Le qualificazioni alla Coppa del Mondo 2022 per i centroamericani non sono state lunghe e complicate come quelle di molte altre nazionali, ma certamente non sono state semplici.

La Costa Rica ha giocato solo la terza fase, essendo una delle cinque nazionali con il ranking FIFA migliore, ma non è riuscita ad aggiudicarsi il pass diretto per il Golfo Persico, finendo quarta nel girone, a pari merito con gli Stati Uniti ma con differenza reti minore e scontri diretti a sfavore.

Dunque, la squadra di Luis Suarez ha dovuto ricorrere all’ultima possibilità, lo spareggio interzona contro la vincitrice delle qualificazioni dell’Oceania, la Nuova Zelanda. Il match, disputato in Qatar, è stato vinto dalla Costa Rica per 1-0, grazie a una rete dell’ex Frosinone Joel Campbell.

La storia del Costa Rica ai Mondiali di calcio

La Costa Rica nel Mondiale 2018

La maglia del Costarica

Perché si chiamano Los Ticos

Tutti i record del Costa Rica nel calcio

Il sistema di gioco del Costa Rica

La stella del Costa Rica e la possibile sorpresa

Il capitano della nazionale costaricana

Con un tecnico colombiano in Qatar 

Il gruppo del Costa Rica al Mondiale 2022 ed il precedente

Le quote di 888sport del girone del Costa Rica

La storia del Costa Rica ai Mondiali di calcio

Dunque, arriva il terzo mondiale consecutivo per la nazionale centroamericana, il sesto della sua storia. L’esordio, dopo una serie di mancate qualificazioni e persino una mancata accettazione dell’iscrizione da parte della FIFA (nel 1954) è arrivato a Italia ’90, dove la Costa Rica ha sorpreso tutti, arrivando agli ottavi di finale.

Il migliori risultato restano però certamente i quarti di finale nel 2014, quando la Costa Rica ha vinto il suo girone davanti all’Uruguay, eliminando, a sorpresa per i siti scommesse Italia e Inghilterra, per poi battere ai rigori la Grecia agli ottavi e infine arrendersi solamente dagli undici metri ai Paesi Bassi.

Il capitano in un duello contro Lallana!

La Costa Rica nel Mondiale 2018

Non è andato altrettanto bene l’ultimo mondiale, quello in Russia nel 2018. Anche in quel caso il girone della Costa Rica non era esattamente semplice, considerando che le altre tre squadre erano il Brasile, la Serbia e la Svizzera.

Dopo le sconfitte con i balcanici (0-1) e con i verdeoro (2-0, ma maturato soltanto nel recupero), l’unico punto arrivato nella manifestazione è stato quello rimediato grazie al pareggio all’ultimo respiro contro la Svizzera nella partita finale del raggruppamento, almeno per evitare l’onta di uscire dai mondiali con tre sconfitte in altrettanti match.

La maglia del Costarica

Un abbinamento di colori che è abbastanza evidente anche nella maglia della Costa Rica. Le divise che verranno utilizzate durante i mondiali sono ancora in corso di lavorazione, ma lo sponsor tecnico, la New Balance, conta di presentarle a breve.

Difficilmente comunque ci si distaccherà da quelle tradizionali, che prevedono maglia rossa, quasi sempre a tinta unita, calzoncini blu e calzini bianchi, riprendendo esattamente i colori della bandiera.

La seconda maglia solitamente invece è bianca con inserti blu e rossi, come quella vista nella scorsa edizione dei mondiali nel match contro la Svizzera, che ha giocato in rosso.

Perché si chiamano Los Ticos

La nazionale della Costa Rica è conosciuta come Los Ticos. Tico (e Tica, al femminile) è un termine che nel mondo latino-americano definisce gli abitanti della nazione in generale e deriva dalla tendenza dei costaricani a utilizzare parecchi diminutivi nella lingua parlata, proprio aggiungendo “tico” o “tira” al termine delle parole.

Un altro dei soprannomi della selezione è invece La Tricolor, a causa delle bandiera nazionale, bianca, rossa e blu.

Tutti i record del Costa Rica nel calcio

Per quanto riguarda i record di squadra, la leggenda dei Ticos è Celso Borges, centrocampista tuttora in attività e che ha già superato le 150 presenze con la maglia della nazionale. Il miglior marcatore di tutti i tempi è invece Rolando Fonseca, che in oltre 110 gettoni ha messo a segno 47 gol.

A proposito di gol, la vittoria più larga di tutti i tempi per il Costa Rica è datata 1946, in un match giocato contro la rappresentativa di Porto Rico e terminato 12-0. L’umiliazione peggiore è invece risalente al 1975, quando a Città del Messico i padroni di casa hanno inferto alla Tricolor un pesante 7-0.

