Inutile girarci intorno, quando comincia un mondiale, il Brasile è sempre tra le squadre favorite, anche se a volte i verdeoro non riescono a esprimere il calcio che tutto il pianeta si aspetta da loro. E anche Qatar 2022 non fa eccezione, con gli uomini di Tite che sono tra gli osservati speciali da parte di tutti gli appassionati. 

La qualificazione, come accade con una certa frequenza, è stata per il Brasile quasi una formalità, con risultati clamorosi da record anche per le quote calcio. Nel girone sudamericano Neymar e compagni hanno chiuso al primo posto e da imbattuti, con 14 vittorie e 3 pareggi in 17 partite giocate (non si è disputata quella di andata con l’Argentina, sospesa e mai più recuperata in quanto ininfluente sui pass per il Golfo Persico).

Con 40 reti fatte e 5 subite, i verdeoro hanno subito messo abbastanza in chiaro che tra le squadre sudamericane quella da battere sarà la loro.

I 5 titoli verdeoro ai Mondiali di calcio

I risultati del Brasile al Mondiale 2018

Il sodalizio tra Brasile e Nike

Perché si chiamano Canarina

Tutti i record brasiliani nel calcio

Il sistema di gioco carioca

La stella della Selecao e la possibile "sorpresa"

Il sistema per decidere il capitano

Tite si gioca la carriera in Qatar 

Il gruppo del Brasile al Mondiale 2022 ed i freschi precedenti

Le quote di 888sport: Brasile favorito
 

I 5 titoli verdeoro ai Mondiali di calcio

Del resto, la storia dei mondiali parla chiaro: non esiste una Coppa del Mondo senza il Brasile. Che è l’unica nazionale ad aver partecipato a tutte le edizioni, oltre ovviamente a essere quella che detiene il record di vittorie.

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Per i verdeoro cinque trionfi (1958, 1962, 1970, 1994 e 2002), ma anche qualche delusione cocente, come l’edizione 1950, persa in casa contro l’Uruguay, quella 1998, con la finale stravinta dalla Francia, e quella del 2014, altro evento disputato in Brasile e terminato con la clamorosa sconfitta in semifinale per mano della Germania.

I risultati del Brasile al Mondiale 2018

Anche l’ultimo mondiale non è che sia andato benissimo per Tite e i suoi. Dopo un girone vinto abbastanza agevolmente, con vittorie contro Costa Rica e Serbia e un pareggio con la Svizzera, il Brasile ha affrontato agli ottavi di finale il Messico, regolato con un buon 2-0.

Il cammino verdeoro si è però fermato abbastanza sorprendentemente ai quarti di finale, dove non è bastato il gol di Renato Augusto a far partire la rimonta sul Belgio, andato in vantaggio di due reti nel primo tempo e che alla fine ha vinto il match per 1-2.

Il sodalizio tra Brasile e Nike

Quella del Brasile è certamente una delle maglie più iconiche del calcio mondiale, per la gioia dello sponsor.

La Nike si è legata ai verdeoro ormai nel 1997, ai tempi di Ronaldo il Fenomeno, rilevando il contratto precedente della controllata Umbro, e non ha mai avuto dubbi sulla prosecuzione del rapporto con la federazione. Per i mondiali 2022 la prima maglia è dell’ormai classico colore giallo, con i pantaloncini blu.

Ma ci sono un paio di dettagli particolari: i contorni verdi su maniche e colletto, ma soprattutto una trama a pelle di giaguaro, che rappresenta lo spirito guerriero della squadra.

La presentazione della maglia!

Trama che si ritrova anche sulle maniche della seconda maglia, che come sempre è invece blu con pantaloncini bianchi.

Perché si chiamano Canarina

E proprio al colore della maglia è dovuto uno dei tanti soprannomi della nazionale brasiliana. Che solitamente è conosciuta semplicemente come Seleção o con la definizione di Pentacampeões per i cinque titoli vinti, ma anche come Canarinha.

A coniarlo è stato il giornalista Geraldo José de Almeida nel 1954, dopo che in seguito al dramma nazionale del Maracanazo del 1950 il Brasile aveva cambiato il colore della maglia, passando dal bianco utilizzato fino a quel momento (e che è diventato assolutamente tabù) al giallo canarino, utilizzato anche nella bandiera nazionale, che tutti quanti ormai associano indelebilmente ai verdeoro.

Tutti i record brasiliani nel calcio

Quando si parla dei primati di squadra del Brasile, si menzionano inevitabilmente calciatori che hanno scritto la storia del calcio. Basterebbe pensare che il primatista di presenze è il due volte Campione del Mondo Cafù, con 142 partite con la maglia della nazionale. E naturalmente il miglior marcatore di tutti i tempi è Pelè.

Pelé esulta a Città del Messico!

