Se nel calcio europeo non c’è nulla di paragonabile al pathos della Champions League, quando si vola in Sudamerica c’è una competizione altrettanto sentita e forse anche un po’ più…loca: la Copa Libertadores.

La massima competizione continentale è l’obiettivo principale di tutti i grandi club della CONMEBOL e arrivare in finale significa avvicinarsi per toccare con mano la gloria eterna, oppure, in alcuni casi, una vera e propria dannazione calcistica.

E se a fine maggio tutti gli occhi sono sull’ultimo atto di Champions, quando arriva novembre si guarda tutti dall’altro lato dell’Atlantico, specialmente quando a giocarsi il trofeo sono squadre di una certa caratura.

La storia della Libertadores dal 1960

Il che accade molto spesso, perché le big prendono molto seriamente il torneo, facendo di tutto per vincerlo. Il risultato è che l’albo d’oro della Copa Libertadores, nata nel 1960, è assai più variegato di quello del suo corrispettivo europeo.

Basta pensare che il massimo di vittorie nella competizione è di 7, un record detenuto dagli argentini dell’Independiente, che negli anni Settanta sono anche riusciti a fare un poker consecutivo tra 1972 e 1975.

Come è facile immaginare, spesso la Libertadores diventa una cosa tra brasiliani e argentini, il che è anche confermato dai numeri: le squadre verdeoro, con Flamengo e Palmeiras sempre favorite per le scommesse sportive, hanno vinto il trofeo 23 volte su 40 apparizioni in finale, mentre quelle albicelesti hanno giocato meno volte all’ultimo atto (37), ma hanno vinto più spesso (25 trionfi).

Con il Flu nel 2023, i club brasiliani stabiliscono il record di 5 anni consecutivi di successi per un unico Paese! Così la sequenza recita, dopo la vittoria del River a Madrid nel 2018: Flamengo, Palmeiras, Palmeiras, Flamengo e Fluminense!

Il River in gol

E le altre nazioni del subcontinente? Dice la sua anche l’Uruguay (8 vittorie su 16 apparizioni in finale), seguito da Colombia (3 vittorie in 10 finali), Paraguay (3 vittorie su 8 apparizioni), Cile (1 vittoria in 6 finali) ed Ecuador (1 vittoria in 4 apparizioni). Ad arrivare all’ultimo atto senza però mai vincere sono state squadre messicane (tre finali perse) e peruviane (sconfitte in due occasioni).

Ah, a chi vince il trofeo per tre volte di seguito è permesso tenere la Coppa in maniera definitiva. Finora gli unici due club che possono mostrarla fissa in bacheca sono l’Estudiantes e l’Independiente, entrambe in grado di fare tris (addirittura poker per El Rojo) tra anni Sessanta e Settanta.

Il record delle 12 finali del Boca

Ma vediamo qualche curiosità riguardo le finali… La squadra che ne ha giocate di più è il Boca Juniors, che con l’edizione 2023 arriva a quota 12, avendone però vinte “solo” 6. In compenso l’Independiente ha un record immacolato, perché ha vinto tutte e sette le volte in cui è arrivato all’ultimo atto.

Nella storia del torneo non sono certo mancati i derby tra squadre della stessa nazione, ma nessuna finalissima è stata sentita come quella del 2018, che ha visto affrontarsi i due club più importanti d’Argentina e di Buenos Aires, River Plate e Boca Juniors, e che è stata giustamente definita SuperClasico.

Il SuperClasico a Madrid nel 2018

Gli scontri che hanno coinvolto le tifoserie sono stati così pesanti che la finale di ritorno, di fatto decisiva dopo il pareggio dell’andata, si è giocata dall’altra parte del mondo, al Santiago Bernabeu di Madrid (ed è stata vinta dai Millonarios).

Tra le finali con i risultati più inattesi c’è certamente quella del 2008 tra LDU Quito e Fluminense. I brasiliani erano nettamente favoriti per le quote delle relative scommesse calcio, ma hanno perso ai calci di rigore regalando all’Ecuador la sua prima e finora ultima Libertadores: un Flu più completo ha vinto in casa la Grande Coppa il 4 novembre 2023!

La finalissima si gioca a partita secca dal 2019, dopo i fatti del Superclasico, ma all’inizio spesso i match erano tre, perché in caso di doppio pareggio o di una vittoria a testa le squadre erano costrette a giocarsi il trofeo in una partita di spareggio.

Le squadre che hanno giocato almeno una volta una finale senza vincerla sono 18 e sono guidate dall’America de Cali, che ha tentato quattro volte di portare a casa il trofeo (di cui tre di fila tra 1985 e 1987) senza però riuscirci. 

I giocatori protagonisti in Libertadores

Tra i giocatori più decisivi degli ultimi anni c’è certamente il brasiliano Gabriel Barbosa (meglio conosciuto in Europa come Gabigol), capocannoniere delle edizioni 2019 e 2021, con la prima vinta dal suo Flamengo proprio con una doppietta negli ultimi minuti dell’ex interista ai danni del River Plate.

Gabigol

E nella Copa 2022, anche questa portata a casa dai rossoneri, l’unico gol nella finale tra Flamengo e l'Atletico Paranaense del nuovo fenomeno Vitor Roque porta di nuovo la firma di Gabigol.

Nell’edizione 2019 il centravanti brasiliano ha anche sfatato una delle “maledizioni” della coppa, ovvero quella che suggerisce di non toccare il trofeo quando è sul piedistallo prima della partita.

Se poi si guarda al passato, impossibile dimenticarsi di Pelè, che nell’edizione 1962 segna due gol nel match di spareggio tra Santos e Nacional e in quella successiva firma una delle reti con cui i brasiliani fanno il bis battendo nel doppio confronto il Boca Juniors.

E visto che non si può non menzionare di nuovo il Superclasico, tra i giocatori più decisivi ci va di diritto anche Juan Fernando Quintero, che segna il 2-1 del River al Bernabeu durante i tempi supplementari.

Vincere la Libertadores vale 20 milioni di dollari

La domanda però si pone: quanto vale vincere la Copa Libertadores? Parecchio meno della Champions League, stando alle cifre per l’edizione 2023.

Il sistema di assegnazione è simile a quello della manifestazione europea, con una somma per la qualificazione alla fase a gironi, un premio per le partite vinte e poi un’altra somma a seconda del turno a cui si viene eliminati. Chi riesce ad aggiudicarsi la Coppa porta a casa anche 18 milioni di dollari, che possono arrivare a oltre 20 a seconda dei risultati con cui si arriva al trionfo.

La finalista perdente deve “accontentarsi” di 7 milioni, mentre le semifinaliste hanno un prize money di 2,3 milioni. Non esattamente i soldi che circolano in Europa…

Chi vince partecipa al prossimo Mondiale per club

Ma quello che non cambia tra Vecchio Continente e Sudamerica è che le squadre vincitrici della Champions League e della Libertadores partecipano entrambe al Mondiale per Club, così come partecipavano in passato alla vecchia Coppa Intercontinentale.

Le squadre sudamericane che hanno vinto l’Intercontinentale sono 13, per un totale di 22 vittorie: 3 ciascuna per Penarol, Nacional e Boca Juniors, 2 per Independiente, San Paolo e Santos e una per Estudiantes, Olimpia, Gremio, River Plate, Racing, Flamengo e Velez Sarsfield.

Pato

Da quando invece si tiene il mondiale per club (dunque dal 2005) le uniche squadre sudamericane ad averlo vinto sono tre brasiliane: il San Paolo, l’Internacional e il Corinthians, l’ultima a imporsi nell’ormai lontano 2012.

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Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.