​La rimessa laterale è uno degli elementi più riconoscibili del calcio, nonché uno dei pochi momenti in cui ai calciatori di movimento è concesso toccare il pallone con le mani.

Negli ultimi anni, però, la rimessa laterale è finita al centro di diversi dibattiti, sia tattici che a livello regolamentare.

Per esempio, una delle tendenze tattiche, mutuata dal rugby probabilmente, più recenti vede, a volte, la concessione volontaria di un fallo laterale alla squadra avversaria, partendo dal concetto che la rimessa non è sempre facilmente gestibile (e infatti spesso termina con un cambio di possesso) e che aggredire in questa situazione con un pressing inatteso può portare alla creazione di occasioni importanti.

E poi ci sono i molti che da un bel po’ sostengono che bisognerebbe fare come nel futsal e passare alle rimesse con i piedi. Ad appoggiare questa tesi sono quelli che ritengono che il fallo laterale sia di per sé abbastanza inutile, mentre batterlo a mo’ di calcio di punizione potrebbe aprire nuove prospettive e renderlo un’arma in più per chi attacca.

Ma evidentemente, chi pensa che le rimesse laterali con le mani non sono pericolose non ha mai visto all’opera qualcuno dei maestri della rimessa lunga.

Ci sono infatti parecchie storie che confermano che, quando in rosa non hai un maestro dei momenti offensivi come Jose Maria Callejon che si liberava nello spazio, sfruttando l'assenza del fuorigioco, avere un calciatore dalla gittata importante da fallo laterale può essere particolarmente interessante per le opzioni che offre ai compagni di squadra e al tecnico…

In Italia, uno dei più bravi è sicuramente Weston McKennie che dalla destra batte, anche per uscire da situazioni di pressione nella propria metà campo, ogni rimessa lunga a favore della Juve di Max Allegri.

I gol su fallo laterale dello Stoke di Rory Delap

In Premier l’irlandese Rory Delap è diventato un vero e proprio esperto delle rimesse laterali lunghe. Complice un passato da giavellottista, quando dopo buona parte di carriera centrocampista di sostanza (con le maglie di Derby County e Southampton) si è reinventato terzino destro, Delap ha cominciato a battere le rimesse con più frequenza.

Rory Delap batte una rimessa laterale

A sfruttare la sua gittata eccezionale è stato lo Stoke City, che grazie anche all’irlandese ha prima conquistato la promozione in Premier League e poi ottenuto salvezze perlomeno insperate. I numeri parlano di 5 assist diretti da parte di Delap in Premier, a cui però vanno aggiunte altre 24 situazioni in cui la rete dei Potters è arrivata partendo proprio da una rimessa laterale.

In particolare, nella stagione 2008/09, la prima nella massima serie, ben 7 dei primi 13 gol dello Stoke provenivano da rimesse laterali.

La difficoltà nello gestire le rimesse del terzino era tale che Arsene Wenger, tecnico dell’Arsenal sconfitto in quella stagione proprio con una rete propiziata da Delap e che nel corso delle stagioni ha sofferto parecchio lo Stoke, ha dichiarato che potendo cambiare una regola avrebbe fatto battere le rimesse con i piedi pur di non affrontare di nuovo quelle lunghissime dell’irlandese.

A rendere un’arma imprevedibile le rimesse di Delap non era tanto la lunghezza, quanto la traiettoria. A differenza della maggior parte dei colleghi, l’irlandese era celebre per dei lanci potenti ma poco curvi.

Piuttosto che il classico campanile, magari cercando la sponda del centravanti, il calciatore dello Stoke faceva partire dei veri e propri missili con traiettoria piatta, che i difensori trovavano quasi impossibili da interpretare: anche quando la sfera è indirizzata direttamente verso la porta, ricordiamo che per una delle 17 regole calcio, il gol è sempre valido dopo una deviazione!

