La strada della Serbia per arrivare in Qatar è stata molto meno complicata di quanto ci si potesse immaginare. Nel gruppo A delle qualificazioni UEFA i balcanici avevano avversarie molto abbordabili come Irlanda, Lussemburgo e Azerbaigian, ma anche il temibile Portogallo di Cristiano Ronaldo.

Grazie alla sensazionale vittoria a Lisbona nell’ultima partita del girone, maturata con la rete di Mitrović allo scadere che ha bloccato le scommesse sportive online, la Serbia si è guadagnata l’accesso diretto ai mondiali 2022, spedendo invece CR7 e compagni agli spareggi.

 

La recente storia della Serbia ai Mondiali di calcio

Subito eliminati nel  2018

Le Aquile e il soprannome Orlovi

Le due maglie confezionate dalla Puma per la Serbia  

Aleksandar Mitrovic primatista di gol

Milinkovic libero di inventare

La stella Vlahovic in attacco

Nemanja Radonjic titolare aggiunto

Il capitano Dusan Tadic

La leggenda Piksi Stojkovic in panchina

Il girone della Serbia al Mondiale 2022 ed i precedenti

Tutte le quote Coppa del Mondo di 888sport sulla Serbia


La recente storia della Serbia ai Mondiali di calcio

Se però si affronta la storia della Serbia ai mondiali, la questione si fa abbastanza complicata. Del resto, fino all’edizione 1990 la squadra che partecipava era la Jugoslavia, con buona presenza, naturalmente di calciatori serbi.

Dunque, il debutto mondiale della Serbia vera e propria risale al 1998, ancora come Jugoslavia, che è anche l’anno della miglior prestazione della selezione, con gli ottavi di finale raggiunti e persi contro i Paesi Bassi. Poi altre tre presenze (2006, 2010, 2018), la prima delle quali come Serbia e Montenegro e le altre due semplicemente come Serbia, senza però mai passare lo scoglio del primo turno.


Subito eliminati nel  2018

E anche in Russia nel 2018 le cose non sono andate diversamente. Il girone in cui è capitata la nazionale balcanica non era per nulla semplice, con la presenza del Brasile, della Svizzera e della sempre insidiosa Costa Rica.

Mitrovic contro il Brasile!

Quella contro i centroamericani all’esordio è l’unica partita vinta dalla Serbia, che poi si è inchinata prima agli elvetici (con gol di Shaqiri nel recupero e la polemica esultanza politica dell’attaccante) e poi ai verdeoro, favoriti per le quote calcio , nel match che poteva comunque ancora dare la qualificazione alle Aquile.

Le Aquile e il soprannome Orlovi

A proposito, da dove deriva il soprannome dei calciatori nazionale, che in serbo vengono chiamati “Orlovi”?

Ovviamente dallo stemma, l’aquila bianca bicefala che compare sul petto dei calciatori e sullo stemma nazionale, che richiama, come avviene con frequenza nei Balcani, l’identità comune ortodossa e il passato bizantino della zona. 

Le due maglie confezionate dalla Puma per la Serbia  

Tutti elementi di legame con la tradizione che si ritrovano anche nelle divise scelte dalla Serbia per i Mondiali 2022. La prima maglia è di colore rosso, che evidenzia ancora di più il bianco delle aquile sul petto, ma per i dettagli è stato scelto addirittura l’oro (che pure è presente nello stemma della federazione).

Sono dorati il bordo delle maniche, lo stemma dello sponsor tecnico (la Puma) e il nome “Serbia” sopra lo stemma.

La trama rossa è invece disseminata di piccole croci. Concetto simile per la seconda maglia, che è bianca con con elementi dorati, tra cui il numero, inserito nella parte frontale della divisa all’interno di una forma che richiama lo stemma del monumento al principe Obrenović nel centro di Belgrado.

Il bonus di benvenuto di 888sport!

Aleksandar Mitrovic primatista di gol

Essendo la Serbia una nazionale che è nata…relativamente da poco, i record di squadra sono tutti abbastanza recenti e quelli personali sono detenuti da calciatori che sono ancora in attività o hanno smesso da poco.

Basterebbe pensare che le vittorie più larghe sono una manciata di partite vinte con cinque gol di scarto (come l’1-6 all’Azerbaigian nel 2007), mentre la peggior sconfitta è arrivata a un mondiale, il 6-0 subito dall’Argentina nell’edizione 2006.

L'esultanza di Mitrovic in Portogallo!