O Rei ha giocato 92 partite con la Seleção ed è andato a segno 77 volte, portando anche te volte a casa il mondiale. La vittoria più pesante della storia del Brasile è il 14-0 al Nicaragua dell’ottobre 1975, mentre le due sconfitte più pesanti sono un 6-0 dall’Uruguay nel 1920 e il clamoroso 1-7 del Mineirazo del 2014 contro la Germania.

Il sistema di gioco carioca

Tite schiera la sua squadra quasi sempre con il 4-2-3-1, non disdegnando però qualche sporadico passaggio al 4-3-3.

La formazione titolare dovrebbe essere quella composta da Alisson in porta, l’eterno Dani Alves o più probabimente Danilo a destra e Alex Telles a sinistra, Thiago Silva e Marquinhos al centro della difesa, Casemiro, perno insostituibile della squadra e Fred in mediana, Vinicius Junior, Paquetà e Neymar sulla trequarti e Gabriel Jesus come centravanti.

C'è anche l'opzione di sfruttare le qualità di un mancino a destra nel tridente offensivo. Un nome su tutti? Lo straordinario Antony, naturalmente!

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La stella della Selecao e la possibile "sorpresa"

La stella della squadra, nonché certamente il calciatore più atteso nel paese, è Neymar. O Ney non ha un buon rapporto con i mondiali, come dimostra l’infortunio del 2014 e le critiche subite nel 2018, ma per non rimanere nel limbo dei grandi incompiuti ha bisogno di brillare in Qatar.

O Ney subisce un fallo da un difensore cileno!

Anche per la gioia della proprietà qatariota del Paris Saint-Germain, che gli versa oltre 30 milioni di euro di stipendio a stagione.

La "sorpresa", ma neanche troppo, dovrebbe essere Vinicius Junior. L’attaccante esterno del Real Madrid si è ormai consacrato a livello di club, avendo segnato anche il gol che ha deciso la Champions League 2021/22, ma in nazionale non ha ancora dimostrato del tutto le sue qualità.

Dunque, anche il classe 2000 è tra quelli che tutti guarderanno con più interesse, anche visto lo stipendio da 6,3 milioni che riceve alla Casa Blanca.

Il sistema per decidere il capitano

Ma chi è il capitano del Brasile? Ottima domanda, perchè Tite negli ultimi anni ha provato diverse opzioni, finendo però sempre a convincersi di aver fatto la scelta sbagliata.

Dunque, nonostante per anzianità la fascia toccherebbe a Dani Alves se convocato o a Thiago Silva, leader assoluto della squadra, decisamente possibile che il CT alla fine opti di nuovo per la leadership a rotazione, un buon modo per non scontentare nessuno in uno spogliatoio pieno di calciatori dalla personalità pesante…

Tite si gioca la carriera in Qatar 

Insomma, quello di Adenor Leonardo Bacchi, per tutti semplicemente Tite, non è un lavoro semplice, anche perchè dal Brasile ci si aspetta sempre tantissimo.

Per il CT sarà il secondo mondiale alla guida della Seleção e il peso di dover portare i verdeoro al trionfo è accompagnato da uno stipendio importante, il secondo più alto della lista dei selezionatori: 4,2 milioni di euro a stagione.

Il gruppo del Brasile al Mondiale 2022 ed i freschi precedenti

Con 21 mondiali giocati, difficile trovare qualcuno che il Brasile non abbia già affrontato nella Coppa del Mondo.

E infatti ci sono precedenti iridati con tutte e tre le avversarie del girone G, considerando che anche nel 2018 i verdeoro erano nel gruppo con Serbia e Svizzera. Con i balcanici l’unico match è il 2-0 in Russia, mentre con gli elvetici ci sono due pareggi, quello dell’ultima edizione e quello del 1950.

Due match e due vittorie invece con il Camerun, affrontato nei gironi nel 1994 (3-0) e nel 2014 (4-1). Un mondiale finito bene per il Brasile…e l’altro decisamente no.

Le quote di 888sport: Brasile favorito

Rumo ao Hexa! Questo è lo slogan che accompagnerà le sfide di Casemiro e compagni durante l'inedito Mondiale invernale; se Neymar è la stella della squadra, l'ex centrocampista del Real è l'unico calciatore davvero insostituibile, come dimostrano i due gol subiti in sua assenza contro il Belgio nel 2018.

E, a proposito di congiunzioni astrali, il sesto titolo iridato dei brasiliani, favoriti assoluti davanti ad Argentina, Francia ed Inghilterra, si gioca a... 6, almeno all'inizio, perché il tend è di una quota che tende a scendere! La vittoria della Seleção nel girone, invece, paga solo 1.25, nonostante il gruppo non sia assolutamente semplice.

Al momento di prima pubblicazione di questo contenuto, la quota del sito scommesse per il successo nell'esordio contro la Serbia è di 1.47: considerando la qualità dei ragazzi del meraviglioso Dragan Stojkovic meglio puntare, ad un valore praticamente doppio, sul gol di entrambe le rappresentative!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.