Il bonus di benvenuto di 888sport!

Il sistema di gioco del Costa Rica

Lo schieramento in campo della Costa Rica è decisamente variabile, spaziando da un 4-2-3-1 a un 4-3-3 fino ad arrivare al 5-4-1.

La formazione titolare comunque è abbastanza ben definita e si può in parte desumere da quella utilizzata nello spareggio contro la Nuova Zelanda. In porta c’è ovviamente Keylor Navas, in difesa Fuller e Oviedo sulle fasce con Calvo e Duarte al centro. In mediana l’eterno Borges con Tejeda, più avanti Torres, Bennette, capitan Ruiz tra le linee e al centro dell’attacco Campbell.

il bomber Campbell in azione!

La stella del Costa Rica e la possibile sorpresa

Innegabile però che la stella della squadra sia il portiere, Keylor Navas. Uno che tra i pali del Real Madrid, senza troppo clamore, si è portato a casa tre Champions League e che ha messo in difficoltà i tecnici anche quando si è ritrovato in squadra campioni del calibro di Courtois e di Donnarumma.

Al Paris Saint-Germain ora fa il comprimario, ma guadagna comunque bene: per lui al Parco dei Principi uno stipendio netto da 9 milioni di euro a stagione…

Navas con la casacca della sua nazionale!

Tra i tanti calciatori poco conosciuti della Costa Rica ce n’è uno che è arrivato in silenzio in Inghilterra, ma sta facendo bene. Il giovane esterno d’attacco Jewison Bennette è stato da poco acquistato dal Sunderland e ha approcciato in maniera molto positiva alla Championship, nonostante una giovanissima età (è un classe 2004). Per lui il futuro potrebbe essere decisamente roseo…

Il capitano della nazionale costaricana

La fascia di capitano la indossa invece un’altra leggenda del calcio costaricano, ovvero Bryan Ruiz. Per lui, classe 1985, il mondiale sarà l’ultima pagina di una carriera lunghissima, trascorsa per la maggior parte del tempo in Europa, tra Belgio, Olanda, Inghilterra e Portogallo.

Ruiz ha infatti già annunciato che al termine della manifestazione iridata appenderà gli scarpini al chiodo, non prima però di giocare il suo terzo mondiale da leader della squadra. Ci ricordiamo le sue giocate anche per il gol che, ad un minuto dell'intervallo, bloccò le scommesse live nella partita contro gli Azzurri del 2014...

La rete di Bryan Ruiz a El Salvador!

Con un tecnico colombiano in Qatar 

L’allenatore della Costa Rica è invece un tecnico colombiano dal…nome famoso: Luis Suarez, o meglio, Luis Fernando Suarez, uno che in carriera ha allenato in ben sei paesi latino-americani (Colombia, Ecuador, Perù, Honduras, Messico e Costa Rica), portando l’Ecuador agli ottavi di finale ai mondiali 2006.

Per lui uno stipendio da 350mila euro, con la prospettiva di bonus in caso di buone prestazioni in Qatar.

Il gruppo del Costa Rica al Mondiale 2022 ed il precedente

Il girone in cui è stata inserita la Costa Rica si prospetta però particolarmente complicato per i centroamericani, che per la terza volta consecutiva si ritrovano in un gruppo con tre squadre che sulla carta sono più forti. Impossibile fare previsioni però, se non altro perchè si tratta di due match inediti su tre, almeno a livello mondiale, per Los Ticos.

La Costa Rica non ha infatti mai affrontato né Spagna, né Giappone. L’unica partita già vista è quella con la Germania, con i brutti ricordi dell’edizione 2006, quando nel girone A i teutonici padroni di casa si sono imposti per 4-2, contribuendo all’eliminazione al primo turno della Costa Rica.

Ma considerando che nel corso dei decenni ha anche saputo fare male anche a selezioni blasonate quotate (vedi Italia e Inghilterra), meglio non sottovalutare la nazionale costaricana…

Le quote di 888sport del girone del Costa Rica

A partire dall'esordio contro la Spagna, i gruppo E lascia davvero poco spazio all'immaginazione anche degli amanti delle puntate underdog: la qualificazione di Bryan Ruiz e soci agli ottavi da primi vale addiritura 71 volte la posta e rappresenta la quota più alta tra le vincenti degli 8 gironi.

Il gioco chiuso dei Los Tacos, però, potrebbe infastire gli avversari e quindi non impossibile pensare che i centroamericani potrebbero terminare la loro avventura con uno o due punti all'attivo.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.