Il maggior numero di presenze in nazionale lo detiene l’ex difensore Branislav Ivanović (105), mentre quello delle reti è in continuo aggiornamento, visto che il capocannoniere, il centravanti Aleksandar Mitrović, è ancora decisamente in campo e segna con una certa frequenza anche con la Serbia.

Milinkovic libero di inventare

Ma come giocano gli Orlovi? Di certo con la difesa a tre, alternandosi tra 3-4-2-1 e 3-4-1-2 a seconda di chi è disponibile in attacco.

Senza assenze forzate, la formazione titolare dovrebbe prevedere in porta Rajković, come difensori centrali Veljkovic, Pavlovic e Milenković, in mediana Gudelj e Lukić al centro con Kostic e Zivkovic sui lati, Milinković-Savić sulla trequarti e Vlahović e Tadić in avanti.

Stojković ha comunque a disposizione anche molti cambi importanti come Mitrović e Jovic in avanti o Radonjić a centrocampo.

Il formidabile centrocampista Milinkovic Savic!
 


La stella Vlahovic in attacco

Negli ultimi tempi però la stella della squadra è certamente diventato lo juventino Dušan Vlahović.

Per il centravanti classe 2000 le porte della nazionale si sono spalancate grazie alle ottime prestazioni con la Fiorentina e il bomber ha cominciato a giocare e a segnare con frequenza, nonostante la concorrenza lì davanti non manchi di certo.

Vlahović è certamente il calciatore che guadagna di più della rosa, considerando che la Juventus gli ha fatto firmare un contratto da 7 milioni di euro a stagione, uno tra gli stipendi più alti in Serie A.

Nemanja Radonjic titolare aggiunto

Gioca a Torino, ma sponda granata, anche la possibile sorpresa della Serbia mondiale. Nemanja Radonjić è arrivato al Toro dal Marsiglia, ma ha già esperienza in Italia con la Roma, che lo aveva acquistato giovanissimo.

L’esterno ha dimostrato doti molto importanti e si sta ritagliando un posto anche in nazionale, insidiando la titolarità di Kostic. Al serbo il club di Cairo versa uno stipendio importante, da 2 milioni di euro a stagione.

Il capitano Dusan Tadic

E poi c’è il capitano, Dušan Tadić. Il fantasista è la stella dell’Ajax, nonché l’unico che, nonostante offerte da tutta Europa, abbia deciso di rimanere ad Amsterdam e diventare un mito.

Nonostante gli anni che passano (si parla di un classe 1988), il talento non manca e il suo modo di giocare, allo stesso tempo molto fisico ma anche squisitamente tecnico, è una spina nel fianco per le difese avversarie. Per lui all’Ajax contratto da oltre 3 milioni di euro, che però gli olandesi pagano più che volentieri.

La leggenda Piksi Stojkovic in panchina

Alla guida della Serbia c’è una leggenda del calcio jugoslavo come Dragan Stojković. Piksi, come lo chiamano ancora tutti dai tempi in cui era uno sfuggente (ma purtroppo fragile) fantasista, è diventato commissario tecnico nel 2021 e ha subito fatto bene, centrando la qualificazione ai mondiali senza dover passare dagli spareggi.

Per l’ex calciatore di Stella Rossa, Verona e Olympique Marsiglia da parte della federazione serba c’è uno stipendio di 650mila euro a stagione.

Il CT della Serbia!

Il girone della Serbia al Mondiale 2022 ed i precedenti

In Qatar il girone della Serbia non sarà semplice, ma soprattutto prevede nazionali già incontrate in sede mondiale. Brasile e Svizzera erano presenti nel gruppo dei balcanici nel 2018 e in Russia sono arrivate due sconfitte (2-0 dai verdeoro e 2-1 dagli elvetici).

Inedito invece, almeno a livello di Coppa del Mondo, il match contro il Camerun.


Tutte le quote Coppa del Mondo di 888sport sulla Serbia

Il gruppo della Serbia è, oggettivamente, molto, molto complicato. Il Brasile sembra praticare uno sport a parte, la Svizzera è sempre granitica e del Camerun c'è davvero poco da fidarsi. 

Nell'analisi delle potenziali dinamiche del girocino rende ancor più complessa la qualificazione delle Aquile agli ottavi, l'esordio proprio contro i favoriti numeri uno del torneo: Brasile - Serbia sarà, infatti, la gara che chiuderà la prima tornata di sfide il 20 novembre. 

Insomma, per stupire davvero il mondo e scrivere un'altra pagina memorabile, dopo la serata di Lisbona, servirà il Milinkovic - Savic, formato... Lazio!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.