La preparazione del gesto tecnico di Delap

Come ha spiegato il giocatore dell’Arsenal Lee Dixon (che da terzino era anche lui un esperto della materia), le rimesse di Delap sembravano dei calci di punizione, ma forse ancora più pericolosi, anche per le scommesse calcio istantanee!

La fama della “fionda umana” è stata tale che parecchie squadre hanno tentato diversi metodi per disturbare il terzino dello Stoke durante l’esecuzione delle sue rimesse lunghe.

Delap asciuga con attenzione la sfera

Alcuni portieri hanno preferito concedere un corner ai Potters piuttosto che spedire Delap a lanciare con le mani e ci sono stati casi di giocatori in fase di riscaldamento che hanno provato a infastidire l’irlandese.

Particolare poi la scelta di un paio di club che hanno sistemato dei tabelloni pubblicitari più vicino alla linea laterale, cercando così di ridurre la gittata dei lanci del terzino, ma sempre con scarsi risultati.

Ma a parte questo caso molto particolare, uno degli elementi di disturbo creato dalle rimesse laterali lunghe non è caratteristico dei lanci dell’irlandese, ma comune a tutti.

Come da regolamento, non si può essere in fuorigioco sulle rimesse laterali. Il che significa che, con un compagno in grado di raggiungere il centro dell’area di rigore con il suo lancio, gli attaccanti possono tranquillamente affollarsi nell’area piccola, causando parecchi grattacapi al portiere e alla difesa.

E non è affatto un caso che spesso i gol derivanti dalle rimesse laterali lunghe non siano esattamente azioni pulite, bensì il risultato di mischie caotiche generate proprio da una situazione che non tutte le retroguardie sono preparate ad affrontare.

L'allenatore delle rimesse laterali

E proprio perchè ci si è accorti che in fondo le rimesse laterali possono essere utili eccome in fase offensiva, nell’ultimo decennio è nata una figura abbastanza particolare negli staff di alcuni club, ovvero l’allenatore apposito.

Quello diventato più celebre è il danese Thomas Grønnemark, che ha cominciato a lavorare sulle rimesse laterali in patria, con il Midtjylland, sorpresa per le scommesse sportive della prima parte dell'Europa League 202, con una metodologia che non si è dedicata solamente alla lunghezza (per quanto si parli di uno che è stato in grado di fare una rimessa laterale da oltre 51 metri), ma anche alla tecnica generale di lancio, alla posizione del corpo e all’importanza di questo fondamentale nella gestione tattica di una squadra.

Il danese Thomas Gronnemark

Gli ottimi risultati ottenuti in patria hanno scatenato l’interesse di alcuni grandi club e alla fine Grønnemark si è ritrovato a Liverpool, nello staff di Jurgen Klopp. Il tedesco ha voluto puntare sul danese per sviluppare una situazione di gioco che riteneva sottovalutata ed evidentemente ha avuto ragione lui.

L’approdo del tecnico scandinavo ha permesso a molti giocatori dei Reds di migliorare la gittata del lancio e ha aumentato il numero delle reti segnate dalla squadra inglese da situazioni di rimessa laterale.

E pensare che, come ha spiegato lo stesso preparatore, il Liverpool non ha tantissimi giocatori troppo adatti allo sfruttamento delle rimesse, a differenza di altri club di Premier che invece sono pieni di calciatori, rectius, atleti, ben strutturati fisicamente.

Ma il dato che certamente ha fatto più piacere a Klopp è l’aumento delle situazioni in cui i Reds sono riusciti a rimanere in possesso del pallone dopo una rimessa. Prima dell’arrivo di Grønnemark accadeva in meno di metà dei casi, mentre in seguito al suo lavoro ad hoc si è saliti a oltre il 66%.

E visto che quando si ha il pallone è più probabile segnare ed è impossibile che segnino gli altri, si capisce come la rimessa laterale (soprattutto quella a lunga gittata) sia un’arma che ogni squadra dovrebbe pensare di inserire nel suo arsenale e la vedremo sicuramente all'opera anche durante EURO 2024 e le relative scommesse europei

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.