del penalty di Maicosuel. Anche lui tenta il cucchiaio, ma il portiere non si tuffa. E, poco sorprendentemente, il brasiliano finisce anche fuori dalla lista dell’Europa League...

Non solo a colpi di cucchiaio si sbagliano i calci di rigore. Succede anche di colpire… molto male il pallone, con risultati spesso devastanti. Per informazioni, chiedere a Billy Costacurta, che nella finale di Coppa Intercontinentale del 2003 si fa parare uno dei penalty dal Pato Abbondanzieri. Il difensore del Milan tenta la botta forte centrale ma il pallone non si alza minimamente e finisce sulle gambe del portiere argentino. Così come la coppa finisce a Buenos Aires.

Billy però è in ottima compagnia, perché persino uno come Alex Del Piero ha uno scheletro simile nell’armadio. Per fortuna di Pinturicchio, l’errore costa poco, perché in fondo è solo la finale della Peace Cup 2009 tra Juventus e Aston Villa. Ciò però non toglie che il penalty sia assai poco alla Del Piero: anzi, è un bel passaggio al portiere dei Villans, con tanto di scatto di rabbia del numero 10 bianconero alla vista del pessimo gesto tecnico.

 

In pochi però hanno gli incubi pensando a un calcio di rigore come certamente li avrà John Terry. Nella notte di Mosca nel 2008, dopo che per il Manchester United ha sbagliato addirittura Cristiano Ronaldo, serve solo il suo gol, quello del capitano, per regalare al Chelsea la prima Champions League della sua storia.

Sotto la pioggia russa, il numero 26 si incarica del penalty decisivo, ma clamorosamente scivola al momento di colpire. Si va ad oltranza e l’errore decisivo è di Anelka. Per sua fortuna, Terry potrà comunque sollevare, seppur in borghese, la coppa dalle grandi orecchie quattro anni dopo, anche se di certo quello scivolone clamoroso lo perseguiterà comunque.

Occhio anche a cercare di imitare i maestri, perché non è sempre detto che ci si riesca per bene. Il calcio di rigore a due tocchi, brevettato da un certo Johan Cruijff, fa scuola. Qualcuno lo ripropone con successo, come fanno Messi e Suarez contro il Celta nel 2016, ma c’è anche chi fa una figura decisamente barbina. È il caso di Pires e Henry, che nel 2005 contro il Manchester City si mettono in testa di provarci.

Risultato, frittata in mondovisione: Pires tocca il pallone talmente piano che Henry, convinto che il compagno non abbia calciato, si ferma. I difensori del Manchester City, poco interessati al teatrino, decidono che la soluzione migliore è spazzare il pallone in tribuna e lasciare i due Gunners a discutere sull’accaduto.

Ma purtroppo è impossibile parlare dei peggiori rigori di sempre senza menzionare la nazionale italiana. Gli azzurri non hanno una grandissima tradizione dal dischetto, con la felice eccezione del mondiale 2006.

Tra Italia ’90, USA ’94 e Francia ’98 arrivano tre delusioni clamorose, ma in quanto a bruttezza dei penalty tirati non può non vincere il match di Euro 2016 contro la Germania.

I rigori di Bordeaux

La squadra di Conte elimina alla grande agli ottavi la Spagna campione in carica con un perentorio 2-0 per le scommesse live e ai quarti affronta la Germania che due anni prima ha vinto il mondiale a Rio. Si va ai rigori e quelli che fino a quel momento sono stati i protagonisti in positivo dell’Europeo diventano i giustizieri degli azzurri.

Il secondo rigore lo tira Zaza ed è tragicomico. L’attaccante, all’epoca alla Juventus, prende una rincorsa laterale stranissima e spedisce il pallone nella stratosfera. Un’esecuzione che ancora oggi gli vale il primo posto in molte compilation di rigori sbagliati.

Anche Pellè però non fa una bellissima figura. Il centravanti decide di sfidare Neuer, annunciando con ampi gesti che farà il cucchiaio. Il portiere tedesco però evidentemente lo intimorisce e quindi Pellè rinuncia all’ultimo momento, calciando malissimo fuori, con Neuer che comunque aveva anche azzeccato l’angolo. Insomma, Sergio Ramos può tranquillamente consolarsi: la figuraccia dagli undici metri è in agguato per chiunque...

*L'immagine di apertura dell'articolo è di  Catherine Ivill (AP Photo).

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.