Dopo appena un anno passato tra i grandi, il Venezia ha assaggiato l’amarezza della retrocessione in B. Ma questo non significa che il club lagunare abbia abbassato il livello delle sue ambizioni. La stagione nella massima serie ha dimostrato che, con investimenti accurati, il Venezia può ritagliarsi il suo posto tra le grandi del calcio tricolore.

Dunque, l’obiettivo principale del numero uno Duncan Niederauer e del tecnico Ivan Javorcic, artefice del miracolo Sudtirol, è il ritorno immediato al top.

Le ultime operazioni di mercato di Niederauer

Gli obiettivi del Venezia Football Club

In Laguna lo scouting meglio del vivaio

Recoba e la Coppa Italia in bacheca

Acquisti e cessioni record Venezia

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Le ultime operazioni di mercato di Niederauer

Per farlo, il Venezia ha dovuto operare parecchio sul mercato, anche perché lo scalino tra A e B spesso significa dover lasciare andare calciatori acquistati per la massima serie.

È il caso di alcuni degli svincolati celebri, come l’argentino Sergio Romero, il portoghese Nani o l’israeliano Dor Peretz, arrivati per cercare la salvezza e che ora hanno lasciato la laguna. C’è invece anche chi dopo la buona stagione ha avuto parecchio mercato, come Thomas Henry, acquistato dal Verona per 5 milioni di euro, e subito in gol per le scommesse all'esordio al Bentegodi contro il Napoli.

E poi ci sono stati i riscatti dei prestiti di Francesco Forte (al Benevento per 1,2 milioni) e Pasquale Mazzocchi (rimasto alla Salernitana per 1 milione). Infine, addio ai tanti calciatori in prestito come Mattia Caldara o David Okereke, tornati alle squadre che ne detenevano i cartellini.

Dunque, necessità di parecchi acquisti, finora affrontata alla grande. Per la porta dal Brescia è arrivato il finlandese Jesse Joronen per 1,25 milioni di euro, tra gli estremi difensori con uno dei migliori stipendi Serie B, mentre in attacco dal Frosinone è stato prelevato il centravanti statunitense Andrija Novakovich per 1,2 milioni. A centrocampo si è puntato sul danese Magnus Kofod Andersen, pagato 500mila euro al Nordsjaelland, mentre dal Cesena per 300mila euro è arrivato l’esterno sinistro Nicholas Pierini.

Sempre a sinistra, ma in difesa, arriva dall’APOEL Nicosia il terzino argentino Facundo Zabala per 100mila euro, mentre in avanti c’è anche il giovane lussemburghese Issa Bah, costato 75mila euro. Infine, arrivi gratuiti quelli del difensore polacco Przemyslaw Wisniewski e del terzino destro Francesco Zampano.

Gli obiettivi del Venezia Football Club

Il mercato però non è finito, perché il Venezia è alla ricerca di un altro elemento sulla fascia destra e di un’opzione ulteriore al centro dell’attacco. Per il terzino il nome che si fa è quello di Antonio Candela, di proprietà del Genoa, lo scorso anno al Cesena in prestito e valutato circa 500mila euro.

Si guarda sempre al Grifone anche per l’attacco, con la candidatura del congolese Gabriel Charpentier, anche lui la scorsa stagione dirottato in prestito (al Frosinone), che potrebbe essere girato ai lagunari a titolo provvisorio. Per quanto riguarda il futuro, invece, occhio all’olandese di origini nigeriane classe 2003 Jay Enem, prodotto del vivaio dell’Ajax e nel mirino del Venezia.

In Laguna lo scouting meglio del vivaio

Un qualcosa su cui la proprietà dovrà comunque lavorare è la crescita del vivaio. Negli ultimi anni il Venezia è stato costretto a cercare calciatori all’estero o comunque lontano da casa vista l’incapacità di portare in prima squadra giocatori cresciuti nelle giovanili, escludendo Marco Modolo, che è passato per un breve periodo nel vivaio per poi tornare anni dopo tra i grandi.

E nonostante lo scout dei lagunari sia ottimo (come dimostra Henry, ma anche Busio e gli altri giovani talenti della rosa), solo una…produzione propria può dare quel plusvalore necessario per crescere.

Recoba e la Coppa Italia in bacheca

Ma il club certamente affronterà anche questo aspetto, considerando che l’arrivo degli americani nel 2015 ha portato prima a due promozioni consecutive dalla Serie D alla Serie B e poi addirittura all’approdo in A, una categoria che il Venezia non frequentava dall’inizio del nuovo millennio, ai tempi di Alvaro Recoba e Pippo Maniero.

Recoba con la maglia della Celeste!

Comunque, i lagunari sono una società storica del calcio italiano, con in bacheca una Coppa Italia (stagione 1940/41) e anche un terzo posto in campionato (1941/42). Per non parlare dell’impianto casalingo, il Pier Luigi Penzo, costruito sull’Isola di Sant’Elena e certamente uno degli stadi dalla posizione più caratteristica del calcio tricolore.

Acquisti e cessioni record Venezia

Tra l’altro, la gestione statunitense è anche quella che ha comprato la maggior parte dei calciatori presenti nella top 5 degli acquisti più costosi della storia del club. Il numero uno della lista è l’italo-americano Gianluca Busio, acquistato nel 2021 dal Kansas City e pagato 6 milioni di euro.

Gianluca Busio

Segue Thomas Henry, che nella stessa estate è stato prelevato per 5,5 milioni dall’Oh Leuven. Poi si torna…ai vecchi tempi, ovvero al 1999, quando il Venezia compra dal Milan il francese Bruno N’Gotty, pagandolo 4,5 milioni. Altro francese è Michael Cuisance, acquistato sempre nell’estate 2021 per 4 milioni dal Bayern Monaco. La top 5 si chiude con lo svedese Joachim Bjorklund, approdato a Venezia nel 2001 dal Valencia per 4 milioni di euro.

E alcuni di questi nomi tornano anche nelle cessioni più remunerative. La migliore è quella da 5 milioni di Henry, seguita da quella di Fabio Bazzani, volato alla Sampdoria per 4,3 milioni nel 2002. Riappare anche Bjorklund, ceduto al Sunderland nel gennaio 2002 per 2,2 milioni. Chiudono la lista Guglielmo Vicario, acquistato nel 2019 dal Cagliari per 2 milioni, e Leo Stulac, che nel 2018 si è accasato al Parma per 1,55 milioni di euro.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.