Non è mai facile essere calciatore e capitano della propria squadra del cuore. Di certo è una gioia incredibile e una soddisfazione dal punto di vista personale, ma il peso della maglia e quello della fascia, quando c’è di mezzo un amore che si ha sin da bambini, raddoppiano.

Bartoli inizia alla Nuova Milvia

Elisa Bartoli tra Torres e Mozzanica

Bartoli, la capitana della Roma Femminile

La Coppa Italia 2021

Elisa Bartoli in Azzurro

Esattamente la descrizione di Elisa Bartoli, capitano della Roma femminile e da ormai otto anni colonna anche della nazionale di Milena Bertolini.

Bartoli inizia alla Nuova Milvia

Una carriera, quella del difensore romanista, iniziata… sempre in giallorosso, anche se con una denominazione leggermente diversa. Dopo i primi passi nella Nuova Milvia, dove pur giocando con i maschi aveva già la fascia, arriva la chiamata della Roma Calcio Femminile, che nel 2006 dà fiducia a quella ragazza che a quindici anni aveva già le idee molto chiare sul suo futuro.

È l’inizio di un amore durato sei stagioni, in cui Bartoli guida le giallorosse a due clamorose promozioni consecutive, mai da favorite per le quote calcio Serie A, dalla B alla A, passando anche per la A2. I problemi economici della società capitolina, però, portano all’addio e al trasferimento in Sardegna, alla Torres. Con la maglia del club più titolato d’Italia, il difensore gioca per tre anni, aggiungendo in bacheca l’ultimo scudetto ai sette della società sarda e anche due supercoppe italiane.

Elisa Bartoli tra Torres e Mozzanica

Anche qui però la storia finisce in maniera abbastanza amara: al termine della stagione 2014/15 la Torres non riesce a iscriversi al campionato e dunque per la classe 1991 è di nuovo il momento di fare le valigie.

La tappa successiva, assieme all’ex compagna di squadra Manuela Giugliano, è il Mozzanica di Valentina Giacinti. Il trio azzurro però non basta al club bergamasco, che arriva soltanto quarto.

Elisa Bartoli accetta così una nuova sfida, quella della Fiorentina. Al Franchi rimane due stagioni, il tempo di vincere l’unico scudetto della storia viola (nonché l’ultimo prima dell’inizio dello strapotere della Juventus) e ben due Coppe Italia, competizione che evidentemente riesce a tirare fuori il meglio dal difensore.

Bartoli, la capitana della Roma Femminile

Nell’estate 2018, però, arriva la notizia che è destinata a cambiare la carriera della calciatrice capitolina. Acquisendo il titolo sportivo della Res Roma, nasce la AS Roma Femminile. E tra i primi acquisti della squadra di Elisabetta Bavagnoli non può non esserci la romana e romanista Bartoli, che diventa il perno della difesa e a cui viene ovviamente affidata anche la fascia da capitano.

Una responsabilità importante, che però l’azzurra ha accolto con gioia e con la voglia di dare ancora di più. Del resto, come racconta sul suo sito ufficiale, il suo motto è scritto all’interno della fascia che indossa quando scende in campo: “forza e onore, il resto è aria e polvere.”

E né forza né onore stanno mancando nell’esperienza giallorossa del difensore.

La Coppa Italia 2021

Per lei sono ormai quattro le stagioni nella Roma, condite anche da quello che è il primo trofeo della storia del club: neanche a dirlo, la Coppa Italia 2020/21, che le giallorosse conquistano, dopo lo 0-0 nei tempi regolamentari per il live betting ai calci di rigore contro il Milan.

E ad alzare la coppa è proprio il capitano, che nei giorni successivi spiegherà quanto fosse importante vincere con la maglia della sua squadra del cuore. E anche di quanto suo padre non fosse convinto della scelta di approdare in giallorosso, per la paura che la passione e la pressione della piazza potesse bloccare la crescita calcistica di sua figlia.

La capitana Bartoli!

Che invece a trent’anni appena compiuti è leader indiscussa della squadra che sta accompagnando, come già fatto quasi quindici anni fa con la Roma CF, a una crescita costante e straordinaria.

Elisa Bartoli in Azzurro

Ma per quanto il cuore di Elisa Bartoli sia senza dubbio giallorosso, non si può certo dimenticare l’altro colore fondamentale della sua carriera: l’azzurro. Sin da quando era ancora una giovane promessa, la capitolina è scesa in campo con le rappresentative di livello della nazionale. Per lei qualche presenza con l’Under-17 e poi l’esperienza importantissima in Under-19, con la vittoria nel 2008 degli Europei in Francia.

La prima chiamata da parte della nazionale maggiore arriva invece nel 2013 e la prima presenza non è esattamente in una situazione semplice, perché è in Svezia, durante l’Europeo. Ma passata l’emozione, ne sono arrivate, alla data di prima pubblicazione di questo contenuto, altre 72, condite da tre reti, che forse non sono la specialità della casa ma non potevano certo mancare.

E se le azzurre si sono qualificate agli Europei del 2022 forse è anche merito dei gol contro Israele e Malta durante le partite del girone in cui l’Italia è arrivata seconda. Dunque, un altro grande torneo con la nazionale per Elisa Bartoli, che pure ha preso parte al Mondiale 2019, quello in cui le azzurre sono arrivate ai quarti di finale.

Un’emozione pazzesca, che però, come ha spiegato lei stessa al canale YouTube della Roma, è stata superata da qualcosa: l’aver sollevato la Coppa Italia con la maglia della sua squadra del cuore. Del resto, non si diventa capitani giallorossi mica per caso…

*L'immagine di apertura dell'articolo è distribuita da AP Photo.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.